Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Atene in eta arcaica
Marco Bettalli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia di Atene durante l’età arcaica è poco conosciuta: il primo [...] alla ristretta cerchia dei pentacosiomedimni fosse sufficiente possedere un terreno di circa 40 ettari, non propriamente un grande latifondo).
Viene il momento in cui gli stessi ricchi, riuniti nei loro simposi, si rendono conto che la situazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dalla morte di Caio Gracco alla guerra sociale
Luca Fezzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La morte di Caio Gracco (121 a.C.) non pone [...] dai vincoli di inalienabilità delle terre già assegnate vanifica invece la riforma agraria, agevolando il ritorno del latifondo.
Proprio in questo clima, sospeso tra restaurazione e accettazione di riforme ormai ineluttabili, trova spazio un ...
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ARCO, Giovanni Battista Gherardo d'
Corrado Vivanti
Nacque ad Arco, il 25 nov. 1739, nel castello da cui i suoi avi, signori feudali di quei luoghi sin dall'età carolingia, avevano tratto il nome, dal [...] - di promuovere la costituzione di piccole affittanze e, ancor meglio, di procedere sull'esempio toscano all'allivellamento dei latifondi.
Proprio su quest'opera dell'A. si concentrerà nei primi anni del secolo successivo la polemica di Melchiorre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il periodo protodinastico in Mesopotamia
Massimo Maiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il XXX e il XXIV secolo a.C. si intensificano [...] , da cui si evince il passaggio da una situazione di proprietà condivisa della terra a una di possesso di latifondo da parte di singoli individui.
Cooperazione e conflitto
Per la fase iniziale del protodinastico disponiamo di scarsa documentazione ...
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Vedi TIVOLI dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TIVOLI (v. vol. VIl, p. 887 e S 1970, p. 850)
F. Boanelli
Il quadro delle conoscenze sul centro abitato e sull'area tiburtina ha visto negli ultimi anni un notevole [...] , spesso mostrano orizzonti di occupazione notevolmente più ampi, e anche degli effetti che la diffusione del latifondo può aver avuto sulla distribuzione della popolazione rurale, è verosimile supporre che il collasso del sistema insediativo ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] personalità intellettuale e civile. Torna al tema del mondo contadino in un contesto sociale diverso, nel deserto del latifondo che caratterizza l'Agro romano, rispetto a cui i modelli umanitari del democratismo borghese possono avere un'incidenza ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. La Penisola Iberica
Stefano Del Lungo
La penisola iberica
Costituente l’estremità occidentale dell’Europa e separata dall’Africa [...] , giungendo all’equiparazione fiscale delle componenti latina e germanica, e contenendo il fenomeno dell’espansione eccessiva del latifondo ai danni della piccola proprietà, responsabile della riduzione in servitù di parte della popolazione libera, a ...
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Vedi SEPINO dell'anno: 1966 - 1997
SEPINO (v. vol. VII, p. 201)
M. Matteini Chiari
Municipio della IV Regio ascritto alla tribù Voltinia, S. è stata oggetto di scavi sistematici ed estensivi negli anni [...] di età repubblicana. Né tutto ciò sembra potersi spiegare soddisfacentemente con il temporaneo consolidarsi del fenomeno del latifondo a conduzione schiavile.
La continuità di vita fra tarda antichità e Alto Medioevo, allo stato attuale delle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I grandi processi di trasformazione urbana e territoriale del XIX secolo sembrano [...] ’introduzione di riforme agrarie – dopo l’abolizione di molte consuetudini feudali – e dalla razionalizzazione produttiva del latifondo. La massa dei nuovi abitanti viene assorbita mediante l’occupazione interna degli isolati costruiti lungo il filo ...
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Vedi VELLETRI dell'anno: 1966 - 1997
VELLETRI (v. vol. vii, p. 1118)
G. Ghini
p. 1118). - Preistoria e protostoria. - Le età paleolitica e neolitica sono scarsamente ma sicuramente documentate dai rinvenimenti [...] toponimo.
La villa della Civitana, da cui proviene un sarcofago strigliato conservato al Museo Civico, doveva avere carattere di latifondo: è documentata una più lunga frequentazione, fino all'insediamento, nel IV-V sec. d.C., di una chiesa.
Nel ...
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latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...
latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.