SULPICIO RUFO, Servio (Servius Sulpicius Rufus)
A. Longo
Personaggio romano di antica e nobile famiglia, tribuno militare nel 378 a. C. combatté contro i Latini a favore di Tuscolo e partecipò alla rivoluzione [...] che portò i plebei al consolato.
Ci rimane il suo ritratto su monete d'oro e d'argento coniate nel 43 a. C da un L. Servio Rufo, che fu probabilmente un suo discendente (Grüber, i, 4204, p. 566) Non c'è ...
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ORAZIO (Q. Horatius Flaccus)
G. Sena Chiesa
Poeta latino (65-8 a. C.); la sua immagine appare su uno dei contorniati (v.), con ritratti di illustri scrittori latini, che furono probabilmente coniati [...] tarda immagine infatti è l'unica sicura che ci resti del poeta ed è nota la scarsezza di immagini di letterati latini riportabili all'inizio dell'Impero.
Secondo il Fuhrmann, O. è rappresentato in un frammento di rilievo ora a Boston (Schefold, 179 ...
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DONARIUM
G. Scichilone
Come equivalente del greco ϑησαυρός, designa, comunemente al singolare, il luogo destinato ad accogliere le offerte votive, per analogia con altri vocaboli latini in -arium. In [...] l'uso di donarium - quasi sempre al plurale - nel significato di dono votivo (greco ἀνάϑημα) od anche, fin nella bassa latinità, semplicemente di donum.
Poiché per la prima accezione è d'uso riferirsi al più antico vocabolo greco, per la tipologia di ...
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RHENOS (῾Ρῆνος, Rhenus)
A. Bisi
La divinità del massimo fiume della Germania è spesso ricordata dai poeti greci (ad esempio Nonn., Dionis., xliii, 410) e soprattutto latini (Ovidio, Marziale, ecc.) ai [...] quali dobbiamo pure la notizia che statue del dio R. figuravano nei cortei trionfali degli imperatori romani.
La rappresentazione allegorica mostrante l'imperatore che calca col piede o con gli zoccoli ...
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Vedi LANUVIO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LANUVIO (Lanuvium)
G. Cressedi
Antica città sul fianco S dei Colli Albani, a 2 km dalla via Appia. Prese parte alla guerra dei Latini contro Roma, e dopo il [...] Lanuvium, in Atti III Congresso Naz. Studi Romani, I, pp. 184-192; id., Contributo alla conoscenza dell'armatura dei Prisci Latini, in Atti IV Congresso Naz. Studi Romani, II, pp. 282-289; id., in Not. Scavi, 1953, p. 307 ss. con bibl. prec.; G ...
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POLLENZO (Pollentia)
C. Carducci
Centro romano del Piemonte ricordato da Plinio tra i nobilissima oppida (Nat. hist., iii, 49; viii, 191). Il suo nome è citato da varî autori latini come Cicerone, Marziale, [...] Silio Italico, Svetonio, Columella e più tardi da Claudiano, Prudenzio e Cassiodoro. Chi lo ricorda per fatti storici avvenuti nel suo territorio, chi per la lana scura, chi per quella produzione di vasellame ...
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Per gli antichi Greci, vaso per liquidi a larga apertura, con un restringimento a metà e due anse di solito quasi diritte dall’orlo al fondo.
C. fu detta da Greci e Latini, per l’analogia della forma, [...] anche la gabbia o coffa dell’albero maestro delle navi e dai Romani l’arnese di legno che, forato e adattato nell’albero maestro sotto la coffa o in luogo di questa, facilitava il movimento di grossi cavi ...
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AMARANTHUS (Amarānthus)
A. Stazio
Incisore, o antico proprietario, di una corniola della collezione Praun, su cui è rappresentato Ercole inginocchiato, in atto di saettare gli uccelli stinfalidi. L'iscrizione [...] è in caratteri latini.
Bibl: Tassie-Raspe, Catal. of Gems, Londra 1791, tav. XL, n. 5750; H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 600; O. Rossbach, in Pauly-Wissowa, I, c. 1728, s. v.; E. Pernice, in Thieme-Becker, I, 1907, p ...
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IULIUS FAENTIUS, Quintus
L. Guerrini
IULIUS FAENTIUS, Quintus (Q. Iulius Faentius). − L'iscrizione in caratteri greci rinvenuta a Roma dedicata a Q. Iulius Meiletos (v.) è seguita da una breve iscrizione [...] in caratteri latini che dice: Q. Iulius Faentius alumnus cum arteficibus posuit. È dubbio se si possa stabilire una relazione tra dedica e firma, o se si debbano considerare le due iscrizioni del tutto indipendenti tra loro. Incerto è anche il valore ...
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Colle di Roma, tra la valle del Foro e quella del Circo Massimo, dove secondo la tradizione, Romolo tracciò il solco entro cui fondò Roma.
Tra la fine del 9° e l’inizio del 7° sec. a.C. i Latini, discesi [...] e controllare il passaggio del Tevere all’Isola Tiberina, naturale testa di ponte fra gli Etruschi, che occupavano la riva destra, e Latini e Sabini, sulla riva sinistra. La ‘città quadrata’ di Romolo, sorta nell’8° sec. a.C., era cinta da mura e ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...