La Repubblica delle F., che dal luglio 1948 abbraccia anche le isole Turtle, piccolo gruppo presso le estreme coste nord-orientali del Borneo, cedute dalla British North Borneo Company, conta una popolazione, [...] Huk Luis Taruc nel maggio 1954; lanciò una campagna contro la corruzione; impostò una riforma agraria tendente a spezzare il latifondo, ed ottenne anche una revisione, sia pure parziale, del Bell Act. Ma prima che la sua politica potesse mostrare ...
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Questione del Mezzogiorno
Guido Pescosolido
Le categorie storiche del 'pensiero meridionalista', della 'questione meridionale' e del 'Mezzogiorno', a metà degli anni Ottanta del 20° sec. venivano sottoposte [...] azzerati tutti gli indicatori di disagio materiale presenti all'inizio del 20° sec. (analfabetismo, precarietà igienico-sanitaria, latifondo, assoluta insufficienza dei sistemi di comunicazione e trasporto ecc.). Nel 1986 il prodotto pro capite del ...
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MAJORANA CALATABIANO, Salvatore
Fulvio Conti
Nacque a Militello, presso Catania, il 24 dic. 1825 da Valentino Majorana Reforgiato e da Antonietta Calatabiano. Nel 1842 si trasferì a Catania, dove si [...] battaglia, potendo adesso contare su un suo qualificato esponente, il M. appunto, che dal governo vigilava sui diritti del latifondo. Certo è che durante la sua permanenza al governo egli restò coerente con le dottrine e con i convincimenti ideali ...
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PAVONCELLI, Nicola
Maria Carmela Schisani
PAVONCELLI, Nicola. – Nacque a Napoli il 30 marzo 1860, secondo dei tre figli di Giuseppe (1836-1910) grande agrario e politico, e di Maria Teresa Cannone figlia [...] subito dopo la guerra e di incrementare la produttività del sistema agrario, dominato, soprattutto nel Mezzogiorno, dal latifondo a coltura estensiva. Ma Nicola fu anche vicepresidente di: Fondiaria incendi (Firenze), Istituto italiano di credito ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio De Viti de Marco
Manuela Mosca
Antonio De Viti de Marco è un grande economista italiano, fondatore della teoria pura della finanza pubblica e ispiratore della public choice. Con Maffeo Pantaleoni, [...] del Sud: una riguarda il fatto che queste ultime sono prevalentemente importatrici di grano, l’altra che esso favorisce il latifondo riducendo la flessibilità degli investimenti agricoli nel dirigersi verso le colture più moderne; è per questo che i ...
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DE COSMI, Giovanni Agostino (Modesto Agostino Giovanni Michele). - Nacque a Casteltermini (Agrigento) il 5 (secondo l<apost>autobiografia) o il 6 (secondo l<apost>atto di nascita)
Bianca [...] , chiedendo l'abolizione delle numerose tasse e gabelle proprie del regime feudale; propugnò il frazionamento del latifondo in piccole proprietà private; politicamente antibaronale, auspicava lo sviluppo di un ceto borghese economicamente attivo e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Manlio Rossi-Doria
Emanuele Bernardi
Manlio Rossi-Doria è stato un economista ‘sui generis’, una delle poche figure del 20° sec. che sono riuscite a coniugare lo sguardo analitico con l’impianto interdisciplinare, [...] valorizzate o istituite dal regime fascista, come l’Opera nazionale combattenti, o l’Ente di colonizzazione del latifondo siciliano, e recuperare al nuovo regime democratico alcuni dei tecnici che avevano collaborato con Benito Mussolini. Nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ludovico Antonio Muratori
Francesco Boldizzoni
Capita di rado, nella storia della cultura economica, di imbattersi in intelligenze che coniughino in maniera assoluta passione scientifica e impegno civile, [...] più idonee a essere condotte in modo efficiente. Laddove infatti gli appezzamenti sono minuscoli o, viceversa, domina il latifondo, viene meno l’incentivo a sfruttare i suoli nel modo migliore. Soprattutto la legge deve purgarsi di ogni anacronistico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Giustino Fortunato
Claudia Sunna
Tra i primi a cogliere con chiarezza e a inserire in un quadro unitario di riflessione l’analisi dell’arretratezza del Mezzogiorno, Giustino Fortunato rappresenta un [...] conduzione latifondistica nelle campagne, dato che la coltura estensiva richiede un livello più basso di investimenti. «Il latifondo sarà una necessità economica e tecnica presso che irreducibile» fino a quando «sia tanta quaggiù la sproporzione fra ...
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CARANO DONVITO, Giovanni
Francesco Di Battista
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 30 giugno 1873 dal notaio Francesco Carano, discreto proprietario terriero di Palagiano, presso Taranto, e da Carmela [...] agrario in quegli anni e al suo riflettersi sui rapporti sociali, in primo luogo sul processo di erosione del latifondo. Già scettico sui risultati delle quotizzazioni, il C. è ora indotto dalla considerazione degli effetti della deflazione del '19 ...
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latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...
latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.