BRATTI (Brachi, Bracchi, Brazi), Ingrano (Ingramo, Enghiramo)
Lino L. Ghirardini
Nacque verso il 1325 da Rolandino, dottore delle leggi; quantunque egli stesso si dichiari "da Carpi" e tale sua origine [...] 'imperatore Costanzo.
Del B. è anche una breve responsio "Cur tenet infantem coluber crudelis in ore" in versi latini all'invettiva "Contra arma comitis Virtutum" di Coluccio Salutati: essa si inserisce nella polemica letteraria tra la cancelleria ...
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BARBARIGO, Francesco
Giorgio Cracco
Era soprannominato il Ricco di S. Trovaso (cioè della contrada dei SS. Gervasio e Protasio di Venezia) forse per le sue maggiori fortune rispetto ad altri familiari, [...] 1449 per aver notizie sulla situazione interna della Repubblica.
Si attribuiscono al B. alcune epistole in versi latini, che forse appartengono, più probabilinente, a Gianfrancesco Barbarigo. Il B. non era tuttavia estraneo al movimento umanistico ...
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AGAPITO I, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne ad illustre famiglia dell'aristocrazia senatoria romana (che non era però, come si vuole da alcuno, della grande casata degli Anici): aveva il suo palazzo [...] stessa unica fede in lingue diverse - "dissona verba quidem, sed tamen una fides" -; le opere, cioè, dei Padri così latini come greci. È evidente quindi in A. la consapevolezza dell'importanza che la patristica greca aveva per l'approfondimento del ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] da E. T. Moneta, appunto sul Militarismo (Milano 1898), che il F. giudicava ormai un reliquato di popoli inferiori e "latini", mentre matura in Francia l'affaire Dreyfus e sono in armi gli Stati Uniti per togliere alla Spagna "colombiana", non senza ...
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FEDERICO UBALDO Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nato a Pesaro il 16 maggio (giorno sacro a s. Ubaldo; donde, appunto, il secondo nome) 1605, da Francesco Maria Il Della Rovere e dalla sua [...] applicarsi nello studio; e che si preferiva non forzarlo in tal senso. E quindi non gli si imponeva la fatica del latino. Ciò non toglie che - non senza contraddizione - sostituisse il padre una volta alla settimana nell'udienza. Da un lato, insomma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] dedicata al […] vescovo di Brescia monsignor G.F. Barbarigo, in Venezia 1719.
Rime e prose. Aggiunto anche un saggio di poesia latina, in Venezia 1719.
Teatro italiano o sia Scelta di tragedie per uso della scena, tt. 3, in Verona 1723-1725.
Istoria ...
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DELLA TORRE, Francesco
Gino Benzoni
Nacque nel 1519 da Giovanni Febo detto il Giovane (1462-1547) - a sua volta figlio di quel Febo il Giovane più volte capitano di Gorizia al quale il conte di questa, [...] 77; V. Patuna, Epigrafi gradiscane, in Forum Julii, I (1910), pp. 287 s.; P. Paschini, Della Torre e Grimani nei versi latini di un cinquecentista, in Mem. stor. forogiuliesi, XI (1915), pp. 163 ss.; Id., La nomina del patriarca di Aquileia...,in Riv ...
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CALCO, Bartolomeo
Franca Petrucci
Nacque nel 1434 da Giovanni, probabilmente a Milano. La prima carica che gli si attribuisce è quella di coadiutore nella cancelleria della magistratura sforzesca delle [...] sforzesca durante il ritorno del Moro, in Arch. stor. lomb., s. 9, V-VI(1966-67), p. 141; R. Sabbadini, Le scoperte dei codici latini e greci…, Firenze 1967, p. 139; F. Chabod, Lo Stato e la vita religiosa a Milano, s.n.t. (ma Torino 1971), p. 231 ...
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GUGLIELMO da Pastrengo
Monica Cerroni
Nacque intorno al 1290 da Iacopo e Armelina, quasi certamente a Verona: l'appellativo, che sempre accompagna il suo nome, indica, più che il luogo di nascita, l'origine [...] 486-488; II, ibid. 1857, p. 658; C. Cipolla, Antiche cronache veronesi, I, Venezia 1890, p. 476; R. Sabbadini, Le scoperte dei codici latini e greci ne' secoli XIV e XV, Firenze 1967, pp. 4-22; A. Avena, G. da P. e gli inizi dell'umanesimo in Verona ...
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GRADENIGO, Giuseppe
Matteo Casini
Nacque a Venezia il 3 marzo 1738 in un palazzo vicino al ponte Storto, nella parrocchia di S. Marcuola. Figlio di Marco, notaio "ordinario" della Cancelleria ducale [...] e 1551, che compensava il fatto che molti libri erano "o non legati o mal conservati e talora imperfetti", e i testi latini e francesi erano scarsi "e di poco pregio" (Venezia, Bibl. del Civico Museo Correr, Cod. Cicogna, 2844, cc. 41 s., 141). V ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...