PLEIADI (Πληιάδες, Πελείαδες; Pleïades, Vergiliae)
A. Gallina
Nome riferito ad un gruppo di stelle della costellazione del Toro. Gli antichi ascrivevano loro grande importanza poiché vedevano, nel sorgere [...] (Pindaro, Nemea, ii, 16; Schol. ad loc.; Etymol. Magn., s. v. Pleiades), che fu poi ripresa più volte dagli autori latini, presenta Pleione e le sue figlie come compagne di Artemide le quali, inseguite nei boschi da Orione (v.), implorarono aiuto da ...
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POSTUMIO ALBINO, Aulo (A. Postumius Albinus Regillensis)
A. Longo
Su monete coniate nel 49 o nel 43-42 a. C. da Decimo Bruto (che per adozione era entrato nella gens Postumia) è effigiato un Aulo Postumio [...] aveva proposto di identificare il personaggio raffigurato sulla moneta con quello della prima epoca repubblicana, cui fu dovuta la vittoria sui Latini del 496 a. C. presso il lago Regillo; egli pensò anzi che l'autore del conio si fosse ispirato all ...
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TLEPOLEMOS (Cornelius Tlepolemus)
P. Moreno
Pittore o toreuta greco, originario di Kibyra in Caria, attivo nel I sec. a. C.
Cicerone lo ricorda insieme al fratello Hieron profugo da Kibyra per sospetto [...] 1937, c. 1619, s. v., n. 7; A. Rumpf, in Thieme-Becker, XXXIII, 1939, p. 229, s. v.; G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1951, p. 77, 81; I. Calabi Limentani, Studi sulla società romana, Il lavoro artistico, Milano 1958, p. 188. ...
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CELER (Celer)
L. Guerrini
Architetto-ingegnere di nome romano, attivo a Roma nel I sec. d. C., dove lavorò in collaborazione con Severus (v.), entrambi chiamati da Tacito (Ann., 15, 42) magistri et machinatores [...] ., II, Stoccarda 1889, p. 335, 344; R. Pagenstecher, in Thieme-Becker, VI, 1912, p. 265, s. v.; G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1950, p. 37; J. M. C. Toynbee, Some Notes on Artists in the Roman World, Bruxelles 1951, p. 12. ...
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MYRMEKIDES (Μυρμηκίδης, Myrmecides)
P. Mingazzini
Toreuta greco nativo probabilmente di Mileto, ma vissuto ad Atene. Lavorò in avorio (Varr., Ling. Lat., vii, 1; Plin., Nat. hist., vii, 85) e in bronzo [...] Brunn, Geschichte d. gr. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 405; W. Müller, in Thieme-Becker, XXV, 1931, p. 310, s. v.; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XVI, 1933, c. 1105, s. v.; G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1950, pp. 69; 197. ...
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DECIUS (Decius? .... dicus?)
L. Guerrini
Bronzista di origine greca o romana, di epoca incerta (III-I sec. a. C.?). Plinio (Nat. hist., xxxiv, 44) ricorda che sul Campidoglio spiccavano due colossali [...] .: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstl., I, Stoccarda 1889, p. 602; R. Pagenstecher, in Thieme-Becker, VIII, 1913, p. 518, s. v.; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946, p. 70; G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1950, p. 36. ...
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COSTANTINOPOLI
C. Barsanti
(gr. ΚωνσταντινούπολιϚ; turco Istanbul)
Fondata da Costantino sul sito dell'antica Bisanzio (gr. Βυζάντιον), capitale dell'impero romano d'Oriente e poi di quelli bizantino [...] A.M. Schneider, Die Landmauer von Konstantinopel, 2 voll., Berlin 1943; R. Janin, Les sanctuaires de Byzance sous la domination latine (1204-1216), REB 2, 1944, pp. 134-184; id., Les sanctuaires des colonies latines à Constantinople, ivi, 4, 1946, pp ...
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POPOLAZIONI FAVOLOSE
E. Carrara
Con l'espressione p. favolosa vengono indicate numerose specie di esseri viventi del tutto immaginari, ma documentati da una notevole serie di fonti letterarie e figurative. [...] e creature abnormi.Al sec. 2° d.C. risale invece la stesura in greco di un testo che, ben presto tradotto in latino e poi in molte lingue romanze e non, rivestì un ruolo straordinario nel corso di tutto il Medioevo: si tratta del Physiologus, che ...
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Vedi VETULONIA dell'anno: 1966 - 1997
VETULONIA (Vetiuna, Vatluna, Vetalu)
A. Talocchini
Piccolo centro della Toscana a N-O di Grosseto, situato sopra un'altura che domina la pianura grossetana un tempo [...] da Dionigi di Alicarnasso (Arch., III, 51), insieme a Roselle, Chiusi, Volterra e Arezzo, per gli aiuti che promise ai Latini nella lotta contro Tarquinio Prisco. Per Silio Italico (Punica, viii, 484-489) V. dette a Roma i simboli del potere ...
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GEMMARIUS
I. Calabi Limentani
È nome che si trova solo nelle iscrizioni (e nella Vulgata: Esodo, xxviii, 11); in Roma era il mercante, il venditore di pietre dure e preziose lavorate o anche allo stato [...] il proprio nome al caso genitivo o al nominativo col verbo ἐποίει, e sempre in greco, anche quando si trattava di nomi latini; uso che prova non solo la provenienza greca del mestiere, ma la continua supremazia greca. Non è possibile però fare alcuna ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...