DUNGAL
Mirella Ferrari
Nato presumibilmente in Irlanda, fu attivo nella prima metà del sec. IX prima nelle regioni settentrionali dell'Impero, poi in Italia; Alcuino, parlando di lui fra gli anni 792 [...] e patrono della città e diocesi di Pavia, I, Pavia 1880, pp. 44 ss., 164-73, 234-68, 577-86; Bibliotheca hagiographica latina, II, Bruxelles 1900-1901, n. 7978.
Fonti e Bibl.: Alcuini Epist., a cura di E. Dümmler, in Mon. Germ. Hist., Epist., IV ...
Leggi Tutto
PERSICO, Camillo
Gabriele Ingegneri
PERSICO, Camillo (in religione Ignazio). – Nacque a Napoli il 30 gennaio 1823, figlio di Francesco Saverio, capo di ripartimento dell’Intendenza generale dell’esercito [...] con la bolla Quod jampridem di Leone XIII, che separava orientali e occidentali in due vicariati, affidati però ancora a vescovi latini, con vicari generali malabaresi, e infine nel 1896 con il breve Quae rei sacrae del 28 luglio che stabilì un terzo ...
Leggi Tutto
CRISOBERGA (Chrysoberges), Andrea (Andrea da Costantinopoli, Andrea da Pera)
Paolo Cherubini
Appartenente ad una nobile famiglia greca, nacque nell'ultimo quarto del sec. XIV e ricevette la prima educazione [...] R. J. Loenertz, Les dominicains byzantins. Théodore et André Chrysobergès et les négotiations pour l'union des églises arecque et latine de 1415 à 1430, in Archivum fratrum praedicatorum, IX (1939), pp. 5-61 G. Mercati, Ultimi contributi alla storia ...
Leggi Tutto
DE VIT (Devit), Vincenzo
Dante Nardo
Nacque a Mestrino, in provincia di Padova, il 10 luglio 1811 da Giovanni, negoziante, e da Elisabetta Carturana; a Padova, nel ginnasio erariale di S. Stefano (oggi [...] linguistici L. M. Billia, L'origine dellinguaggio, in La Rassegna nazionale, 10ott. 1890, pp. 521-33; F. Murru, V. D.: un latinista nella storia della linguistica, in Vichiana, n. s., IX (1980), pp. 339-58. Le accennate riserve di Th. Mommsen e di E ...
Leggi Tutto
DE ROSSI, Giovan Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 6 dic. 1796 da Giovanni Gherardo, noto letterato ed erudito discendente da una famiglia di mercanti di stoffe e banchieri d'origine [...] della versione italiana del De vulgari eloquentia fatta da Celso Cittadini, e in seguito studiata da P. Rajna. Per i classici greci e latini si incontrano per lo più codici del sec. XV, ma c'è un Sallustio del sec. XII (IX, 180) e due codici delle ...
Leggi Tutto
GUALTIERO
Irene Scaravelli
Di origine germanica, nacque intorno agli anni Ottanta dell'XI secolo. Fu canonico della cattedrale di Ratisbona e personalità di spicco se Paolo di Bernried lo nomina con [...] unì alla sua spedizione alla volta di Roma.
Tradite da un codice duecentesco (Vienna, Österreichische Nationalbibliothek, Codices Latini, 2507) sono tre lettere che potrebbero attribuirsi a questo periodo (1132) ma che, con ogni probabilità, almeno ...
Leggi Tutto
LIPPI, Bartolomeo (Bartolomeo da Colle)
Arianna Terzi
Nacque a Colle di Val d'Elsa nel 1421 da Giovanni di Lippo e Santa.
La sua biografia, pur ricca di documentazione, sconta il peso dell'errata affiliazione [...] in Italia medioevale e umanistica, XXVI [1983], pp. 181 s.), che hanno creduto che i tre manoscritti vaticani contenessero la versione latina e il commento al poema del Bertoldi. Si tratta di brevi chiose ai primi due canti del Paradiso e alla prima ...
Leggi Tutto
CAMERINI, Filippo
Pier Luigi Falaschi
Figlio di Orazio e di Maddalena Saturni, nacque il 12 nov. 1665 nei pressi di Camerino.
Le notizie, del tutto generiche e stereotipe, trasmesse su di lui dai molti [...] collaboratore. Il modenese mostrò grandissimo interesse per le iscrizioni latine, i documenti medioevali, le monete e i sigilli che da Livio (9, 36) e da altri autori latini, protagonisti della eccezionale alleanza paritetica con Roma, fossero gli ...
Leggi Tutto
CATERINA Vigri (Vegri, Nigri, Negri; C. da Bologna), santa
Serena Spanò
Figlia di Giovanni (secondo alcuni Bartolomeo) gentiluomo ferrarese al servizio dei marchesi d'Este, e di Benvenuta Mammolini, [...] più vivaci centri di cultura umanistica, fu decisivo per la formazione di Caterina. Essa vi acquisì una buona conoscenza del latino; imparò inoltre a scrivere in bella grafia umanistica, a dipingere, a miniare i codici, a suonare la viola. Intorno al ...
Leggi Tutto
DAL POZZO, Bartolomeo
Massimo Ceresa
Nacque a Verona nel 1637, da Vincenzo e Margherita Moscarda 1 nobili. Un suo fratello, Vincenzo, fu cavaliere di Malta ed ebbe l'incarico di riveditore delle galere.
Della [...] altre aggiunte tratte da Libri Pittorici.
Il D. si cimentò anche nel campo letterario: di lui si conoscono alcuni sonetti, versi latini e stanze in volgare, in opuscoli per nozze o di lode (Laurenza, B. D. ..., p. 22). Ma il suo tentativo letterario ...
Leggi Tutto
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...