Amiatinus, Codex
L. Speciale
Manoscritto decorato della Bibbia, di origine inglese, appartenuto alla basilica romana di S. Pietro; databile ante 716, venne probabilmente realizzato verso la fine del [...] , apparentemente risolto, interveniva però una questione testuale: il Codex Grandior conteneva infatti la tradizione della Vetus latina, dunque esso avrebbe potuto suggestionare l'A. soltanto nell'apparato iconografico, non certo nella tradizione ...
Leggi Tutto
LUCATELLI (Locatelli), Giuseppe
Rossella Canuti
Nacque il 16 marzo 1751 a Mogliano (non lontano da Macerata) da Filippo, medico, e da Teresa Morelli di Pergola.
Nella sua città, presso S. Carnili, modesto [...] 'attività d'insegnamento in disegno e pittura intrapresa a Tolentino fin dal 1817 (tra i suoi allievi furono E. Chierichetti, G. Latini, E. Pallotta e C. Zitelli), si ritrovò in uno stato economico ai limiti dell'indigenza. Dopo un ultimo viaggio a ...
Leggi Tutto
EUPHRANOR (Εὐϕαράνωρ, Euphranor)
G. Bendinelli
Floriani Squarciapino
Artista greco del IV sec. a. C., ad un tempo pittore, scultore (nelle varie tecniche) e teorico dell'arte, avendo lasciato anche [...] , in Handb. d. Arcyh., 1950, p. 260 ss. Discussione delle fonti e del gusto: G. Becatti, Arte e gusto degli scrittori latini, Firenze 1951, passim; S. Ferri, Plinio il Vecchio. Storia delle arti antiche, Roma 1946, pp. 192-193; T. B. L. Webster ...
Leggi Tutto
CISTA (κίστη, cista)
G. A. Mansuelli
Recipiente di uso assai comune nell'antichità, in origine soltanto di vimini intessuti, più tardi di legno, cuoio e metallo, di forma quasi sempre cilindrica, più [...] è accennato, appartengono tutti al mondo mitologico greco, quando non siano gruppi di genere. Ma talora gli incisori latini introdussero soggetti nazionali: valga ad esempio la c. di Berlino, con rappresentazione trionfale.
Bibl.: Sulle c. a cordoni ...
Leggi Tutto
CARELLI, Raffaele
Oreste Ferrari
Quintogenito del pittore Gabriele Settimio Carella, nacque a Monopoli il 24 sett. 1795, e fu il primo, della famiglia ad avere veramente notevole statura artistica. [...] P. Bozzelli, Sulla pubblica mostra… nella primavera del 1855, Napoli 1856, p. 175).
Fonti e Bibl.: D. S. Oliva, Epigrammi latini volti in verso ital. dal conte G. Perticati ad elegia…, Napoli 1826, pp. n.n.; A. Arcascenza, Delle pitture… esposte nel ...
Leggi Tutto
QUINTILIANO (M. Fabius Quintilianus)
G. Becatti
Nato a Calagurris (Calahorra) in Spagna, intorno al 35 d. C., venne a Roma, dove già suo padre aveva insegnato eloquenza, e studiò con i retori Eprio Marcello, [...] oratoria, Oxford 1948, pp. 135-152; R. Waltz, Rhythmos et numerus, in Rev. Et. Latin., XXVI, 1948, pp. 109-120; G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1951, pp. 178-191; H. Jucker, Von Verhältnis der Römer zur bildenden Kunst der ...
Leggi Tutto
BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] , I, pp. 219-240; R.H. Mounce, The Book of Revelation, Grand Rapids (MI) 1977; Y. Christe, Beatus et la tradition latine du commentaire sur l'Apocalypse, "Actas del simposio para el estudio de los codices del ''Comentario al Apocalipsis'' de Beato de ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Dalla prospettiva dei pittori alla prospettiva dei matematici
Pietro Roccasecca
Il progressivo abbandono nei dipinti su tavola dei fondi oro in favore di paesaggi e vedute urbane, l’attenzione al naturale [...] ), scritto tra il 1028 e il 1038 da Abū ‛Alī al-Ḥasan ibn al-Ḥasan ibn al-Haytham (965-1039/1040), noto nell’Occidente latino come Alhacen, e poi dal 17° sec. come Alhazen, giunse in Europa, sul finire del 12° sec., o al più tardi nella prima metà ...
Leggi Tutto
Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] dei mesi, ma li equipara ai mesi dell'anno ebraico. Nel tardo periodo romano e nel periodo bizantino l'uso dei nomi latini dei mesi si diffuse sempre di più; ciò è evidente, ad esempio, dai mosaici che rappresentano i lavori dei mesi, dei quali ...
Leggi Tutto
Angelo
Marco Bussagli
F. Panvini Rosati
INQUADRAMENTO GENERALE
di Marco Bussagli
Figura tipica delle c.d. religioni del Libro che ha per fine quello di connettere il Creatore e la sua opera, la divinità [...] della scena, essendo essi raffigurati come uomini, talora addirittura barbati, come mostrano gli affreschi del sec. 4° nella catacomba di via Latina (Ferrua, 1960). In molti passi vetero e neotestamentari (Gn. 18, 2 ss. e 19, 10; Gdc. 13, 6; Tb. 5, 4 ...
Leggi Tutto
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...