Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Manlio Rossi-Doria
Emanuele Bernardi
Manlio Rossi-Doria è stato un economista ‘sui generis’, una delle poche figure del 20° sec. che sono riuscite a coniugare lo sguardo analitico con l’impianto interdisciplinare, [...] valorizzate o istituite dal regime fascista, come l’Opera nazionale combattenti, o l’Ente di colonizzazione del latifondo siciliano, e recuperare al nuovo regime democratico alcuni dei tecnici che avevano collaborato con Benito Mussolini. Nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ludovico Antonio Muratori
Francesco Boldizzoni
Capita di rado, nella storia della cultura economica, di imbattersi in intelligenze che coniughino in maniera assoluta passione scientifica e impegno civile, [...] più idonee a essere condotte in modo efficiente. Laddove infatti gli appezzamenti sono minuscoli o, viceversa, domina il latifondo, viene meno l’incentivo a sfruttare i suoli nel modo migliore. Soprattutto la legge deve purgarsi di ogni anacronistico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Giustino Fortunato
Claudia Sunna
Tra i primi a cogliere con chiarezza e a inserire in un quadro unitario di riflessione l’analisi dell’arretratezza del Mezzogiorno, Giustino Fortunato rappresenta un [...] conduzione latifondistica nelle campagne, dato che la coltura estensiva richiede un livello più basso di investimenti. «Il latifondo sarà una necessità economica e tecnica presso che irreducibile» fino a quando «sia tanta quaggiù la sproporzione fra ...
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LATERZA, Giovanni
Albertina Vittoria
Nacque a Putignano, presso Bari, il 27 apr. 1873, da Giuseppe, falegname, e Maria Pugliese, figlia di proprietari terrieri.
Fu il fratello maggiore del L., Vito [...] la responsabilità di una risposta definitiva" (ibid., p. 31). In una lettera a Croce aveva d'altra parte ribadito che "nel latifondo di casa Laterza, senza volere sfidare la volontà del Signore, c'è posto per la sinagoga e per i templi di tutte le ...
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CARANO DONVITO, Giovanni
Francesco Di Battista
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 30 giugno 1873 dal notaio Francesco Carano, discreto proprietario terriero di Palagiano, presso Taranto, e da Carmela [...] agrario in quegli anni e al suo riflettersi sui rapporti sociali, in primo luogo sul processo di erosione del latifondo. Già scettico sui risultati delle quotizzazioni, il C. è ora indotto dalla considerazione degli effetti della deflazione del '19 ...
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BRUNI, Achille
Francesco Di Battista
Nato a Barletta il 23 dic. 1817 in una famiglia piuttosto agiata, da Bartolomeo, medico chirurgo, a diciassette anni pubblicava i primi frutti degli studi letterari [...] sull'agricoltura del Napolitano, I[1863], pp. 2-3, e la sostanziale difesa del latifondo nell'Esame pratico sulle terre abbandonate,sulle acque e sopra i latifondi,ibid., pp. 90-91), sia su quello delle proposte (ad es. l'alternativa frenante ...
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PIO VI, papa
Marina Caffiero
PIO VI, papa. – Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e [...] produzione e soprattutto non moltiplicò la proprietà fondiaria attraverso una divisione che intaccasse il sistema generale del latifondo. Nel 1791 le terre fino ad allora bonificate furono assegnate in enfiteusi ai grandi proprietari assenteisti, tra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Santo Mazzarino
Mario Mazza
Per solidità di dottrina, per varietà e vastità di interessi, per originalità di pensiero Santo Mazzarino può considerarsi uno dei maggiori storici dell’antichità del 20° [...] romano, a fianco di un’economia monetaria, fosse venuta costituendosi un’economia naturale. Le conseguenze furono: formazione del latifondo, da una parte; dall’altra, privilegi alla plebe urbana e ai soldati. L’accentuarsi dell’economia naturale fu ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Rosario Romeo
Guido Pescosolido
Rosario Romeo è stato uno dei maggiori esponenti della storiografia italiana del Novecento. Il suo prestigio è legato soprattutto ai suoi studi sul Risorgimento, sulla [...] proprietà medio-grande (pp. 29-30).
Una rivoluzione agraria di tipo gramsciano-sereniano avrebbe travolto non solo il latifondo, ma anche il capitalismo agrario centro-settentrionale, che invece, sino agli anni Ottanta dell’Ottocento, aveva promosso ...
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CORSI, Carlo
Rossella Motta
Nacque a Firenze di nobile famiglia il 21 ott. 1826 da Giuliano, segretario particolare del granduca Leopoldo, e da Anna Bellini delle Stelle, e rimasto orfano dei genitori [...] le misure necessarie e considerando, anche a seguito dell'esperienza fatta personalmente, i veri mali della regione, il latifondo troppo esteso e la mancanza di bonifiche.
Del C. sono di particolare interesse anche scritti di argomento più generale ...
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latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...
latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.