La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] sostiene di non aver capito nulla del contenuto della missiva e rimarca di essere stato istruito a comprendere «i caratteri latini e non gli uncini mercanteschi» (Petrucci 2008: 64).
Si deve a Melis (1972) una ricognizione ancor oggi valida sui temi ...
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FORNACIARI, Raffaello
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 24 febbr. 1837, ultimo dei quattro figli di Luigi e Teresa Martinelli. Avviato agli studi umanistici, il F. frequentò il seminario arcivescovile [...] al Carducci - chiamato quell'anno presso la cattedra di eloquenza dell'università di Bologna - e quindi come insegnante di latino e greco; incarico che tenne fino al 1869.
A questo decennio d'insegnamento del F. sono legate le prime pubblicazioni ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] matrice culturale di riferimento.
Nel corso del Quattrocento nel mondo delle arti si infittisce il dialogo tra volgare e latino, favorito dallo stesso Umanesimo con il suo richiamo al recupero dei testi classici. All’interno delle botteghe si delinea ...
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MANZONI, Giacomo
Fabio Zavalloni
Nacque a Lugo, in Romagna, il 24 ott. 1816 da Giambattista, proprietario terriero appartenente a una distinta famiglia dell'aristocrazia locale, e da Caterina Monti, [...] tomi degli Annali tipografici dei Soncino, contenenti la descrizione e illustrazione delle stampe ebraiche, talmudiche, rabbiniche, greche, latine ed italiane eseguite dai medesimi nel secolo XV… e nel secolo XVI (ibid. 1883-86). Considerato dal M ...
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CUGNONI, Giuseppe
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 2 maggio 1824, da Valeriano e Angela Silvi, di un'agiata famiglia romana che sul finire del '700 svolgeva attività mercantile; fu pronipote di Giuseppe [...] degli anni '50 in poi, si orientò decisamente verso l'insegnamento e gli studi eruditi; dal 1856 fu infatti scrittore di latino e greco presso la Biblioteca Vaticana, e nell'anno scolastico 1858-59 ottenne l'incarico di supplente (dal 1867 professore ...
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grammatica
Franco De Renzo
Le norme che regolano una lingua
Nell'opinione di molti la grammatica rappresenta una parte dello studio della lingua, spesso fatta di faticosi esercizi o di regole da imparare [...] base e da modello per le grammatiche di numerose lingue. Tutte queste riflessioni sulla lingua passarono poi anche agli studiosi latini e del latino, ed è attraverso la loro mediazione che si sono diffuse e sono giunte fino a noi. In seguito, grande ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] con [v] accanto a forme italiche con [b] (umbro benus, lat. veneris «sarai / sia venuto»).
Tagliavini (1949: 246-247) osserva che in latino esisteva un unico segno ‹v› sia per [u] che per [w] semivocale e di conseguenza per [v], sicché la lettera ‹v ...
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Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio la t. aveva, approssimativamente, la forma di una croce di s. Andrea; ma già nell’alfabeto greco questa si raddrizzò e il [...] e-, per es. platea passato a *platia), che in origine era vera vocale, sillabica. La pronuncia assibilata del ti atono prevocalico latino è continuata in italiano da una z sorda (per es., terzo, lat. tertius); quando il ti, oltre che seguito, è anche ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] il diritto di fare ciò che i Fiorentini più non sapevano o non volevano, così come quasi tutti i più grandi scrittori latini non erano nati a Roma (p. 99).
La Crusca veronese diede subito luogo a vivaci polemiche. In tre dialoghi pubblicati a puntate ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] di storia e geografia nel locale liceo. Nello stesso tempo N. Caix, suo professore, gli fece offrire la cattedra di lettere latine e lingua greca e la presidenza del liceo di Perugia, dove era stato commissario regio. Il C. esitò e trattò, accedendo ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...