Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] ’omicidio, al furto, alla lesione corporale. Mirano a difendere la piccola proprietà, contro la formazione del latifondo e la proletarizzazione della classe contadina (principi dell’emancipazione e del riscatto degli schiavi, anno sabbatico). Sovente ...
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VISIGOTI
Giovanni Battista Picotti
. Erano una parte della grande gente dei Goti (v.), divisi dagli Ostrogoti prima ancora che quella gente passasse, nella seconda metà del sec. II d. C., dalla Scandinavia [...] potenza per lo stringersi intorno a loro di una clientela e per la scorta di buccellarii o saiones, mercenarî armati. Così il latifondo si estende a danno della piccola proprietà, e già s'inizia la cessione di terre a clienti o soggetti, che assumono ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] fondamenti dell’unità e dell’omogeneità del millennio europeo in strutture sociologiche (la famiglia nobile cristiana), economiche (il latifondo e la città borghese) e intellettuali (i monasteri, le scuole cattedrali, le università). Una volta di più ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] E, messa da parte la diplomazia del Franchetti e del Sonnino, il C. individuava questi gruppi di potere nel latifondo e nella mafia rurale, strettamente collegati tra loro e in stretto rapporto entrambi con l'amministrazione pubblica. Questo rapporto ...
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lavoro
Complesso delle energie fisiche e intellettuali che l’uomo traduce nella creazione di oggetti, beni o opere di utilità individuale o collettiva; rappresenta una delle principali chiavi di lettura [...] assunse notevole importanza il colonato, istituto in base al quale i coloni (in origine liberi contadini affittuari di un latifondista) si trasformarono in dipendenti di un dominus, e quindi in manodopera soggetta a prestazioni di l. gratuite.
L’Età ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] la crisi economica declinò rapidamente anche la vita sociale: i piccoli proprietari diventarono man mano locatari e poi servi dei latifondisti.
Nel 641 gli Arabi sotto il comando di ῾Amr ibn al-‛Āṣ batterono i Bizantini e conquistarono la fortezza ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] lavori pubblici (110 km di strade ferrate nel 1859 rispetto al migliaio che troviamo nel Regno di Sardegna), il latifondo incolto accanto a Roma, che rimase la grande «metropoli paesana», la cronica assenza di una industrializzazione, l’abbandono in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Santo Mazzarino
Mario Mazza
Per solidità di dottrina, per varietà e vastità di interessi, per originalità di pensiero Santo Mazzarino può considerarsi uno dei maggiori storici dell’antichità del 20° [...] romano, a fianco di un’economia monetaria, fosse venuta costituendosi un’economia naturale. Le conseguenze furono: formazione del latifondo, da una parte; dall’altra, privilegi alla plebe urbana e ai soldati. L’accentuarsi dell’economia naturale fu ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Rosario Romeo
Guido Pescosolido
Rosario Romeo è stato uno dei maggiori esponenti della storiografia italiana del Novecento. Il suo prestigio è legato soprattutto ai suoi studi sul Risorgimento, sulla [...] proprietà medio-grande (pp. 29-30).
Una rivoluzione agraria di tipo gramsciano-sereniano avrebbe travolto non solo il latifondo, ma anche il capitalismo agrario centro-settentrionale, che invece, sino agli anni Ottanta dell’Ottocento, aveva promosso ...
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Servaggio
Francesco Panero
Premessa
Nella Grecia antica e nel mondo ellenistico-romano furono sempre presenti - in forme più o meno diffuse, a seconda dell'epoca e della regione - gruppi di persone [...] politico e perciò è incapace di realizzare forme durature e diffuse di servitù della gleba. (V. anche Contadini; Latifondo; Nobiltà; Schiavitú).
Bibliografia
Andreolli, B., Montanari, M., L'azienda curtense in Italia. Proprietà della terra e lavoro ...
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latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...
latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.