Tesoro
L'opera di ser Brunetto (per l'importanza della quale sulla formazione letteraria di D., cfr. LATINI, Brunetto) è ricordata esplicitamente nelle parole di congedo del vecchio maestro: Sieti raccomandato [...] il mio Tesoro, / nel qual io vivo ancora, e più non cheggia (If XV 119) ...
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Letterato (Marostica 1707 - Marsan, Marostica, 1792), traduttore dell'Eneide (1795), autore di piacevoli Lettere familiari e di carmi latini di cui notevole l'Apollo di Belvedere. ...
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lembo
Antonio Lanci
Nel senso di " orlo ", " parte estrema " della veste, in If XV 24 un [Brunetto Latini]... mi prese / per lo lembo, " il lembo inferiore (Dante è in alto sull'argine) della lunga [...] veste, il lucco, riservato ai dottori e ai cittadini di alto rango e ricoprenti cariche pubbliche, e di cui Dante appare normalmente vestito nelle rappresentazioni pittoriche della Divina Commedia " (Mattalia); ...
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(gr. Εὔανδρος) Mitico eroe arcade, figlio di Ermete e di una ninfa, Temi o Nicostrata o Tiburti, identificata dai Latini in Carmenta. A capo di una colonia di Arcadi proveniente da Pallantio, si stabilì [...] dell’uccisione di Caco e fondò in suo onore l’Ara maxima. Aiutò poi Enea al suo arrivo nel Lazio mandandogli in aiuto il figlio Pallante. Ebbe anche due figlie: Rome e Dine (o Dauna). Onorato dai Latini come nume indigete, ebbe un’ara sull’Aventino. ...
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Filologo (Bayenthal, presso Colonia, 1848 - Groninga 1888), prof. di lingua e letteratura latina a Groninga, curò edizioni critiche di testi latini; fra gli altri: Catulli carmina con commento (2 voll., [...] 1876-85), Poetae latini minores (5 voll., 1876-1883), Fragmenta poetarum Romanorum (1886). ...
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Tipografo (sec. 15º-16º), originario di Ratisbona, attivo a Roma (1480-1510). Diede circa 300 edizioni, tra classici latini, bolle pontificie, orazioni e altri scritti, tra cui le Conclusiones DCCCC di [...] Pico della Mirandola (1486), il Missale romanum (1488), la Epistola de insulis Indie supra Gangem nuper inventis, traduzione di una lettera di Cristoforo Colombo (1493). Gli succedette nell'attività tipografica ...
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Umanista (n. 1426 - m. 1480), figlio di Francesco. Viaggiò insegnando in diverse città e scrivendo migliaia di versi latini, soprattutto poemi encomiastici sull'esempio della Sforziade del padre (la Felsineide, [...] che canta le imprese di Bologna prima del 1462; la Cosmiade e la Laurenziade in onore dei Medici, ecc.). A Verona nel 1467 lesse la Divina Commedia; scrisse una vita di Dante, frutto di mera fantasia ...
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PEITHO (Πειϑώ)
E. Simon
È la dea greca della persuasione, il nome è stato tradotto dagli autori latini con Suada e Suadelo; deriva dal verbo greco πείϑειν (persuadere, convincere), lo si incontra raramente [...] come appellativo, sovente come personificazione.
P. agisce in tutti gli ambienti in cui occorra un discorso logico (basato su argomenti), è chiaro quali siano i suoi due principali campi d'azione: la vita ...
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AFRICA (Afrĭca)
G. C. Susini
L. Rocchetti
Provincia dell'impero romano.
Col nome di Africa gli scrittori latini intesero designare più spesso tutto il versante mediterraneo, ecumenico, del continente [...] africano, con qualche riserva per l'Egitto (v). Ma il nome Africa, cui si aggiunse sovente l'appellativo proconsularis, ad indicare la forma amministrativa stabilita dal senato romano, fu altresì impiegato ...
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SCUOLA
Giovanni CALO'
Carlo ROCCATELLI
Alberto BALDINI
Agenore BERTOCCHI
Ugo FISCHETTI
Giulio COSTANZI
Michele VOCINO
. Secondo l'etimologia (gr. σχολή), significa libero e piacevole uso delle [...] mostra, ad es., un dipinto pompeiano) -, si creano scuole di grammatici, che leggevano, commentavano, emendavano i testi, greci e latini, ne facevano la critica, e a tutto ciò mescolavano la più varia erudizione, dalla storia all'astronomia, e spesso ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...