astrologo
Vincenzo Laraia
Il termine astrologia in D., come presso gli antichi, designa la scienza che studia gli astri e comprende ciò che oggi chiamiamo astronomia; allo stesso modo a. indica colui [...] che " tratta degli astri " e comprende in sé il significato di astronomo. I glossari tardo latini parlano dell'a. come di " mathematicus qui sidera tractat ", " aestimator siderum et lunae cursus " o anche " astrologi, qui intendunt signa caeli ". ...
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Blemmida, Niceforo
Filosofo e teologo (n. Costantinopoli, sec. 13°). Dopo la conquista latina emigrò in Asia, dove studiò e, aggregatosi al clero di Nicea, divenne abate del monastero di S. Giorgio. [...] Prese parte alla disputa con i legati pontifici a Nicea (1234) e al Ninfeo (1250), difendendo contro i latini la dogmatica ortodossa. Scrisse un’autobiografia, opere teologiche, due trattati di geografia, un commento ai Salmi, e altro ancora. ...
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Musicista (Radstadt, Salisburgo, 1459 - Salisburgo 1537). Studiò a Graz. Nel 1480 divenne organista aulico presso l'arciduca Sigismondo a Innsbruck, poi (1518) fu ad Augusta e (1520) a Salisburgo, dove [...] 1528) fu organista della cattedrale. Compose Lieder e altre musiche vocali su liriche di Orazio e di altri poeti latini, in cui segue nel discorso musicale le quantità prosodiche dell'antico verso. Delle composizioni per organo non possediamo oggi ...
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Alto dignitario bizantino tra il 1156 e il 1190, della famiglia Ducas; per favorire la politica di unione religiosa di Manuele Comneno, scrisse (1170-75) un'opera teologica, in forma di dialogo tra l'imperatore, [...] alcuni cardinali romani, e un armeno (῾Ιερὰ ὁπλοϑήκη, "Arsenale sacro"); l'opera è diretta contro i Latini (sulla processione dello Spirito Santo) e gli Armeni (contro il monofisismo, il monotelismo, ecc.). ...
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Tipografo (sec. 15º), attivo a Cremona dal 1471, poi a Como (1474) e a Milano (dal 1476; ultima edizione conosciuta i Rudimenta grammatices di N. Perotti, 1478). Fu il primo in Italia a stampare un libro [...] tutto in caratteri greci (usati fino ad allora solo per le citazioni inserite in testi latini), l'Erotemata di C. Lascaris. ...
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Umanista (Sarzana 1480 circa - Grasse 1536). Dal 1514 segretario della Repubblica genovese, fu travolto dalla rovina dei Fregoso (1522), e seguì Federico Fregoso in Francia. Qui fu precettore dei figli [...] di Francesco I, e dal 1533 vescovo di Grasse. Influente cortigiano, fu lodato da Bembo, da Giovio, da Ariosto. Lasciò versi latini (Poemata, 1536) e poche epistole. ...
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Antica denominazione di una località sul fiume Kir (Kur), Oltre-Caucaso, sulle rive del Caspio, press'a poco nei confini dell'odierna repubblica sovietista dell'Azerbajdžan (Širvan e parte meridionale [...] del Dagestan). Gli Albanesi sono ricordati presso molti storici greci e latini dell'epoca dell'Impero romano (Strabone, Plinio, Plutarco, Tolomeo, ecc.); ad essi si riferiscono anche notizie di alcuni storici armeni, che chiamano l'Albania Aguanir. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Mentre la produzione didattica in versi non è riconducibile a un modello letterario [...] XII secolo.
I bestiari
Un genere di transizione tra didattica e poema allegorico è costituito dal bestiario. Ispirati dalle traduzioni latine del Fisiologo greco (II o III secolo d.C.), i bestiari interpretano le varie nature di piante e animali in ...
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CONCULCANUS (Conculcānus)
L. Guerrini
Mosaicista romano di epoca imperiale, noto da un'iscrizione su un mosaico probabilìnente pavimentale, proveniente da Saint-Romain (Aquitania) e ora conservato al [...] . Il mosaico, piuttosto semplice, presenta cinque cerchi concentrici, di cui il più piccolo contiene l'iscrizione mutila in caratteri latini, ancora di oscuro significato; solo le ultime tre parole sono state lette come: litt(e)ra(s) coloribus pinxit ...
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Storico e archivista italiano (Palestro 1881 - Roma 1966); sacerdote salesiano (1904), scrittore della Biblioteca Vaticana (1919). Si occupò soprattutto di storia della Chiesa, in particolare di Montecassino [...] º e di Gregorio VII. Tra le opere: L'elezione e la deposizione di Gregorio VI (1916); il catalogo dei codici Vaticani latini 10701-11000 (2 voll., 1947-55) e numerosissimi saggi su Gregorio VII pubblicati negli Studi gregoriani (7 voll., 1947-61), da ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...