Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio De Viti de Marco
Manuela Mosca
Antonio De Viti de Marco è un grande economista italiano, fondatore della teoria pura della finanza pubblica e ispiratore della public choice. Con Maffeo Pantaleoni, [...] del Sud: una riguarda il fatto che queste ultime sono prevalentemente importatrici di grano, l’altra che esso favorisce il latifondo riducendo la flessibilità degli investimenti agricoli nel dirigersi verso le colture più moderne; è per questo che i ...
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ARCO, Giovanni Battista Gherardo d'
Corrado Vivanti
Nacque ad Arco, il 25 nov. 1739, nel castello da cui i suoi avi, signori feudali di quei luoghi sin dall'età carolingia, avevano tratto il nome, dal [...] - di promuovere la costituzione di piccole affittanze e, ancor meglio, di procedere sull'esempio toscano all'allivellamento dei latifondi.
Proprio su quest'opera dell'A. si concentrerà nei primi anni del secolo successivo la polemica di Melchiorre ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] personalità intellettuale e civile. Torna al tema del mondo contadino in un contesto sociale diverso, nel deserto del latifondo che caratterizza l'Agro romano, rispetto a cui i modelli umanitari del democratismo borghese possono avere un'incidenza ...
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DE COSMI, Giovanni Agostino (Modesto Agostino Giovanni Michele). - Nacque a Casteltermini (Agrigento) il 5 (secondo l<apost>autobiografia) o il 6 (secondo l<apost>atto di nascita)
Bianca [...] , chiedendo l'abolizione delle numerose tasse e gabelle proprie del regime feudale; propugnò il frazionamento del latifondo in piccole proprietà private; politicamente antibaronale, auspicava lo sviluppo di un ceto borghese economicamente attivo e ...
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JOVINE, Francesco
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Guardialfiera, nel Molise, il 9 ott. 1902 da Angelo e Amalia Loreto, in una famiglia di contadini, piccoli proprietari terrieri.
Durante l'infanzia [...] , che, incapace di guidare il cambiamento, si sarebbe limitata a sostituire nell'esercizio del potere la vecchia aristocrazia del latifondo.
Il 14 sett. 1943 lo J. pubblicò ne Il Giornale d'Italia un coraggioso articolo in cui condannava duramente ...
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DALBONO, Carlo Tito
Mariantonietta Picone Petrusa
Magda Vigilante
Nacque a Napoli il 2 genn. 1817, da Paolo ed Adelaide Lucangeli; era fratello di Cesare.
Apparteneva a una famiglia di origine bolognese [...] decentramento regionale, sosteneva la causa della libertà ma temeva la "esuberanza della libertà"; trovava giustamente nel latifondo e nella cattiva amministrazione le cause del brigantaggio ma non osava proporre "la livellazione delle fortune" (in ...
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Nacque il 19 febbr. 1797 a Chieri (Torino), da Lorenzo e Caterina Molino, e nel 1812 si trasferì con la famiglia a Torino, dove il padre aveva avviato un'attività commerciale. Sebbene per educazione e [...] del Brasile e del Venezuela, indicando come causa del fenomeno l'aggravarsi delle tasse sui meno abbienti, il persistere del latifondo incolto, l'apatia dei governi precedenti il '60.
Alla fine del '77 si costituì, con lo scopo di liberare Trento ...
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BARILLI, Giuseppe (pseudon. Quirico Filopanti)
Luigi Lotti
Nato il 20 apr. 1812 alla Riccardina di Budrio, nel Bolognese, da padre falegname, studiò a Bologna nel seminario arcivescovile e successivamente [...] 'Agro romano, per il quale anzi preparò assieme a Giacinto Bruzzesi un dettagliato progetto di bonifica e di spartizione del latifondo.
Più volte membro del Consiglio comunale di Bologna, nel novembre dei 1876, dopo l'ascesa della Sinistra al potere ...
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PIO IX, papa, beato
Giacomo Martina
PIO IX, papa, beato. – Giovanni Maria Mastai Ferretti nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, ultimo dei nove figli del conte Girolamo e di Caterina Solazzi, una famiglia [...] discreta, con il pareggio del bilancio raggiunto nel 1859, ma con una forte arretratezza nei lavori pubblici, il latifondo incolto intorno a Roma, la cronica assenza di una industrializzazione. Non mancarono episodi che rivelavano una situazione tesa ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] E, messa da parte la diplomazia del Franchetti e del Sonnino, il C. individuava questi gruppi di potere nel latifondo e nella mafia rurale, strettamente collegati tra loro e in stretto rapporto entrambi con l'amministrazione pubblica. Questo rapporto ...
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latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...
latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.