CARPANI, Melchiorre
Marica Milanesi
Nacque a Lodi nel 1726, e nel 1744 professò i voti nella Congregazione regolare di S. Paolo, detta dei barnabiti. Nel 1764 si offrì volontario per recarsi in Birmania, [...] Noster, dell'AveMaria e del Credo. Vennero inoltre fusi sessantamila caratteri birmani, che, insieme con quarantamila caratteri latini, vennero mandati a Rangun, affinché la missione potesse servirsene nella sua opera di evangelizzazione.
Nel 1775 il ...
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CARSUGHI, Ranieri
Salvatore Nigro
Nacque a San Sepolcro (Arezzo) il 25 apr. 1647, da famiglia discretamente agiata. L'8 apr. 1663 entrò nella Compagnia di Gesù, spinto dalla vocazione religiosa maturatagli [...] agli amici, senza tuttavia decidersi a darlo alle stampe. L'editore aggiunse in coda al trattatello un mazzetto di epigrammi latini, morali e religiosi, anch'essi del Carsughi.
Fonti e Bibl.: Nella totale assenza di studi biografici e critici, l ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] critico di M. Dondero, commento di R. Melchiori, Milano 1998; Pensieri, ed. critica di M. Durante, Firenze 1998; Poeti greci e latini, a cura di F. D'Intino, Roma 1999; Teatro, ed. critica e commento di I. Innamorati, Roma 1999; Appunti e ricordi ...
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GRANDI, Guido
Ugo Baldini
Nacque a Cremona il 10 ott. 1671 da Pietro Martire, ricamatore in oro, e Caterina Legati. Battezzato con il nome di Francesco Lodovico, lo mutò in Guido quando entrò tra i [...] iniziò un'ampia replica che poi non pubblicò, ma in seconde edizioni ampliate dell'Epistola e della Nuova difesa (volta in latino, forse per darle diffusione europea) aggravò i toni e affermò che lo scritto del Brava era un falso del Grandi. Stampò ...
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BANDUR (Bandurović), Matteo (Banduri Anselmo Maria)
Salvatore Impellizzeri
Salvatore Rotta
Nacque da Matteo e da Deša Volanti, sorella del vescovo di Stagno (Ston) Francesco Volanti, a Ragusa (Dubrovnik) [...] . Rimarrà legato al suo nome: ancor oggi è chiamato l'Anonimo del Banduri. Nelle ore d'ozio si mise a tradurlo in latino e a illustrarlo. Sarà l'occasione e il primo nucleo dell'Imperium Orientale. Non è ancora che una parte minima della sua attività ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] da E. T. Moneta, appunto sul Militarismo (Milano 1898), che il F. giudicava ormai un reliquato di popoli inferiori e "latini", mentre matura in Francia l'affaire Dreyfus e sono in armi gli Stati Uniti per togliere alla Spagna "colombiana", non senza ...
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FEDERICO UBALDO Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nato a Pesaro il 16 maggio (giorno sacro a s. Ubaldo; donde, appunto, il secondo nome) 1605, da Francesco Maria Il Della Rovere e dalla sua [...] applicarsi nello studio; e che si preferiva non forzarlo in tal senso. E quindi non gli si imponeva la fatica del latino. Ciò non toglie che - non senza contraddizione - sostituisse il padre una volta alla settimana nell'udienza. Da un lato, insomma ...
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CANCELLIERI, Francesco
Armando Petrucci
Nacque a Roma da Pier Tommaso, di famiglia mediocre, e da Costanza Magnoni, il 10 ott. 1751. Fu dal 1762 allievo delle scuole gesuitiche del Collegio Romano, [...] : si trattò dell'edizione del frammento sconosciuto di Livio palinsesto nel Pal. lat. 24 della Biblioteca Vaticana (E. A. Lowe, Codices latini antiquiores, I, Oxford 1934, n. 24), che era stato scoperto e trascritto l'anno precedente da P. J. Bruns e ...
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DELLA TORRE, Francesco
Gino Benzoni
Nacque nel 1519 da Giovanni Febo detto il Giovane (1462-1547) - a sua volta figlio di quel Febo il Giovane più volte capitano di Gorizia al quale il conte di questa, [...] 77; V. Patuna, Epigrafi gradiscane, in Forum Julii, I (1910), pp. 287 s.; P. Paschini, Della Torre e Grimani nei versi latini di un cinquecentista, in Mem. stor. forogiuliesi, XI (1915), pp. 163 ss.; Id., La nomina del patriarca di Aquileia...,in Riv ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] Dortelata l'anagramma di "ordinalettera", parola che, come altre neoformazioni di imperativo + sostantivo create sul modello di analoghi tecnicismi latini e greci, ricorre nel De la lingua che si parla e si scrive. Il G. avrebbe emancipato il termine ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...