Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Albertoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi tre decenni del XV secolo la parte peninsulare dell’Italia meridionale, [...] , quindi ad Alfonso V il Magnanimo. Dal primo Quattrocento la Sicilia comincia a essere governata da viceré.
Latifondo e coltura estensiva ne rappresentano i connotati economici più caratteristici: seminativo nudo e pascolo, grandi masserie e ...
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Secondo l'art. 1556 cod. civ. italiano "l'enfiteusi è un contratto col quale si concede in perpetuo o a tempo un fondo con l'obbligo di migliorarlo e di pagare un'annua determinata prestazione in denaro [...] vorrebbe essere, nel sistema del codice, tra i mezzi giuridico-economici di miglioramento dei fondi, di trasformazione del latifondo, di transizione dalla coltura estensiva a quella ìntensiva. Solamente la legge belga 10 gennaio 1824 è rimasta all ...
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USI CIVICI
Giovanni CURIS
. Sono diritti di godimento, quali, ad esempio, quelli di seminare, pascolare, legnare e simili, che gli abitanti di un comune o di una frazione di comune esercitano uti singuli [...] la coltura intensiva a quella vaga e di rapina; di avere offerto il mezzo più sicuro per la trasformazione del latifondo in proprietà private, attraverso la prova dell'enfiteusi, con l'ausilio, l'assistenza tecnica e la tutela dello stato, prevenendo ...
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Cavaliere, nato a Londra pare nel mese di luglio del 1608, morto a Twickenham (Inghilterra) l'11 luglio 1677. Figlio secondogenito del cavaliere Maurizio B., si laureò ad Oxford nel 1629. Per qualche anno [...] , in una battaglia della rivoluzione puritana. Tornato nella Virginia, si arricchì con l'acquisto, per donazione reale, di un vasto latifondo a Green Spring e con larghe relazioni di affari (commercio di pelliccerie) con gl'Indiani. Dopo la caduta di ...
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PROTEZIONISMO
Riccardo Faucci e Guido Pescosolido
Protezionismo
di Riccardo Faucci
Definizione
Con il termine 'protezionismo' si intende quel complesso di politiche economiche, doganali o no (le cosiddette [...] la crisi fu in parte attenuata dalla ancora significativa presenza dell'autoconsumo poderale e mentre nell'area del latifondo dell'Italia centromeridionale e insulare il più limitato impiego della manodopera bracciantile e il livello ancora alto dell ...
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La forza delle relazioni informali nella vita collettiva: riflessioni sul Mezzogiorno
Fortunata Piselli
Questo saggio è frutto di un lavoro di riflessione sulle relazioni informali di parentela, amicizia, [...] , occupazioni di sedi del potere locale, scontri violenti con le forze dell’ordine dello Stato e con quelle dei latifondisti: una serie di eventi che, quantomeno, rappresentò una rottura temporanea del monopolio territoriale della violenza su cui si ...
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ZAMBRA
Paola Nardone
– Famiglia di mercanti attivi in Abruzzo alla metà del XVII secolo.
Defendente, nato nel 1637 a Careno, in provincia di Como e morto a Chieti nel 1721, orfano dall’età di dieci [...] la maggior parte del patrimonio passò nelle mani di Giovanni, che appassionato di agraria si dedicò alla gestione del latifondo conducendo una vita schiva e modesta. Ebbe quattro figli, Maria (nata nel 1841), Giacomo (1844-1926), Gaetano (1846-1919 ...
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MEDICI, Giuseppe
Giuseppe Sircana
– Nacque a Sassuolo, nell’Appennino modenese, il 24 ott. 1907, da Agostino, imprenditore edile, e da Ersilia Messori.
Dopo la laurea in scienze agrarie, conseguita [...] d’Italia, mentre non riuscì a realizzare alcuni suoi progetti proprio in campo fondiario. Convinto che, come il latifondo, anche l’eccessiva frammentazione della proprietà agricola nuocesse allo sviluppo del settore, il M. avrebbe voluto varare norme ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Bulgaria agli inizi del Novecento è un Paese economicamente arretrato. Tenta una [...] , con un’agricoltura poco sviluppata. Contrariamente agli altri Paesi dell’Europa orientale, conosce poco la diffusione del latifondo e la struttura agraria è prevalentemente fondata sulla piccola e media proprietà a conduzione diretta. Ciò si deve ...
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Vedi SICILIA dell'anno: 1966 - 1997
SICILIA
A. Gallina
G. C. Susini
D. Adamesteanu
L. Bernabò-Brea
G. V. Gentili
L. Rocchetti
V. Tusa
E. De Miro
V. Tusa
A. Di Vita
E. De Miro
A). - Personificazione. [...] il centro. Durante il III-IV sec. d. C. gli embrici di copertura vengono stampigliati con il nome del proprietario del latifondo, com'è il caso di quelli recanti il timbro calv o filosof, appartenenti rispettivamente alla famiglia Calvisius e del non ...
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latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...
latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.