PAPI, Lazzaro
Sabina Pavone
(Carmelo Dionisio Lazzaro). – Nacque a Pontito, nei pressi di Lucca, il 23 ottobre 1763 da Alberto e da Fiora Pierini.
Ricevette i primi rudimenti scolastici a Pontito da [...] » (Dal Poggetto, 1839, p. 12). Lì passò quasi otto anni coltivando lo studio non solo dell’italiano e del latino, ma anche del greco, insegnamento impartitogli dal cappuccino Barnaba da Pedona. Proseguendo gli studi con la matematica e la filosofia e ...
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DONZELLI, Tommaso
Pietro Messina
Nacque a Napoli il 2 febbr. 1654, primogenito di Giuseppe, medico e scienziato. Iniziò i suoi studi nella casa paterna e come primi maestri ebbe S. Gala, G. Liccia e, [...] Carlo II il nuovo re Filippo V lo volle come suo medico di camera. Al nuovo monarca il D. dedicò una composizione in versi latini, poi data alle stampe: De adventu Philippi V (cit. in Gimma, p. 133). Forse malato, il D. tornò a Napoli nel 1702. Era ...
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CASSERI (Casserio), Giulio Cesare
Augusto De Ferrari
Nacque probabilmente nel 1552 (ma la data è controversa) a Piacenza, da cui gli venne il soprannome di Giulio Piacentino, o semplicemente dottor [...] scientifica assai approfondita, un linguaggio semplice ma preciso (da cui emerge la consuetudine con gli scrittori greci e latini), il riconoscimento dei contributi dei predecessori sono le caratteristiche più evidenti dell'opera del C., la cui ...
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GRILLENZONI, Giovanni
Guido Dall'Olio
Nacque a Modena probabilmente nel 1501, da Nicolò. Non è noto il nome della madre.
Ebbe sei fratelli: Antonio (il più anziano, proprietario di una spezieria), Alessandro [...] Lazzaro Labadino e passò poi al servizio del cardinale Alessandro Sforza, insieme con Servilio. Sia Paolo, sia Servilio furono poeti latini.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Modena, Notarile di Modena, b. 1669, nn. 151, 195, 204, 253; Memoriale ...
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Fisiognomica
JJoseph Ziegler
La fisiognomica (dal greco phýsis, 'natura', e gnṓmōn, 'interprete', o gnṓmē, 'indicatore', o 'contrassegno conoscitivo'; i testi di fisiognomica tardomedievali riferivano [...] ristampata fino al XVIII secolo. Fra la prima edizione di Venezia, del 1477, e il 1547, si contano almeno trentotto edizioni in latino e, fra il 1514 e il 1533, cinque in italiano.
Il trattato, formato di centodue capitoli e un proemio, è anch'esso ...
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Follia
Sergio Moravia
Leonardo Ancona
Il termine follia, come il suo sinonimo pazzia, indica uno stato generico di alienazione mentale. Di difficile definizione da parte del sapere medico e psicologico, [...] di tornare ancora una volta agli antichi. In Ippocrate, in Galeno, in Celso e in tanti altri studiosi greci e latini riscontriamo una somma straordinaria di dati e di osservazioni, di ipotesi e di congetture sulla natura e sull'eziologia di quella ...
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DIOSCORIDE Di Pedanio
S. Toresella
D. Anazarbeo, medico attivo nel sec. 1° d.C., autore del trattato di farmacologia De materia medica (Πεϱὶ ὕληϚ ἰατϱιϰῆϚ), non si hanno notizie biografiche se non le [...] e continuò a essere trasmesso sia in forma illustrata, soprattutto in area bizantina e araba, sia privo di figure, in ambito latino; la sua vera riscoperta si ebbe peraltro solo con il 15° secolo.Il più famoso manoscritto contenente l'erbario di D ...
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DIOSCURIDE (Πεδάνιος Διοσκουρίδης ᾿Αναζαρβεύς)
C. Bertelli
Medico, nato ad Anazarbos in Cilicia; autore di un trattato Περὶ ὕλης ἰατρικῆς (De materia medica) dedicato a un Lecanio Ario di Tarso, amico [...] con variî espedienti, dal carattere mostruoso attribuito ad alcune piante alla loro metamorfosi decorativa (esempio cospicuo il D. latino di Eton) e, che più conta, alla introduzione di figure umane. Una figura umana - la personificazione di Thalasse ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Girolamo Fracastoro
Francesca Maria Crasta
Girolamo Fracastoro, nella cui visione si fondono tradizione aristotelica, suggestioni lucreziane e neoplatoniche, si colloca al centro della scena intellettuale [...] da Eudosso e da Callippo e di quella avanzata in età medievale nel Kitāb fī al-Hay’a (Compendio di astronomia), noto in latino come De motibus coelorum, di Abū Ishāq Nūr al-Dīn al-Bitrūǧī (Alpetragius; m. nel 1204 ca.), egli propone una cosmologia ...
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ALPAGO, Andrea
Giorgio Levi della Vida
Medico e arabista, nato a Belluno poco dopo la meta del sec. XV, morto nel 1521. Sembra appartenesse all'antica famiglia bellunese dei Bongaio conti di Alpago, [...] da Girolamo Ramusio (1450-86), che anch'egli aveva imparato l'arabo a Damasco (v. F. Flamini, Gir. Ramusio [1450-1486] e i suoi versi latini e volgari, in Atti e Mem. d. R. Acc. di scienze, lettere e arti di Padova, n. s., XVI (1899-1900], pp. 11-41 ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...