DIOSCURIDE (Πεδάνιος Διοσκουρίδης ᾿Αναζαρβεύς)
C. Bertelli
Medico, nato ad Anazarbos in Cilicia; autore di un trattato Περὶ ὕλης ἰατρικῆς (De materia medica) dedicato a un Lecanio Ario di Tarso, amico [...] con variî espedienti, dal carattere mostruoso attribuito ad alcune piante alla loro metamorfosi decorativa (esempio cospicuo il D. latino di Eton) e, che più conta, alla introduzione di figure umane. Una figura umana - la personificazione di Thalasse ...
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CODICE
M. Bernardini
Il c. può essere definito come l'insieme di materiale scrittorio (pergamena o carta) costituito di fogli - su una parte dei quali, in genere ben delimitata, trova posto la scrittura [...] fra loro da un elemento semirigido.A partire dai secc. 1° e 2° il c. costituì il supporto su cui il latino e il greco trasmisero la cultura scritta del Medioevo riproducendola, conservandola e diffondendola.Fra il sec. 7° e il 15° la produzione ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] i modelli della civiltà mediterranea, che si sarebbero evoluti solo a partire dal secolo XI (Randsborg 1991).
Accanto al latino come lingua dell’amministrazione e dell’esercito imperiale e accanto al diritto romano ogni regione manteneva i suoi usi ...
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PICTOR
I. Calabi Limentani
Pingere significava in latino dipingere, ma ancora prima ricamare con fili di diverso colore (Ernout-Meillet, Diction. étym. d. l. lat., Parigi 1960, ii, p. 508), quindi pictor [...] 173, cfr. 138-9; vi, 1759; x, 4560). Nessun cognomen dei pittori delle iscrizioni indica sicuramente una provenienza; sono solo latini o greci, e nomi greci si davano anche a schiavi nati in Italia e in province occidentali.
Una serie di privilegi ai ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni orientali. Il monastero
Andrea Paribeni
Il monastero
Con il termine “monastero” viene indicato, in generale, un complesso di strutture [...] con l’indicare l’origine e l’intima propensione per una intonazione ascetica dell’ideale monastico – laddove con il termine latino conventus ne viene rimarcato invece l’aspetto associativo e comunitario –, può servire a tracciare una prima linea di ...
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Vedi CARICATURA dell'anno: 1959 - 1994
CARICATURA
G. Becatti
La caricatura è una forma d'arte che nasce dalla forzatura intenzionale di alcuni elementi o aspetti del soggetto per un effetto comico con [...] con Plutarco a un rigido moralismo con funzione sociale e didascalica, condannando Aristofane, e come i grammatici latini e bizantini quando si occuperanno del comico ripeteranno e rielaboreranno pedissequamente le teorie e i concetti di Aristotele ...
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ZEUSI (Ζεῦξις, Ζεύξιππος, Zeuxis)
P. Moreno
Pittore vissuto nella seconda metà del V sec. a. C. Fu, secondo il giudizio degli antichi, uno dei più grandi pittori greci. La fama delle sue opere ispirò [...] . 472 ss.; W. Kraiker, Kentaurenbild des Zeuxis, in 106°. Winckelmannspr., Berlino 1950; G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1951, pp. 25; 54 s.; 472 e passim; R. Bianchi Bandinelli, Il problema della pittura antica, Firenze 1953 ...
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Vedi CICERONE dell'anno: 1959 - 1994
CICERONE (Marcus Tullius Cicåro)
G. Becatti
A. Giuliano
Oratore e uomo politico romano. Nato ad Arpino il 13 gennaio del 106 a. C., educato a Roma nell'oratoria [...] Greeks, Chicago 1942 (rec. in Journ. Roman Studies, XXXIV, 1944, p. 166); G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1951. Per l'orazione De signis vedi specialmente: Koenig, De Cicerone in Verrinis artis operum aestimatore et iudice ...
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CRITICA DELL'ARTE nell'antichità classica
S. Ferri
Se critica d'arte significa penetrazione intima nel monumento e nell'artista, onde, in stato di stretta convivenza con ambedue, il critico, raffigurandosi [...] visibilistica, direttamente utilizzabili anche da noi.
Terminologia critica: I termini critici usati dagli autori greci e latini vengono discussi alle voci relative. Per facilitarne il reperimento ne viene data qui la serie alfabetica: Amplitudo ...
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L'archeologia dell'Asia Centrale. Le steppe tra il Mar Caspio e gli Urali
Leonid T. Jablonskij
Anatolij Ch. Pšenicnjuk
Vladimir R. Erlich
Anna I. Meljukova
Sergej P. Nesterov
Ciro Lo Muzio
Svetlana [...] o assimilarono le tribù sarmatiche; tra il 50 e il 60 d.C. l'etnonimo Alani è menzionato per la prima volta dagli scrittori latini Seneca e Lucano e, a partire da quest'epoca, ricorrerà negli autori occidentali fino al IV sec. a.C. Le fonti indicano ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...