Missionario gesuita (Venezia 1727 - ivi 1798). Viaggiò nel Panama e nell'Ecuador soggiornando lungamente a Quito. Al ritorno in patria pubblicò un Dizionario storico-geografico dell'America Latina (1771) [...] e altre numerose opere ...
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Tobar, Héctor. – Giornalista e scrittore statunitense (n. Los Angeles 1963). Figlio di immigranti guatemaltechi, è collaboratore del Los Angeles Times; attento indagatore delle relazioni tra America Latina [...] e Stati Uniti, nel 1992 è stato insignito del Premio Pulitzer per il giornalismo per i suoi articoli sulle sommosse di Los Angeles in cui ha scandagliato i solchi della discordia razziale in America. ...
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Filologo (Gotha 1778 - Monaco 1841); professore nell'univ. di Monaco, si occupò specialmente di Platone (Platons Leben und Schriften, 1816), di cui pubblicò i dialoghi con traduzione latina e compose l'importante [...] Lexicon Platonicum (3 voll., 1835-1838) ...
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Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII di Costantinopoli (1426) [...] . E in difesa di Platone, contro le accuse dell'aristotelico Giorgio di Trapezunte, scrisse in greco, e poi voltò in latino, un'ampia trattazione che è il suo capolavoro, In calumniatorem Platonis (1457-58); contro l'aristotelismo di stampo tomista e ...
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Glottologo (n. Winterthur 1874 - m. 1954), prof. nell'univ. di Basilea e poi in quella di Neuchâtel. Si è segnalato soprattutto coi suoi studî di grammatica storica latina (Précis de phonétique historique [...] du latin, 2a ed. 1931) e di linguistica baltica (diresse, 1926-41, i primi volumi del Wörterbuch der litauischen Schriftsprache). ...
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Filologo (Darmstadt 1798 - Heidelberg 1872). Professore di filologia classica a Heidelberg; è noto soprattutto per l'edizione di Erodoto (1830-35) e per la storia della letteratura latina pagana (Geschichte [...] der römischen Litteratur, 1828, 4a ed. 1868-70) e cristiana (Die christliche römische Litteratur des Karolingischen Zeitalters, 1840) ...
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LEVIS (Levi, di Levi), Giuseppe de
Valentina Sapienza
Ritenuto un artista attardato di provincia (Planiscig), forse ebreo, dato il cognome e la predilezione della forma latina con cui si firmava, considerata [...] un modo di celare la sua origine (Benjamin, p. 415), il L. nacque in realtà a Verona nel 1552 da Servo detto da Levo, dal nome del piccolo villaggio nel Bergamasco da cui proveniva (Rognini, p. 71). Il ...
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DE ROSA, Fernando
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 7 ott. 1908 da Francesco, un artigiano di origine meridionale, emigrato per molti anni in America latina e tornato in Italia nel 1905, e da Umberta [...] Zanetti, maestra elementare. Il D. trascorse gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza a Torino, dove la madre insegnava. In questo periodo accaddero due fatti che segnarono profondamente la sua vita: ...
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Monaco al Sinai (m. 1316-20), fu eletto nel 1276 patriarca melchita di Alessandria, ma nel 1278 dovette rifugiarsi a Costantinopoli; rigettò l'unione con la chiesa latina decisa nel concilio di Lione e [...] presiedette il sinodo che depose Giovanni Bèkkos (1283); ma si mise in contrasto con il suo omonimo patriarca di Costantinopoli, per cui fu esiliato (1289-93 e poi di nuovo nel 1303). Qualche anno prima ...
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Poeta latino (sec. 6º d. C.) vissuto in Africa, autore di epigrammi a imitazione di Marziale e di un epitalamio esametrico, centone di versi virgiliani, conservatici nella Antologia latina. ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...