I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] vecchio nell’Inferno (III, v. 83), Catone col provenzalismo veglio nel Purgatorio (I, v. 31; II, v. 119), san Bernardo col latinismo sene nel Paradiso (XXXI, vv. 59 e 94).
Il richiamo a usi non conformi alla lingua corrente si accentua durante l ...
Leggi Tutto
L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] grave va fatta risalire all’antichità, con un impiego, però, differente da quello moderno. Anche nel greco e in latino, infatti, l’accento grave si contrapponeva all’acuto, ma per ragioni timbriche di elevazione o abbassamento tonale della voce ...
Leggi Tutto
L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] Quintiliano, Marco Fabio (2001), Institutio oratoria, a cura di A. Pennacini, Torino, Einaudi, 2 voll.
Rhetores latini minores, ex codicibus maximam partem primum adhibiti, Lipsiae 1863.
Lausberg, Heinrich (1960), Handbuch der Literarischen Rhetorik ...
Leggi Tutto
Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] ), ma talvolta anche e chiusa con i (avere : servire) e o chiusa con u (amorosa : accusa).
A motivo di uno sviluppo dal latino divergente dal toscano, il siciliano non conosce opposizione tra apertura e chiusura di e e o; questi tipi di r., di cui il ...
Leggi Tutto
BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] al B. di fondarvi un Istituto di filologia romanza, solennemente inaugurato il 3 giugno 1936 con un suo discorso su Il latino di Roma e le lingue romanze, pubblicato a Firenze nello stesso anno. Tale Istituto s'affermò subito quale centro vivace di ...
Leggi Tutto
Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] principio didattico di autorità veicolato dalla scrittura, sia per gli autori del Trecento e del Cinquecento (come già per quelli latini), sia per l’uso contemporaneo o per lo stile esemplare, al quale offriranno poi un modello I promessi sposi. La ...
Leggi Tutto
La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] pianura per alcuni fenomeni fonetici tipicamente alpini e, in parte, propri anche del galloromanzo, come la conservazione di l nei nessi latini pl, bl, fl, cl e gl in tutte le posizioni, la conservazione di -s finale nelle desinenze di plurale e di ...
Leggi Tutto
L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] ˈdyː]);
(b) mantenimento, come in italiano e nei dialetti centromeridionali, della distinzione tra s, ce/ci e tj del tardo latino: [sɛt] «sette», [ʃiˈgula] «cipolla», [kaˈvɛʦa] «cavezza», da lat. septem, cepulla, capitia;
(c) vocali nasali lunghe da ...
Leggi Tutto
GUARNERIO, Pier Enea
Francesco Avolio
Nacque a Milano il 1° luglio 1854. Conseguita la laurea in lettere, scelse l'insegnamento e fu destinato alle scuole medie della Sardegna, dove restò per cinque [...] incarico che mantenne fino alla morte.
In questo periodo proseguì, sviluppandole, le sue ricerche in ambito indoeuropeo e latino, iniziate già nel 1893 con il contributo che volle intitolare Diporti glottologici. Di alcuni recenti studi di fonologia ...
Leggi Tutto
L’➔accordo morfologico (di ➔ genere e di ➔ numero) tra i diversi elementi presenta varie forme.
Una sequenza di soggetti può presentare profili diversi e, quanto all’accordo, esiti diversi:
(a) se uno [...] dei nomi neutri (➔ neutro). Le voci che hanno il maschile al singolare e il femminile al plurale (perché continuazione diretta dei neutri latini con uscita al singolare in -um e al plurale in -a) possono suscitare incertezze di accordo se usate in un ...
Leggi Tutto
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...