Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio indicava una consonante enfatica, e ha conservato questo valore negli alfabeti semitici. Accolta nell’alfabeto greco primitivo [...] proprio da esprimere (bastava il K); rimase però in uso nella forma Ϟ come segno numerale con il valore di 90. I Latini nell’adottare l’alfabeto calcidese accettarono anche la lettera q, e, come il modello, la usarono davanti alle vocali o, u. Ben ...
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Andrea Della Rena, conosciuto sotto il nome di Ammonio (forma ellenizzata del suo cognome, secondo l'uso degli umanisti del tempo), letterato, nacque a Lucca nel 1477. Dopo essere salito in grande fama [...] e su Giacomo IV di Scozia. Morì in Inghilterra nel 1517.
Dei suoi varî scritti sopravvive solo una raccolta di carmi latini stampata nel sec. XVI, nella quale è l'egloga pubblicata anche nei Bucolicorum auctores XXXVIII o Farrago eclogarum (Basilea ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le arti meccaniche
Robert Halleux
Emmanuel Poulle
Christian Meyer
Baudouin van den Abeele
Le arti meccaniche
Le conoscenze tecniche [...] il XIII e il XIV sec., con una grande varietà di trattati. I testi sulla falconeria erano nettamente predominanti; sia in latino sia nelle lingue volgari, i trattati sulla caccia con i cani apparvero più tardi e in numero minore.
Sull'origine precisa ...
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chimica Denominazione generica di metodi d’analisi, di tipo prevalentemente qualitativo. letteratura Scritto di carattere specifico o monografico, di limitata estensione, in cui l’autore analizza criticamente [...] e qualche trattatello di Seneca, di questo tipo, offrirono modelli ai Padri della Chiesa, Plutarco ai greci, Seneca ai latini. Della forma epistolare si servirono gli umanisti per la trattazione di soggetti eruditi; anche se il pretesto epistolare ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] sia per le occlusive (per es., scudo), sia per la sibilante (es., sposo ‹spòʃo›, viso ‹vìʃo›, chiesa ‹ki̯èʃa›). Nei latinismi le occlusive sorde sono state conservate perché così voleva l’ortografia; ma l’s, su cui l’ortografia non dà indicazioni, di ...
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Il Rinascimento. L'alchimia
Chiara Crisciani
Michela Pereira
Wolf-Dieter Müller-Jahncke
L'alchimia
L'alchimia fra Medioevo e Rinascimento
di Chiara Crisciani, Michela Pereira
Alla fine del XIV sec. [...] versioni di copisti e allievi che furono pubblicate in parte già alla fine del XVI sec., per lo più in traduzione latina. Una prima edizione completa delle opere di Paracelso (la cosiddetta in quarto basilense, in 5 volumi) fu pubblicata tra il 1589 ...
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Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio la t. aveva, approssimativamente, la forma di una croce di s. Andrea; ma già nell’alfabeto greco questa si raddrizzò e il [...] e-, per es. platea passato a *platia), che in origine era vera vocale, sillabica. La pronuncia assibilata del ti atono prevocalico latino è continuata in italiano da una z sorda (per es., terzo, lat. tertius); quando il ti, oltre che seguito, è anche ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Tecnologia della chimica
Ahmad Y. al-Hassan
Tecnologia della chimica
Le fonti sulla tecnologia chimica araba
Le origini [...] comprendono il Canone di Avicenna e il Kitāb al-ḥĀwī fī 'l-ṭibb (Libro comprensivo della medicina; il Continens nella tradizione latina) di al-Rāzī.
I trattati arabi di argomento militare, come quelli di Ḥasan al-Rammāḥ (m. 694/1294), sono ricchi di ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'alchimia nel Medioevo latino e greco
Robert Halleux
L'alchimia nel Medioevo latino e greco
L'alchimia consisteva in un insieme di [...] rame in oro fino, senza tuttavia riuscire a tener fede alla sua promessa. Come è stato osservato, in realtà l'alchimia latina deve tutto all'alchimia araba e quasi nulla a quella greca.
L'introduzione dell'alchimia araba nell'Europa occidentale e la ...
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NOMENCLATURA CHIMICA (XXIV, p. 896)
Giovanni Battista Marini-Bettolo
La n. chimica, adottata fin dallo scorso secolo, è stata profondamente modificata in questi ultimi anni per ottenere una più rigida [...] ecc.) fino a dodici, quindi con numeri arabi. Nel caso si debba indicare il numero di gruppi di atomi, si usano termini moltiplicativi latini (bis, tris e tetracis) e greci. Per es., per gli ossidi di azoto si ha: N2O ossido di diazoto; NO ossido di ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...