RUFINIANO (Iulius Rufinianus)
Massimo LENCHANTIN DE GUBERNATIS
Fiorì nel sec. IV d. C. ed è citato in un'iscrizione (Corpus Inscriptionum Latinarum, X, 1125). Di lui si conserva un Liber de figuris sententiarum [...] et elocutionis (pubblicato da C. Halm, Rhetores latini minores, Lipsia 1862, p. 38 segg.). Questo trattatello è, nelle intenzioni dell'autore, un supplemento a quello d'egual titolo di Aquila Romano. Ragioni intrinseche inducono a non attribuire a R. ...
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Alfragano
Massimo Miglio
Così era volgarizzato, con le varianti Alfargano ed Alfagrano, il nome dell'astronomo arabo al-Farghānī, vissuto nella prima metà del IX secolo.
La sua opera principale ha in [...] testimoniano la popolarità oscilla tra Liber de aggregationibus ed Elementa astronomica. Fu tradotta in latino da Giovanni di Siviglia e da Gerardo di Cremona; la traduzione di Giovanni, stampata per la prima volta a Ferrara nel 1493 (Gesamtkatalog ...
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Titano
Nome dei figli maschi di Urano e di Gea: sei fratelli che appartengono, nella mitologia greca, alla più remota generazione degli dei; sono Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto (padre di Prometeo) [...] e Crono (padre di Zeus; presso i Latini è detto Saturno, v.).
T. era anche il figlio di Iperione e di Teia, cioè il Sole; come tale D. lo designa nell'incipit della sua seconda egloga (Velleribus Colchis praepes detectus Eous / alipedesque alii ...
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Erudito e bibliofilo (Napoli 1535 - Padova 1601) di famiglia genovese. Stabilitosi a Padova (1558), si formò un museo scientifico e una importantissima biblioteca. Dopo la sua morte la biblioteca passò [...] (1609) in parte all'Ambrosiana, che possiede circa 600 codici greci e latini già a lui appartenuti nonché il suo ricco epistolario, e in parte alla Marciana. ...
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. Efestione chiama ἑνδεκασύλλαβος il metro saffico di undici sillabe (v. saffici, metri); ma il nome hendecasyllabus fu usato specialmente dai Latini, i quali con esso indicarono, oltre il salfico, anche [...] e soprattutto il falecio (v.).
L'endecasillabo italiano per la sua struttura ritmica pare composto di due membri, un settenario e un quinario: e il verso è detto a maiore se precede il settenario, a minore ...
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Erudito francese, nato a Dalet (Alvernia) il 2 novembre 1673. Dopo gli studî presso i gesuiti di Clermont, l'abate B. fu incaricato, a Parigi, dell'educazione dei figli del presidente Dumetz. La lettura [...] dei classici greci e latini lo spinse a scrivere la sua Explication historique des fables (Parigi 1711, voll 2; 3ª ed., La mythologie et les fables expliquées par l'histoire, Parigi 1738-40); e allo studio dei miti e dei costumi religiosi attese come ...
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TRIODIO (Τριώδιον)
Silvio Giuseppe Mercati
Vocabolo della liturgia bizantina, che significa: 1. canone liturgico di tre odi o strofe, anziché di nove; 2. libro che contiene l'ufficiatura dalla domenica [...] del Fariseo e del Pubblicano (domenica avanti la settuagesima dei Latini) al sabato santo: ed è così chiamato perché la maggior parte dei suoi canoni consta di tre odi.
Come Cosma il Melodo aveva composto i triodî per la settimana santa, i santi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I racconti filosofici conoscono una rinascita moderna, alle soglie dell’età dei Lumi, [...] racconto allegorico a sfondo filosofico non è un’invenzione propria dell’Illuminismo. Nell’antichità classica gli scrittori greci e latini s’erano cimentati in questo genere nuovo, tipico di un’“età della crisi”, del romanzo a scopo illustrativo o ...
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Famiglia fiorentina di tipografi-editori (secc. 15º-17º) a Firenze, Venezia e Lione, con succursali a Londra, Madrid, Burgos, Salamanca, Saragozza, Medina del Campo, Lisbona. La casa di Firenze ebbe inizio [...] nel 1497 con Filippo (1450-1517), che stampò libri greci, latini, italiani, con buone prefazioni dettate da lui stesso; in tutto 102 edizioni. Ebbe per collaboratore il figlio Bernardo (1487-1551) che diede, tra l'altro, la famosa ed. del Decamerone ...
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ITALICI
Francesco RIBEZZO
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. Si designa con questo nome un gruppo di popolazioni che abitarono l'Italia antica, le quali presentano particolari affinità linguistiche che conferiscono loro una posizione [...] innanzi ad e ed i nel solo umbro e forse nel sabellico settentrionale (volsco); 3. in innovazioni come il perfetto in -u̯ī del latino, quelli in -f e -tt dell'osco-sabellico e in -l- e -nki̯- dell'umbro, e l'imperativo passivo comune dell'uno e dell ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...