Famiglia romana plebea, originaria di Tuscolo, che la tradizione faceva discendere da Mamilia, nipote di Ulisse. Tra i personaggi più importanti: Ottavio Mamilio, genero di Tarquinio il Superbo, comandante [...] dei Latini alla battaglia del Lago Regillo, dove perì; Lucio Mamilio, dittatore di Tuscolo, che aiutò i Romani (460 a. C.) contro Erdonio e ottenne la cittadinanza romana. ...
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Erudito (Arona 1751 - Milano 1810). Prof. di lingue orientali nell'univ. di Pavia; direttore della Bibl. Ambrosiana. Lasciò lezioni di Eloquenza sacra (1793); una tragedia, Iefte, con note illustrative; [...] inni latini, uno scritto antigiansenista, La lega della moderna teologia con la filosofia. Fu anche pittore e scrisse un Discorso sulle arti del disegno (1798). ...
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Filologo classico (Berlino 1829 - ivi 1916). Svolse la sua attività presso la Staatliche Bibliothek di Berlino, dirigendone dal 1885 al 1905 la sezione dei manoscritti. Curò la descrizione dei codici latini [...] di quella biblioteca nei due volumi del noto Verzeichnis (1893 e 1901-05). Gli si deve inoltre l'edizione dei Frammenti di Aristotele ...
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MANCIPIUM
Giuseppe GROSSO
Emilio ALBERTARIO
. Mancipium (o mancupium) fu la più antica designazione della mancipatio, cioè del modo formale di alienazione proprio delle res mancipi: la parola ricorre [...] quello della noxae datio, ma la loro portata doveva essere ridotta. Livio (41,8) ricorda l'espediente, escogitato dai Latini, di mancipare i loro figli a un cittadino romano, perché fossero manomessi e divenissero cittadini romani, al che si cercò ...
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Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le [...] la morte; da lui presero soggetti anche pittori di vasi, scultori e incisori; i poeti lo imitarono, specialmente i tragici latini; gli oratori e i filosofi trassero da lui sentenze; gli scrittori cristiani lo citarono e lo lodarono (si ricordi il ...
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Teologo bizantino (m. 1363). Protetto dai Cantacuzeni e dai Paleologi, fu (1361) arcivescovo di Salonicco. Dal 1345 si era stabilito però a Costantinopoli continuando la sua vigorosa polemica contro i [...] latini, a sostegno della teologia palamita: e le sue numerose opere apologetiche (quasi tutte inedite) contribuirono in misura notevole alla definizione della teologia "ortodossa". Fu C., insieme con F. Kòkkinos, a redigere (1351) il tomo sinodico ...
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GIACOMELLI, Michelangelo
Laura Asor Rosa
, Figlio di Sebastiano e di Camilla Jacopetti, nacque a Pistoia l'11 sett. 1695. Fin da piccolo fu instradato nello studio dei classici latini e greci dallo [...] dissertazioni; lo stesso papa gli affidò la riforma del Breviario romano, che non fu portata a termine, e la traduzione in latino di due suoi scritti (Commentarii duo de D.N. Iesu Christi Matrisque eius festis…, Padova 1745). Inoltre, in questi anni ...
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Cerbero
Giorgio Padoan
. Favoloso mostro a tre teste della mitologia greca, figlio di Tifeo e di Echidna, posto a guardia dell'Ade. È ripetutamente ricordato nei poemi antichi, greci e latini: Virgilio [...] un'offa di miele e di erbe soporifere, immediatamente inghiottita con avida fame dal cane infernale. I poeti latini, e i mitografi e commentatori medievali, ricordano particolarmente la cattura di C. (nelle chiose medievali compare anche la ...
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Comune della prov. di Latina (86 km2 con 11.087 ab. nel 2008).
L’antica Cora fu città latina nel territorio occupato poi dai Volsci. Fondata secondo la tradizione dai Latini, fu ostile a Roma. Divenne [...] municipio durante l’Impero. Conserva poderose mura in opera poligonale risalenti, nelle parti più antiche, fino al 5° sec. a.C., un tempio dorico tetrastilo (100 a.C.), su duplice terrazza, attribuito ...
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(o mezza vela) Nell’attrezzatura navale, ciascuna delle due piccole vele triangolari, simili ai fiocchi, con le quali si possono attrezzare lateralmente, a dritta e a sinistra, gli alberi dei bastimenti [...] ‘latini’, per sfruttare un vento leggero di poppa. ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...