Nella mitologia classica, attributo di divinità sotterranee il cui culto o mito era collegato con la vita terrestre o sotterranea; divinità c. per eccellenza fu Ade per i Greci, Dite per i Latini.
Il termine [...] è usato in storia delle religioni per indicare la stessa connessione con la terra anche per figure di altre civiltà religiose ...
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Ellenista e teologo anglicano (Longworth 1625 - Oxford 1686), ebbe da Carlo II nel 1676 il vescovato di Oxford. Promotore della istruzione e protettore dell'università, pubblicò e commentò diversi autori [...] cristiani, greci e latini. Importante fu la sua edizione (1675) del Nuovo Testamento in greco, con esteso apparato critico, che preparò la via a quella di J. Mill. ...
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Indumento liturgico che i sacerdoti di rito greco portano intorno al collo, con le due bande cadenti in avanti in pari, collegate da un cingolo. È detto anche peritrachelio e corrisponde alla stola dei [...] Latini. ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] tutta la vicenda dell'Ordine.Con la perdita di Gerusalemme nel 1187, di Acri e di quanto restava degli stati latini orientali di terraferma nel 1291, erano venute meno le motivazioni originarie dell'esistenza degli ordini militari di Terra Santa e ...
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teutonici, ordine dei Cavalieri
Ordine religioso fondato ad Acri durante la terza crociata (1187-92) come congregazione assistenziale; dopo pochi anni fu trasformato da Innocenzo III in ordine militare [...] per la difesa dei principati latini d’Oriente (➔ ). Sotto il Gran maestro Ermanno di Salza l’ordine ottenne la protezione di Federico II e, dopo un periodo di combattimenti contro gli arabi, fu indirizzato a promuovere l’espansione nell’Europa nord ...
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Erudito (Parigi 1637 - ivi 1698); educato alle Petites Écoles di Chesnay (ebbe maestro di lettere e filosofia P. Nicole), poi a Beauvais, tornato a Parigi collaborò con P.-Th. du Fossé nello studio dei [...] Padri greci e latini; prete (1676), si stabilì a Port-Royal, che abbandonò per la persecuzione del 1679, ritirandosi a Tillemont (donde il nome). Dedicatosi fin da giovane allo studio della storia ecclesiastica dei primi secoli, T. è soprattutto ...
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Titolo dell’armonia evangelica, composta con i passi dei quattro Vangeli canonici da Taziano, intorno al 172, e usata fra i cristiani di Siria fino ai primi del 5° sec. Dell’opera, assai diffusa in rifacimenti [...] arabi e latini per tutto il Medioevo, restano ora un brevissimo frammento in greco, frammenti della versione siriaca (soprattutto nel commento di Efrem), una versione araba (11° sec.) dal siriaco e un rifacimento in latino. ...
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Katholikòs (1096-1166) a partire dal 1113; contro l'atteggiamento degli imperatori bizantini precisò meglio i legami della Chiesa armena con Roma ed ebbe corrispondenza con i papi Onorio II, Innocenzo [...] II ed Eugenio III. Partecipò ai concilî latini di Antiochia (1139) e di Gerusalemme (1142). Ha lasciato la sua corrispondenza e composizioni innografiche; fu il primo katholikòs che ricevette il pallio. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] ) di Tolomeo e altre opere in greco, perdevano una centralità a lungo indiscussa i testi in arabo, la cui traduzione in latino, a partire dal 12° sec., era stata veicolo, dopo secoli di oblio, del ritorno dell’astrologia in Occidente.
Una nuova fase ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] leggere e interpretare le Scritture. Quali sono tali strumenti? In primo luogo, ancora quelli grammaticali (dallo studio delle lingue ‒ il latino, ma possibilmente anche l'ebraico e il greco ‒ a quello delle locuzioni e dei tropi e di tutti gli altri ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...