Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] , dove, qualche, sopra: ad es., qualche [kː]osa.
A ben vedere, tutti e tre i casi riguardano molte parole derivate da forme latine terminanti in consonante:
(13) a < ad
amò < *amawt < *amawit < amavit
tre < tres
là < (il)lac
come ...
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NESSUNO O ALCUNO?
Il pronome e aggettivo indefinito nessuno si usa sia in frasi positive
Nessun dubbio lo ha mai sfiorato
sia in frasi negative, insieme a un’altra negazione
Non ho nessun dubbio
Solo [...] (= nessuna) riserva.
Usi
L’uso di nessuno insieme a un’altra negazione non era ammesso nel latino classico, ma trova ampi riscontri nel latino tardo ed era perfettamente accettabile già nell’italiano antico
già non è nessuno / cui non posse di ...
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CLARICIO, Girolamo
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Imola intorno al 1470. Secondo le ipotesi di Dionisotti si recò a Pavia e a Milano, dove iniziò la formazione culturale e dove probabilmente [...] coloro che negano la paternità dell'opera "per il nuovo e inusitato stilo alquanto affettuoso per mescolatione di latino idioma e che per ciò trallignando digenerava dall'altre Certaldesi prose"; quelli che "agremente contendevano il medesimo Autore ...
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KRISTELLER, Paul Oskar (App. III, i, p. 955)
Antonio Rainone
Filologo e storico della cultura tedesco naturalizzato statunitense, morto a New York il 7 giugno 1999. Fino al 1973 professore di filosofia, [...] la sua direzione il primo volume del Catalogus translationum et commentariorum, repertorio di traduzioni e commenti di autori greci e latini che ne documenta la diffusione e la fortuna dal Medioevo fino a tutto il 16° secolo, secondo una linea di ...
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INCOATIVI, VERBI
I verbi incoativi sono verbi della III coniugazione che presentano l’inserimento dell’➔interfisso -isc- tra la ➔radice e la ➔desinenza.
Questo ampliamento avviene solo in alcune voci.
• [...] ’imperativo
inser-isc-i!, guar-isc-a!, reag-isc-ano!
Storia
Questi verbi si chiamano incoativi per analogia con i verbi latini in -sco come senesco ‘comincio a invecchiare’ o pallesco ‘comincio a impallidire’, che indicano l’inizio di un’azione (dal ...
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DALLE LASTE (Delle Laste), Natale
Paolo Preto
Nato a Marostica (Vicenza) il 30 marzo 1707 da Pietro e Margherita Tisocco, entrò in seminario a soli undici anni e conseguì a ventidue la laurea in teologia. [...] culturali ma gli suscitò la gelosia del Facciolati, che ambiva all'assoluto primato patavino nell'ambito degli studi latini. Stanco delle difficoltà che il celebre umanista frammetteva alla sua attività di insegnamento, nel 1737 lasciò il seminario ...
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VEZZEGGIATIVI, SUFFISSI
I suffissi vezzeggiativi sono ➔suffissi che esprimono una connotazione affettiva.
Possono essere usati in combinazione con vari elementi:
– nomi
fratello ▶ fratellino
– aggettivi
piccolo [...] un significato vezzeggiativo o peggiorativo
Che bel calduccio!
Un povero impiegatuccio.
Storia
Attraverso l’uso vezzeggiativo, alcuni diminutivi latini – perduto il valore affettivo – sono diventati aggettivi di grado positivo, come orecchia dal ...
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WILAMOWITZ MÖLLENDORFF, Ulrich von
Giorgio Pasquali
Filologo, nato a Markowitz in Posnania il 22 dicembre 1848, morto a Charlottenburg (Berlino) il 25 aprile 1931.
Studiò a Bonn e a Berlino, dove si [...] dimostrati filologi di grande valore.
Il suo concetto dell'antichità classica fu integrale e storico, anzi storicistico. A tacere dei latini, di molti dei quali egli trattò con originalità (memorabili le pagine su Catullo e Orazio), non v'è, si può ...
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X
. Lettera estranea all'alfabeto italiano; era la ventunesima e ultima dell'alfabeto latino sino al sec. I a. C.; come forma essa corrisponde alla Χ χ dell'alfabeto greco, ma come suono corrisponde [...] destri sono stati uniti, per poter eseguire la lettera di un solo tratto.
Il segno X che ha, nel sistema di numerazione latina il valore di 10, non sembra che abbia connessione con la lettera; esso esiste infatti presso gli Etruschi, nel cui alfabeto ...
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In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] Segre, Roma, Salerno.
Tristano riccardiano (1991), testo critico di E.G. Parodi, a cura di M.J. Heijkant, Parma, Pratiche.
Latini, Brunetto (1968), La Rettorica, testo critico di F. Maggini, prefazione di C. Segre, Firenze, Le Monnier, p. 38.
Morante ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...