Nacque a Caracas (Venezuela) il 20 novembre 1781; morì a Santiago del Chile il 15 ottobre 1865. Fino al 1810 visse in patria occupato nello studio dei classici latini e spagnoli; per alcun tempo si dedicò [...] vide molto spesso privato delle sue funzioni e per ciò costretto, per guadagnarsi la vita, a ricorrere all'insegnamento del latino e dello spagnolo. Ebbe anche il tempo d'imparare il greco, di perfezionarsi nell'inglese e nel francese e di dedicarsi ...
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PLAUTIUS, Marcus
A. Gallina
Pittore, l'esistenza e l'opera del quale sono attestate da Plinio (Nat. hist., xxxv, 115), che trascrive la didascalia che accompagnava alcune pitture del tempio di Giunone [...] interpretazione del primo emistichio del v. i dell iscrizione. Si volle, infatti, intendere la parola loco come una errata trascrizione latina del nome Lycon, e forzando ancora un poco il senso di per sé già piuttosto oscuro del primo verso, si ...
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TULLO OSTILIO (Tullus Hostilius)
M. Floriani Squarciapino
Terzo re di Roma (673 a. C.) è presentato dalla tradizione essenzialmente come un guerriero: a lui si deve la distruzione di Alba; guerreggiò [...] Contro Etruschi, Sabini, Latini. Secondo la tradizione sarebbe stato fulminato da Giove per aver sbagliato un rito sacrificale (642 a. C.).
A differenza di altri re di Roma, la cui effigie di ricostruzione ci è nota da monete repubblicane, di lui non ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] di Bessarione al doge, del 31 maggio 1468, con cui dona a Venezia la propria biblioteca di 482 codici greci e 264 latini, sembra sigillare il passaggio della cultura greca classica alle città italiane. Dopo la fine dell’Impero d’Oriente (1453), è un ...
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Storico bizantino (n. 1143 circa). Divenne "grammatico" (segretario) dell'imperatore Manuele I Comneno (1143-80). Scrisse una storia dei suoi tempi, a cominciare dal regno di Giovanni II Comneno (1118), [...] assai ben informata, di tendenza ostile ai Latini. ...
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Denominazione («poeti nuovi») con cui furono designati già da Cicerone i poeti della sua età, detti anche, con nome greco, neoteroi. In base a un’indicazione di Terenziano Mauro, si sogliono chiamare poetae [...] novelli alcuni poeti latini della fine del 2° sec. d.C. Loro caposcuola è Anniano Falisco e l’agro Falisco è il centro della scuola; si ricordano poi Settimio Sereno, Alfio Avito, Mariano, Giulio Paolo. ...
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Chierico irlandese (m. tra il 790 e l'804). Allievo di Alcuino, andò con lui in Francia, e nella corte ebbe dignità d'abate e la protezione di Carlomagno a cui indirizzò alcuni dei suoi carmi latini, tutti [...] di contenuto morale e cristiano. Scrisse enigmi poetici ora perduti, e verso il 790 dedicò ad Alcuino una sua abbreviazione del commento a Isaia di s. Girolamo ...
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Ecclesiastico ed erudito fiorentino (sec. 16º-17º), oriundo di Pratovecchio; accademico della Crusca. Pubblicò Floris Italicae linguae libri novem (1604), in cui raccolse varie migliaia di proverbî e modi [...] di dire italiani, confrontati coi corrispondenti greci e latini. ...
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MARCHESI, Concetto (App. I, p. 820)
Luigi MORETTI
Latinista, morto a Roma il 12 febbraio 1957. Dopo la caduta del fascismo (luglio 1943) era stato nominato rettore dell'univ. di Padova, ma, instaurata [...] 1950; Divagazioni, Venezia 1951; Il cane di terracotta, Bologna 1954, nei quali ha raccolto, oltre a scritti di fantasia, saggi su scrittori latini, dal 1° sec. a. C. al 1° d. C., su Omero e su alcuni autori cristiani. Ma attività preminente del M ...
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HAURÉAU, Barthélemy
Alfred Jeanroy
Letterato, nato l'8 novembre 1812 a Parigi, dove morì il 29 aprile 1896. Prima giornalista e critico, si dedicò poi all'erudizione e fu tra quelli che promossero più [...] Lettres (1862), poi membro della Commission de l'Histoire littéraire (1866), intraprese lo spoglio metodico dei manoscritti latini dei secoli XIII e XIV. Sono dunque tratte direttamente dalle fonti le notizie sui teologi, filosofi, grammatici di ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...