erbario
Alessandra Magistrelli
Raccolta di piante essiccate
Gli erbari sono una raccolta di piante seccate e classificate per uso scientifico. La parola erbario ha un doppio significato, può indicare [...] primi erbari
La botanica nasce come attività di riconoscimento delle piante alimentari e medicinali che già gli autori greci e latini descrissero in opere giunte fino a noi. All'interesse pratico si affianca ben presto quello della conoscenza fine a ...
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Medico (n. Malines 1450 - m. 1525); studiò a Lovanio, fu medico nell'ospedale di Malines e (dal 1497) dell'arciduchessa Margherita d'Austria. Godette di grandissima fama e spesso fu chiamato in consulto [...] , forse 1486), in cui descrive 52 malattie infantili, dando di ciascuna la denominazione, le cause, i sintomi, la prognosi e la cura, attingendo ad autori greci, arabi (in particolare Avicenna) e latini, anche recenti (come Gentile da Foligno). ...
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Nome col quale è noto in Occidente il filosofo, matematico, medico e musicista arabo musulmano di Spagna Ibn Bāggia (Saragozza fine sec. 11º - Fez 1139). Nel campo filosofico ebbe soprattutto grande rinomanza [...] l'umano intelletto materiale recepisce le forme, divenendo così intelletto in atto per congiungersi infine con lo stesso intelletto agente. A. è anche noto col nome di Ibn aṣ-Ṣa'igh (tradotto con Filius aurifici negli scritti latini del Medioevo). ...
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PIGLI, Carlo
Fabio Bertini
Nacque ad Arezzo il 9 marzo del 1802 da Giovanni, promotore della Società delle stanze civiche e poi del teatro Petrarca, e da Caterina Mencucci.
Preparato dallo zio Donato, [...] , ospite del convitto di S. Ferdinando, diretto dal sacerdote Giovanni Sacchetti, si avvicinò alla Carboneria riformata. Autore di versi latini in un volume collettaneo del 1822, ebbe, nel 1823, ad Arezzo, il premio Della Fioraja, con La collina di ...
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Scienza greco-romana. La medicina nel mondo ellenistico-romano
Heinrich von Staden
La medicina nel mondo ellenistico-romano
Il secolo seguito alla morte di Alessandro Magno, avvenuta nel 323 a.C., fu [...] le somiglianze tra le due opere dipendano dall’uso di fonti simili (se non identiche), molte delle quali greche. Come il latino tecnico di Catone e di Celso, anche la lingua di Scribonio pullula di prestiti e calchi dal greco; inoltre, molti indizi ...
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BOVIO, Zefiriele Tommaso
Alfonso Ingegno
Nato a Verona da nobile famiglia nel 1521, Studiò legge a Padova, a Bologna e a Ferrara. Dedicatosi al mestiere delle armi, fu in vari paesi europei tra cui [...] Contemporaneamente, oltre che come medico si faceva conoscere come astrologo.
Stampò nel 1567 a Venezia una raccolta di versi latini, Horifugia. Tornato a Verona, nel 1572 rivolse una supplica a papa Gregorio XIII chiedendo di poter assumere il nuovo ...
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(gr. Πρίαπος) Antica divinità dei Greci, simbolo dell’istinto sessuale e della forza generativa maschile, e quindi anche della fecondità della natura. Centro principale del culto di P. fu Lampsaco nell’Ellesponto, [...] è il verso priapeo. Si trova già nella lirica erotica (Anacreonte) e nel dramma, specialmente nei cori dei drammi satireschi; in latino, è presente in Catullo (carme 17) e negli autori di priapei. Il verso è asinarteto, ossia composto di due membri ...
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COPPA, Iacopo, detto Iacopo Modenese (Modanese)
Giorgio Busetto
Fu originario di Modena. Sul suo conto si hanno notizie scarse; P. Aretino lo dice "un' de i primi ceretani del mondo" (Lettere, II, l. [...] fiorentini nella cura di piaghe e simili malattie.
Più noto è oggi il C. per le sue edizioni di opuscoli latini e volgari. Anche in questa attività, particolarmente importante per quanto riguarda la pubblicazione di opere minori dell'Ariosto. diede ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienze della vita e medicina
Berenice Cavarra
Scienze della vita e medicina
Scienze della vita e medicina nell'Europa latina
Gli [...] nel ruolo di medici all'interno del monastero. I testi di cui Cassiodoro raccomanda la lettura sono l'opera di Dioscuride, le traduzioni latine di Ippocrate e di Galeno, il De medicina di Aurelio Caelio (sic) e il De herbis et curis di Ippocrate, da ...
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CERADINI, Giulio
Mario Crespi
Nacque il 17 marzo 1844 a Milano da Antonio e da Maria Sala e qui compì i primi studi.
Nel 1860 si arruolò nell'esercito garibaldino e partecipò alla spedizione di Sicilia; [...] che fosse elargita tra i poveri dei due comuni, in parte utilizzò per l'acquisto di vecchi e preziosi testi latini, dei quali avrebbe più tardi fatto dono alla Biblioteca Vittorio Emanuele di Roma. Trasferitosi per ragioni familiari a Palermo nel ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...