Glottologo (Burgsteinfurt, Vestfalia, 1863 - Berlino 1935); fu prof. a Greifswald (1890), a Marburgo (1892), a Gottinga (1895) e a Berlino (1901-32). Studioso del campo indoeuropeo, pubblicò: Quaestiones [...] problemi della lingua omerica; Zur Geschichte der lateinischen Eigennamen (1904), contributo alla storia delle relazioni fra Etruschi, Latini e altri popoli dell'Italia antica; collaborò inoltre alla Tocharische Grammatik (1931) di E. Sieg e W ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] sfida poetica, a cura di A.A. Iannucci, Ravenna, Longo 1993, pp. 225-245 (poi col titolo Dante e i comici latini, in Id., “Sole nuovo, luce nuova”. Saggi sul rinnovamento culturale in Dante, Torino, Scriptorium 1996, pp. 129-151).
Barański, Zygmunt G ...
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Grammatico (Arezzo 1335 circa - ivi 1418). Notaio e maestro d'arti e di grammatica. Compose il Fons memorabilium, vasta enciclopedia che consta di varî lessici alfabetici. Notevole il 30º libro (De viris [...] claris), che costituisce da solo più di un terzo dell'intera opera, per le notizie allora acquisite sugli autori latini. ...
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VELIO Longo (Velius Longus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Grammatico latino che fiorì nell'età di Adriano.
Compose varie opere di contenuto grammaticale, e cioè uno scritto De usu antiquae lectionis, [...] parecchie citazioni negli scolî virgiliani a noi pervenuti. Si conserva di lui un trattato De orthographia (Keil, Grammatici Latini, VII, p. 46), nel quale cita, come è naturale, i predecessori più autorevoli (Accio, Lucilio, Varrone, Verrio Flacco ...
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Filologo (Erfurt 1827 - Lipsia 1898), fu prof. nelle univ. di Berna (1856-62), Basilea (1862), Kiel, Heidelberg (1872-77), Lipsia (dal 1877). Discepolo di A. Ritschl, si dedicò alla letteratura latina. [...] Pubblicò una Geschichte der römischen Dichtung (1887-92), varî contributi sulla grammatica latina (notevoli gli studî sulle particelle) e numerose edizioni critiche di autori latini (Virgilio, Giovenale, Orazio, i frammenti dei poeti scenici, ecc.). ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] diverse e susseguenti. La prima lingua risale al periodo in cui non c'era scrittura, la seconda è quella parlata "sotto il Re Latino, e gli altri Re del Lazio, e poi sotto que' di Roma, nella quale scritte furono le leggi delle dodici Tavole...". La ...
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Erudito, bibliofilo e collezionista (Roma 1529 - ivi 1600), figlio naturale di un Orsini del ramo di Mugnano. Canonico di S. Giovanni in Laterano; bibliotecario di Ranuccio e del card. A. Farnese, ne curò [...] della biblioteca e delle collezioni di oggetti antichi e d'arte; ma raccolse anche per sé libri, manoscritti greci, latini e volgari, pietre incise, medaglie, quadri, ecc., che lasciò parte alla Biblioteca Vaticana (tra cui il Canzoniere autografo e ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] le scelte relative all’ordine delle parole nel canto, il termine venne poi utilizzato dai latini per riferirsi agli aspetti inerenti all’accentazione e alla quantità delle sillabe. Oggi si usa per le regole della versificazione che concernono aspetti ...
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Latinista (Napoli 1866 - Milano 1926); professore di letteratura latina all'univ. di Catania (1901-09), poi a Pavia (1909-20). Autore di un dizionario dell'uso ciceroniano (1899), di ricerche storico-letterarie [...] d'oltretomba nelle opere letterarie dell'antichità classica, 1926); direttore della rivista Athenaeum e della collezione di edizioni critiche di classici latini Corpus Scriptorum Latinorum Paravianum, di alcuni dei quali fu editore egli stesso. ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] (II, vi, 7) Dante suggerisce di prendere ad esempio da un lato i maggiori poeti provenzali e italiani, dall’altro poeti e prosatori latini, e ne trae lo spunto per censurare Guittone; ma proprio costui è l’esempio di un poeta che guarda da un lato ai ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...