ARQUATO, Antonio
Eugenio Garin
Ben poche le notizie sicure, su di lui ed oscillante perfino la forma del nome, ora in stampe e manoscritti latini Torquatus, ora italianamente Arcoato, ma sempre Arquato [...] ' di studi medici e astrologici; che non tutti i pronostici sono dedicati ad Alfonso, laddove taluni non hanno dedica, e quello latino per il 1494 è dedicato a 'Ferdinando re di Spagna e di Castiglia, e suo unico signore'. Né le dediche all'Aragonese ...
Leggi Tutto
Marca Anconitana (Marchia Anconitana)
Pier Vincenzo Mengaldo
La Marchia Anconitana, con cui s'indicava un territorio grosso modo coincidente con le attuali Marche (Brunetto Latini Tresor I CXXIII 7 parla [...] della " marche d'Anquone, ou est la cités de Esqule [Ascoli] et Orbins et XI autres eveschiés "), fa parte per D. della metà di ‛ sinistra ' dell'Italia linguistica, tra Apulia (in parte) e Romagna (VE ...
Leggi Tutto
Letterato (Venezia 1807 - Crespano 1883), dal 1853 prof. di letteratura latina a Padova; socio corrispondente dei Lincei (1878). Dal 1840 sovrintese alla Nuova biblioteca degli scrittori latini iniziata [...] nel 1836 dall'editore Antonelli, per la quale curò anche varî volumi; lasciò studî su Dante e Cino da Pistoia e saggi di storia della musica ...
Leggi Tutto
VESERI (Veõeris)
Domenico Mustilli
Livio (VIII, 8, 19; X, 28, 15) e altre fonti menzionano la battaglia, vinta nel 340 a. C. contro i soci Latini dai Romani, guidati da T. Manlio Torquato e P. Decio [...] 4) specifica apud Veserim flumen. Secondo Livio, la località era alle falde del Vesuvio; mal si comprenderebbe però come l'esercito latino in rotta si sia potuto ritirare prima a Minturno, poi a Vescia ed attaccare nuovamente i Romani a Trifano, tra ...
Leggi Tutto
Scrittore e commediografo, nato a Parigi verso il 1600 e morto ivi il 6 novembre 1658. Fu facile traduttore dei latini (Cicerone, Ovidio, Tito Livio, ecc.), che gli giovarono per la sua attività di storiografo, [...] ma soprattutto per il suo teatro, in cui richiamò soggetti romani e politici con uno stile semplice e delicato. Incontrarono il gusto del tempo, per il loro tono patetico e fantastico, le sue "tragicommedie" ...
Leggi Tutto
Filologo classico tedesco (Oberndorf, Palatinato, 1883 - Jena 1965); prof. all'univ. di Jena. Si è occupato soprattutto della lingua e retorica latina con studî sui grammatici latini (Remmio Palemone, [...] 1922; e Carisio, 1925), sui Commentarii di Cesare (1939), poi sull'Apocolocintosi di Seneca (1943), su Virgilio, Catullo e Cornelio Celso (1948). Tra i suoi scritti: Probleme der stoischen Sprachlehre ...
Leggi Tutto
ORAZIO (Q. Horatius Flaccus)
G. Sena Chiesa
Poeta latino (65-8 a. C.); la sua immagine appare su uno dei contorniati (v.), con ritratti di illustri scrittori latini, che furono probabilmente coniati [...] tarda immagine infatti è l'unica sicura che ci resti del poeta ed è nota la scarsezza di immagini di letterati latini riportabili all'inizio dell'Impero.
Secondo il Fuhrmann, O. è rappresentato in un frammento di rilievo ora a Boston (Schefold, 179 ...
Leggi Tutto
DONARIUM
G. Scichilone
Come equivalente del greco ϑησαυρός, designa, comunemente al singolare, il luogo destinato ad accogliere le offerte votive, per analogia con altri vocaboli latini in -arium. In [...] l'uso di donarium - quasi sempre al plurale - nel significato di dono votivo (greco ἀνάϑημα) od anche, fin nella bassa latinità, semplicemente di donum.
Poiché per la prima accezione è d'uso riferirsi al più antico vocabolo greco, per la tipologia di ...
Leggi Tutto
RADICE
Vittore Pisani
. Linguistica. - È quel complesso di suoni che in parole etimologicamente connesse fra loro ne racchiude il significato fondamentale; p. es., nei termini latini dīco dīscī dictus [...] in seguito ad evoluzione fonetica o analogica: es- "essere" si riduce in parte delle forme, per apofonia (v.) a s-, p. es. nel latino s-unt, sanscrito s-ánti accanto ad es-t, ás-ti; nel partic. pres. greco ὤν non rimane che il suffisso (cfr. ϕέρ-ων ...
Leggi Tutto
DEL BENE, Benedetto
Salvatore Adorno
Nacque a Verona nel 1749 da Girolamo e Barbara Cartolari. Il padre, uomo di lettere, lo educò alla lettura dei classici latini di cui divenne attento e appassionato [...] nel 1877. Altre traduzioni sono relative al De Senectute di Cicerone e alle Lettere di Orazio. Il D. tradusse inoltre in esametri latini i canti di Angelo Mazza sui dolori di Maria Vergine, l'ode di Th. Gray sul cimitero campestre, quella parte dei ...
Leggi Tutto
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...