Commercio
Maurice Aymard
Introduzione
Il commercio ha conquistato nel XVIII secolo il posto, al tempo stesso centrale e contestato, dove si incontrano economia, storia e politica, posto che è suo ancora [...] proprietà signorile che in quello della coltivazione contadina indipendente o dei laboratori urbani degli artigiani, sia nel grande latifondo che nella piantagione con gli schiavi. Se capita loro di acquistare della terra, lo fanno per materializzare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di economia agraria
Guido Fabiani
L’evoluzione dal 1850 al 1950 della Scuola di economia agraria va analizzata da una duplice prospettiva. In primo luogo, considerando come, sul piano generale, [...] , oltre che tecnica, e ha posto il problema della completa trasformazione agraria e produttiva del latifondo estensivo, perché ormai occorreva parlare della nuova economia agraria che doveva necessariamente sostituire quella esistente.
Quest ...
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Poverta
Bruno Stein e Miles L. Wortman
di Bruno Stein e Miles L. Wortman
Povertà
sommario: 1. Introduzione. 2. Misurazione della povertà. a) Misure assolute. b) Misure relative. 3. Distribuzione del [...] dalla fusione di vari appezzamenti. In entrambi i casi è difficile attuare una riforma, giacché sia il potente latifondista che il piccolo proprietario si schierano contro ogni programma diretto a modificare i loro ruoli economici tradizionali.
Il ...
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latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...
latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.