Uomo politico e statista italiano (Mondovì 1842 - Cavour 1928). Segretario generale della Corte dei Conti e poi Consigliere di stato, fu deputato (1882, 1924), ministro del Tesoro (1889-90) e degli Interni [...] le polemiche degli oppositori di sinistra furono la politica meridionale (il protezionismo sul grano sosteneva di fatto il latifondo) e la spregiudicata prassi elettoralistica (in un celebre pamphlet del 1909, G. Salvemini lo bollò come "il ministro ...
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(gr. Μεγάλη ῾Ελλάς) Denominazione attestata forse dalla seconda metà del 4° sec. a.C., e con più sicurezza dal 2° sec., per designare il complesso delle colonie greche dell’Italia meridionale peninsulare; [...] da parte romana, per sussulti antiromani manifestatisi nella regione, una causa sociale ed economica (il diffondersi del latifondo) e una di ordine naturale e ambientale (il progredire della malaria) provocarono o accentuarono il declino. Segni ...
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Venezia e le campagne
Giuseppe Gullino
Il rapporto psicologico dei Veneziani con la terra
I Veneziani che hanno potuto conservare qualche ricordo della loro città prima che lo spartiacque degli anni [...] non la nobiltà suddita, che si accontentava di un quinto; men che meno il corpo ecclesiastico con le grandi abbazie pingui di latifondi. Basti un solo esempio: ne La cameriera brillante (1754) Goldoni ci mostra un Pantalone che così si confida con un ...
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Belice 1968: istituzioni, territorio, memorie
Giacomo Parrinello
Tra il 14 e il 15 gennaio 1968 nella Sicilia occidentale la terra tremò ripetutamente; l’epicentro dei sismi fu nella valle del Belice, [...] da una popolazione di contadini. La regione è una delle porzioni del territorio isolano più emblematiche per la storia del latifondo cerealicolo, al centro delle varie ondate di lotte contadine dai fasci siciliani in poi, e oggetto, negli anni tra le ...
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GIUFFRIDA, Vincenzo
Nicola De Ianni
Nacque a Catania il 22 giugno 1878 da Rosario - discendente da una nota famiglia borghese i cui antenati avevano tramandato, di padre in figlio, l'esercizio dell'attività [...] (nel febbraio 1920 sulla riforma agraria, nel maggio 1922 sui problemi del latifondo) e in alcuni discorsi in aula (sull'occupazione delle terre, sul latifondo, sull'industria dello zolfo) che costituivano la traduzione operativa di una visione ...
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MESSICO (A. T., 147-148)
Emilio MALESANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Carlo TAGLIAVINI
Pino FORTINI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe MOLTENI
Carlo DE [...] con la divisione dei possessi delle comunità indigene (ejidos). Ma i provvedimenti del Juárez non sortirono l'effetto voluto e il latifondo continuò a regnare, tanto che nel 1910 esistevano in tutto il Messico appena 69.549 aziende rurali, di cui 56 ...
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CONTI, Giovanni
Bruno Di Porto
Nato il 17 nov. 1882 a Montegranaro (Ascoli Piceno) da David, piccolo imprenditore calzaturiero, e dall'insegnante Livia Germozzi, studiò al liceo-ginnasio statale di [...] di proprietari beneficiari di crediti a condizione di miglioramenti nei fondi. S'impegnò particolarmente per la suddivisione di latifondi tra contadini poveri ed ex combattenti nel suo collegio laziale (dove portava avanti l'azione sociale dei medico ...
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Panamá, Stato dell’America Centrale il cui territorio comprende la sezione più meridionale e più stretta della regione degli istmi, fra l’Oceano Atlantico a N e l’Oceano Pacifico a S. Confina a E con la [...] commerciale più progredito, indirizzato all’esportazione di prodotti di piantagione (banane, cacao, canna da zucchero), dove prevale il latifondo e per il quale vi è un largo impiego di capitale straniero. Abbastanza rilevante l’attività peschereccia ...
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VENEZUELA (XXXV, p. 107; App. I, p. 1120; II, 11, p. 1101; III, 11, p. 1078)
Pier Luigi Beretta
Renato Piccinini
Ruggero Jacobbi
Samuel Montealegre
Popolazione. - Secondo il censimento compiuto nel [...] , nel marzo 1960, la riforma agraria per incrementare le colture tradizionali, sia alimentari che industriali, ridurre il latifondo, introdurre un programma di bonifiche e d'irrigazione. Anche all'allevamento del bestiame sono stati dedicati notevoli ...
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TEBE (Θῆβαι, lat. Thebae; A. T., 82-83)
Aldo SESTINI
Arnaldo MOMIGLIANO
Angelo PERNICE
Città della Grecia, nella Beozia, situata a circa 200 m. d'altezza, al margine di una pianura interna; è ben [...] ormai il predominio in Beozia, e l'antica monarchia è già sostituita senza residui da un'oligarchia, sostenuta da un vasto latifondo. Le tracce di un ordinamento aristocratico nell'esercito sono particolarmente forti per la città: il carro fu a lungo ...
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latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...
latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.