ACCORAMBONI, Vittoria
Giovanni Orioli
Figlia di Claudio e di Tarquinia Paluzzi Albertoni, nacque a Gubbio il 15 febbr. 1557. Trasferitasi a Roma durante l'infanzia, abitò nel palazzo della famiglia [...] materna. Ben presto nota per la sua bellezza (Gerolamo Catena le dedicò i suoi esametri latini), pare si sia dedicata alla poesia, secondo quanto affermano il Quadrio e il Mazzuchelli, notizia però negata dallo Gnoli. Sposò a sedici anni Francesco ...
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Nome latino umanistico del medico e poligrafo János Zsámboki (Nagyszombat, od. Trnava, 1531 - Vienna 1584). Studiò a Wittenberg, Ingolstadt, Strasburgo, Parigi e Padova (1553-57), poi fu storiografo ufficiale, [...] e bibliotecario alla corte viennese. Figura eminente dell'umanesimo ungherese (ma fu probabilmente di nazionalità slovacca), collezionista di codici latini e greci, in rapporto con l'ambiente italiano (fu amico di Fulvio Orsini, di Pier Vettori e di ...
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Poeta francese (Basse-Terre, Guadalupa, 1744 - Nantes 1793). Compì i suoi studî in Francia, dove si era recato giovanissimo; tornò quindi alla Guadalupa, come vicesiniscalco, ma nel 1787 era di nuovo in [...] Francia. Scrisse idillî, elegie e poemetti, col gusto tipico della seconda metà del Settecento, imitando i classici latini e greci e S. Gessner (Le Temple de Cnide, 1772; Idylles et poèmes champêtres, 1775; Les Saisons, 1787), ma con rinnovata e ...
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Poeta ucraino (Majaniv, Podolia, 1885 - Saltiv, Char´kov, 1941). La sua poesia, quantitativamente esigua (Liryčni poeziji "Poesie liriche", 1922; Veresen´ "Settembre", 1927; Poeziji "Poesie", 1940; Medobir [...] ), partì da posizioni simboliste per giungere a un intimismo riflessivo e filosofico che combinava la lezione dei classici latini e greci (che S. tradusse) con gli stimoli della letteratura europea contemporanea. Prigioniero politico, morì durante l ...
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Grammatico (Arezzo 1335 circa - ivi 1418). Notaio e maestro d'arti e di grammatica. Compose il Fons memorabilium, vasta enciclopedia che consta di varî lessici alfabetici. Notevole il 30º libro (De viris [...] claris), che costituisce da solo più di un terzo dell'intera opera, per le notizie allora acquisite sugli autori latini. ...
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PERGOLA (lat. pergula)
Giovanni PATRONI
Luigi PICCINATO
Nell'antichità si disse pergula un banco alquanto elevato, o meglio, un palco, fatto d'assi e di travicelli, che aveva lo scopo di esporre in [...] frutti all'aria aperta e al sole. In testi latini concernenti edifici, la voce pergula sembra indicare una loggetta
La pergola rappresenta uno degli elementi più squisitamente latini della nostra architettura, e particolarmente inteso al soggiorno ...
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ROBORTELLO, Francesco
Mario Pelaez
Umanista, nato a Udine il 9 settembre 1516, studiò a Bologna e fu professore di eloquenza a Lucca, Pisa, Venezia, Padova, dove, salvo un triennio (1557-1560) in cui [...] alla morte (18 marzo 1567).
Pubblicò edizioni di classici latini e greci con annotazioni e compose dissertazioni di antichità 1548). Essa comprende il testo emendato della versione latina dell'opera aristotelica con ampie annotazioni e discussioni, ...
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PANARETO, Michele (Μιχαηλ Πανάρετος)
Nicola Turchi
Cronista bizantino, fiorito verso la metà del sec. XV. Compose, in forma assai sciatta, una cronaca dell'impero di Trebisonda (Περὶ τῶν τῆς Τραπεζοῦντος [...] βασιλέων), che va dal 1204, quando s'iniziò quella remota monarchia dopo la presa di Costantinopoli da parte dei Latini, fino al 1426.
Questa cronaca è fondamentale per conoscere le vicende della dinastia dei Comneni di Trebisonda; edita dal Tafel ( ...
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essenza (essenzia)
Il termine, nel senso più generale di " sostanza " o " natura " propria di una cosa, era entrato in uso nella più tarda latinità come essentia, che traduceva il greco οὐσία (cfr. Agost. [...] CIV. XII 2 " essentia, novo quidem nomine, quo usi veteres non sunt latini sermonis auctores, sed iam nostris temporibus usitato, ne deesset etiam linguae nostrae, quod Graeci appellant οὐσίαν "; Boezio Liber de persona et duob. natur. 3 " Idem est ...
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Deci
Manlio Pastore Stocchi
I tre membri di una stessa famiglia romana - padre, - figlio e nipote - che in circostanze diverse salvarono la patria in pericolo votando solennemente sé stessi e l'esercito [...] avversario agli dei inferi sì che alla loro morte volontaria seguisse la rovina del nemico. Nel corso della guerra contro i Latini il console P. Decio Mure risollevò con la propria devotio le sorti di una battaglia ingaggiata presso il Vesuvio (340 a ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...