LAPACCINI, Alessio
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze l'11 sett. 1478 da Iacopo di Alessio e da Lisabetta di Francesco Della Stufa.
I Lapaccini erano originari di Parma, provenienza che doveva risalire [...] Nardi premesso al testo dell'opera di questo, Comedia di amicitia (ibid., B. Zucchetta, s.d.); contribuì alla collezione di componimenti latini in lode di Lorenzo de' Medici duca di Urbino (stampata a Firenze, a cura di D. Moreni, nel 1820); tra le ...
Leggi Tutto
LANFRANCHINI, Cristoforo
Flavio Santi
Figlio primogenito di Lanfranchino, nacque a Verona nel 1430; apparteneva a una famiglia di modeste condizioni, con piccole cariche pubbliche: il padre fu tra gli [...] retti, potrà essere ritenuta nobile.
Secondo il costume dell'epoca, il L. si esercitò anche nella poesia: suoi componimenti latini si conservano in un codice ricordato da Maffei (Verona, Biblioteca civica, Mss., 1366); un carme per Niccolò d'Este ...
Leggi Tutto
BARBO, Pietro
Roberto Abbondanza
Originario di Soncino, si addottorò in giurisprudenza, secondo il Panciroli nel 1454, a Padova, dove poi insegnò, sembra per tutta la vita, diritto civile. Nel 1464 [...] 69 s.; G. Vedova, Biografia degli scrittori padovani, I, Padova 1832, p. 74; P. Ceruti, Biografia soncinate,Milano 1834, pp. 49-51; J. Valentinelli, Bibliotheca manuscripta ad S. Marci Venetiarum Codices manuscripti latini, III, Venetiis 1870, p. 41. ...
Leggi Tutto
FARA, Giovanni Francesco
Antonello Mattone
Nacque a Sassari il 4 nov. 1543, in una delle più antiche e facoltose famiglie del patriziato cittadino, da Stefano, notaio. Nel novembre 1561 intraprese gli [...] 165; E. Cadoni, Umanisti e cultura classica nella Sardegna del 1500, in Res Publica literarum, XI (1988), pp. 59 ss.; Id., Lingua latina e lingua sarda nella "In Sardiniae Chorographiam" di G. F. F., in Seminari sassaresi, II (1990), pp. 99 ss.; M.T ...
Leggi Tutto
GUADAGNI, Leopoldo Andrea
Floriana Colao
Nacque a Firenze il 21 nov. 1705 da Pietro Egidio, di una famiglia originaria dei dintorni di Arezzo e medico chirurgo di grande fama, e da Anna Maria Palmer, [...] il 21 dic. 1724, promotore G.P. Gualtieri, docente di diritto canonico.
Sorretto nei suoi studi da una profonda conoscenza del latino e del greco, il G. entrò in rapporto con studiosi illustri del tempo; a I. Facciolati, che gli aveva prospettato una ...
Leggi Tutto
BENZI, Andrea (de' Guatari)
Piero Craveri
Nacque a Siena il 1° genn. 1410, da Ugo, il celebre medico senese.
Il B. fece i suoi studi a Bologna, laureandosi in utroque iure nel 1430. Fu probabilmente [...] indugia affatto nel rifiuto d'ogni posizione umanistica. Alla immagine dei signore di Rimini egli contrappone quei "Graeci et Latini doctores" che "nibil aliud nitant, quam nobis veri dei vultum suggerere, et ad eius cognitioneni iter ostendere". Il ...
Leggi Tutto
BRANCACCIO, Francesco Maria
Georg Lutz
Appartenente a un'antica famiglia napoletana, nacque il 15 apr. 1592 in Canneto di Bari da Muzio, signore di Pistaso e barone di San Cipriano, che ricopriva in [...] vari letterati del suo tempo e si segnalò anche come mecenate, finanziando fra l'altro la stampa degli scritti di LatinoLatini. Scrisse vari trattati di teologia e di diritto canonico, dei quali alcuni furono stampati singolarmente negli anni tra il ...
Leggi Tutto
BREGOLINI, Ubaldo
Nereo Vianello
Nacque a Noale (Venezia) il 15 maggio 1722 da Andrea e da Anna Tibaldi. A nove anni fu mandato dal padre, uomo non digiuno di lettere, dalla natia Noale, allora nel [...] Dalmistro, che fu suo discepolo e uditore; molti furono pubblicati dopo la sua morte, tra i quali ricordiamo i Duecarmi postumi latini (Bergamo 1817, uno in opposizione al diritto di natura di Hobbes, l'altro sulla teoria di Newton della luce e dei ...
Leggi Tutto
MORANO, Barnaba
Filippo Liotta
MORANO, Barnaba (Bernabò, Bernabeo; Barnaba da Morano). – Nacque da Nicolò, del ramo veronese della famiglia, in data non precisata, che Vicini ritiene «con sufficiente [...] di filosofia sono quelle comuni nel medioevo e diffuse anche in questo periodo, mentre l’assenza quasi totale dei classici latini (salvo Seneca e Valerio Massimo, anche loro noti nei secoli precedenti) sembra inverosimile in epoca di Umanesimo; né è ...
Leggi Tutto
GIUNTI (Giunta), Tommaso
Massimo Ceresa
Figlio di Lucantonio il Vecchio e di Francesca di Soldano di ser Francesco di Cepparello, nacque a Venezia il 6 marzo 1494 e venne presto coinvolto dal padre [...] se veramente fosse stato lui il colpevole. Data la collaborazione successiva del Giannotti con il G., per il quale tradusse in latino e in volgare le Vite di Plutarco intorno al 1544, bisogna ritenere che tale sospetto fosse caduto o che comunque i ...
Leggi Tutto
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...