DRAGONETTI, Giacinto
Luigi Cepparrone
Nato a L'Aquila nel 1738 dal marchese Gianfilippo, studiò a Roma nel collegio "Nazareno", dove si mise in mostra come scrittore di eleganti versi italiani e latini. [...] Nel 1760 si trasferì a Napoli per avviarsi alla carriera del foro. Qui seguì le lezioni di A. Genovesi, divenendone uno dei discepoli più capaci e attivi. Nel 1765 vi pubblicò, anonimo, il Trattato delle ...
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Minosse (Minòs; Minoi)
Giorgio Padoan
Mitico re di Creta, famoso per la sua giustizia e per aver dato leggi al suo popolo.
D. usa la forma ‛ Minòs ' (per l'accentazione ossitona dei nomi non latini v. [...] il mito, oltre che per i numerosi accenni a Pasife, al Minotauro, a Teseo, ad Arianna sparsi un po' in tutti i poemi latini, per la diffusa narrazione della guerra contro Atene e i Megaresi in Ovidio met. VII 456-516; VIII 1-263. Per gli accenni ...
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ARDUINO
Raoul Manselli
Di origine lombarda, già "miles" della Chiesa ambrosiana, venne con altri suoi compagni d'arme a cercar fortuna nell'Italia meridionale, ove si pose al servizio dei Bizantini, [...] secondo alcune fonti, dallo stesso Maniace, secondo altre, dal suo successore) per essersi fatto portavoce delle proteste dei Latini e specialmente dei Normanni, per l'ingiusta distribuzione del bottino. Lasciò perciò da solo la Sicilia, recandosi in ...
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quadrato latino
quadrato latino matrice quadrata di ordine n avente per elementi n2 numeri o simboli in modo tale che nessuno di essi compaia due volte nella stessa riga o nella stessa colonna. La → [...] espece de quarres magiques (Ricerche su un nuovo tipo di quadrati magici) del 1782 congetturò che non esistesse alcun quadrato greco-latino di ordine 2n per n dispari maggiore di 1 e, in particolare, avanzò l’ipotesi che non si potesse risolvere il ...
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(Agudeza y arte de ingenio) Opera principale (1648) del filosofo e scrittore spagnolo B. Gracián y Morales (1601-1658), rifusione di una precedente Arte de ingenio (1642), nella quale il pensatore illustra, [...] con esempi latini, spagnoli e qualche volta portoghesi e italiani, le varie forme di concepto, agudeza, e cioè acutezza di pensiero (ossia sottigliezza), acutezza verbale e acutezza d’azione nel campo etico. La perfezione estetica consiste nell’ ...
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Letterato (Venezia 1473 - ivi 1542). Allievo di P. Pomponazzi, si laureò a Padova nel 1503; senatore, fu più volte nell'Avogaria di Comun. Oltre un trattato teologico, Pentateuco (1511), e un racconto [...] in versi latini, perduto, della guerra contro Bāyazīd II nel 1500, scrisse in prosa latina la storia degli avvenimenti della guerra di Cambrai (Belli memorabilis Cameracensis ... historiae, 1525) dedicandola al doge Andrea Gritti. ...
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WERNSDORF, Johann Christian
Filologo tedesco, nato a Wittenberg il 6 novembre 1723, morto il 25 agosto 1793 a Helmstedt, dove era dal 1752 professore di latino. È noto per un'edizione fondamentale dei [...] Poetae latini minores in sei volumi (Altenburg e Helmstedt 1780-99); il settimo rimase inedito. ...
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latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] 2, 4, 6, 9 e 10 (2 volte), X 1, 5, 10 e 12, XI 14, XIII 5 (2 volte), III XI 5, IV VI 5. Funzione aggettivale connessa al commento latino delle canzoni in I V 1 e 7, VI 6, VII 1, 3 e 7, VIII 1, IX 1, X 10. Usi aggettivali eccentrici solo in I V 8 le ...
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IULIUS FAENTIUS, Quintus
L. Guerrini
IULIUS FAENTIUS, Quintus (Q. Iulius Faentius). − L'iscrizione in caratteri greci rinvenuta a Roma dedicata a Q. Iulius Meiletos (v.) è seguita da una breve iscrizione [...] in caratteri latini che dice: Q. Iulius Faentius alumnus cum arteficibus posuit. È dubbio se si possa stabilire una relazione tra dedica e firma, o se si debbano considerare le due iscrizioni del tutto indipendenti tra loro. Incerto è anche il valore ...
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civiltà Nel suo significato più ampio per c. si intende la forma in cui si manifesta la vita materiale, sociale e spirituale di un popolo di un’età, di un’epoca. Per i latini civilitas (da civis «cittadino») [...] era la società degli abitanti della città che, in quanto condizione privilegiata rispetto a quella degli abitanti delle campagne, era contrapposta a rusticitas. A partire dall’Illuminismo il termine civilisation, ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...