MEZZOGIORNO, QUESTIONE DEL
Raffaele Ciasca
. È stata una delle più complesse questioni che abbiano agitato la vita italiana dopo l'unificazione del regno. Non sospettata nei primi decennî dopo l'unità [...] bisogno d'un paese che deve rimediare al disordine idraulico di molti secoli. Qui e là si va spezzando il latifondo, non più col sistema di decreti improvvidi dell'immediato dopoguerra, ma per l'azione concorde degli aiuti finanziarî e delle ...
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QUINTIERI, Quinto
Maria Gabriella Rienzo
QUINTIERI, Quinto. – Nacque a Sorrento il 12 agosto 1894, primogenito di Luigi, possidente e professore di scienze naturali, e di Emma Capocchiani.
A Quinto [...] orfana di Isabella Albani. I Capocchiani appartenevano alla ricca borghesia crotonese, proprietari di ampie quote di latifondo, ed erano imparentati con la prestigiosa famiglia dei marchesi Lucifero.
Attraverso i Capocchiani Luigi, trasferitosi dalla ...
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mezzadria
Tipo di contratto agrario in base al quale si attuava l’esercizio dell’agricoltura su un podere: con la pattuizione mezzadrile, un soggetto (concedente), titolare del diritto di godere di un [...] , dai bambini agli anziani.
In un’economia agricola caratterizzata in Italia dalla cascina dell’irriguo al Nord e dal feudo-latifondo al Sud, la m. è accertata fin dal Basso Medioevo nella zona tosco-umbro-marchigiano-romagnola, pur non mancando ...
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Questione meridionale
Massimo L. Salvadori
Il dibattito sull’arretratezza del Sud
La questione meridionale è emersa dopo la nascita del Regno d’Italia nel 1861. Con la costituzione dello Stato unitario, [...] . Essa fu aggravata nell’Ottocento dal malgoverno dei Borbone. Nel 1861 la proprietà era nelle mani di grandi latifondisti, che vivevano di rendita, o di piccoli proprietari molto poveri. Le terre coltivate avevano rese bassissime, il commercio ...
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GRANATA, Luigi
Antonio Saltini
Nacque a Rionero in Vulture, in Basilicata, l'11 nov. 1776 da Benedetto e Rosa Melchiorre. Il padre, medico aggiornato, tanto da vantare la traduzione di opere fisiologiche [...] dell'agricoltura moderna, il G. promuoveva la costituzione di una società per azioni che avrebbe dovuto acquisire un latifondo di 2099 moggi napoletani (706 ettari) nella piana di Eboli, coltivato secondo il più arcaico sistema cerealicolo-pastorale ...
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MANCINI, Pietro
Paolo Mattera
Nacque a Malito (Cosenza) l'8 luglio 1876, da Giacomo e Teresa Anselmi, in una famiglia di agiati professionisti. Dopo gli studi liceali, si iscrisse all'Università di [...] dei contadini, dapprima lottando per il riscatto delle terre demaniali, poi per la distribuzione delle terre incolte dei latifondi (Ibid., Casellario politico centrale, relaz. del 10 giugno 1925). Nel 1907 si candidò in una lista comune socialista ...
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DEL GRANDE, Natale
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 9 dic. 1800 da Luigi, membro di una delle maggiori famiglie di mercanti di campagna dell'Agro romano, e da Rosa Fabri.
La figura del mercante [...] che invece intimoriva i grandi proprietari, per i quali il necessario ricorso alla colonizzazione avrebbe messo in serio pericolo il latifondo. Non a caso proprio sul D. il Tomassetti avrebbe imperniato il suo rimpianto per la figura del mercante di ...
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FORTUNATI, Paolo
Guido Melis
Nacque a Talmassons, in Friuli, il 26 apr. 1906, da Ettore, maestro elementare e poi segretario comunale, e da Elda Battistella, maestra elementare.
Di famiglia non agiata [...] (Firenze 1941, ma edito anche come supplemento a Civiltà fascista), che si inserivano nel clima della mussoliniana "guerra al latifondo".
Nel 1940 il F. fu chiamato alla cattedra di statistica dell'università di Bologna ove nel 1941 (anno nel quale ...
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Gregorio Luigi Barnaba Chiaramonti (Cesena 1742 - Roma 1823). Eletto papa (1800), restaurò l'influenza della Chiesa in Francia con il Concordato (1801) e promosse nel suo Stato varie riforme. Incoronò [...] di migliorare le condizioni del suo stato con un'intensa attività di riforme (libertà di commercio; divisione del latifondo). Napoleone, con le leggi organiche, arrestò i tentativi di restaurazione cattolica, e P. VII, pur andando a incoronarlo ...
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TASSINARI, Giuseppe
Marco Zaganella
TASSINARI, Giuseppe. – Nacque a Perugia il 16 dicembre 1891 da Francesco, ferroviere di Rocca San Casciano, e da Vittoria Cianini, di Perugia. Fu il primo di tre [...] anche in agricoltura (Bellia, 1993, p. 53, nota 17), e, una volta proclamato da Mussolini l’«assalto al latifondo», si adoperò per realizzarlo. Rafforzò l’intervento dello Stato nel settore della bonifica integrale, interpretandola come uno strumento ...
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latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...
latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.