MAGGIORE, Giuseppe
Stefano Zappoli
Nacque il 17 luglio 1882 a Palermo, terzo dei sei figli di Filippo, medico assai noto in città, e di Giuseppina Mucoli. Dopo aver frequentato il liceo Vittorio Emanuele, [...] di questo, Critica fascista (XVII [1939], pp. 340-342), l'articolo Tramonto del latifondo, che anticipava la legge 2 genn. 1940 sulla colonizzazione del latifondo siciliano. Idealmente vicino a Mussolini, tra gli scritti di questi anni vanno notati ...
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La questione meridionale
Guido Pescosolido
L’espressione «questione meridionale» indica l’insieme dei problemi posti dall’esistenza nel Mezzogiorno d’Italia dal 1861 sino a oggi di un più basso livello [...] Il Sud era ridotto a mercato coloniale delle industrie settentrionali, nell’interesse degli industriali del Nord e dei latifondisti del Sud, alleati in un blocco politico-sociale conservatore e protezionista.
Per Salvemini questo stato di cose poteva ...
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destra, sinistra e centro
Giovanni Borgognone
I punti cardinali della politica
Fu la Rivoluzione francese a introdurre la distinzione tra quelli che sono diventati i tre punti di riferimento convenzionali [...] sempre più articolato. Già nella Francia ottocentesca ne erano emersi tre tipi: quella legittimista borbonica (favorevole al latifondo e al tradizionalismo cattolico), quella orleanista (ispirata cioè al moderatismo del re di Francia Luigi Filippo d ...
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Comune della Toscana sud-occidentale (473,5 km2 con 81.912 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situato a 12 m s.l.m., a 12 km dal Tirreno, nella pianura alluvionale attraversata dal corso inferiore [...] conseguiti dalla riforma agraria attuata dall’Ente Maremma (che ha provveduto all’appoderamento di 90.000 ha di latifondo), nella provincia è proseguito senza soste il processo di deruralizzazione, con le relative conseguenze di ordine demografico ...
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NERVA imperatore (M. Cocceius Nerva)
Arnaldo MOMIGLIANO
Nato a Narni nel 26 d. C., membro dell'aristocrazia senatoriale, ne percorse tutta la carriera e fu console due volte nel 71 e nel 90 d. C. Forse [...] per frazionarle e darle da coltivare a proletarî, il che era lottare insieme contro i due aspetti del pauperismo, il latifondo e la proletarizzazione. Ma il provvedimento, che dovette avere poche applicazioni, non ebbe effetti notevoli; è ovvio che l ...
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MARCHESATO (A. T., 27-28-29)
Giuseppe ISNARDI
Geograficamente è da intendere in senso alquanto più ristretto che lo storico marchesato di Cotrone (ora Crotone), il cui territorio corrispondeva presso [...] periferia e macchie boscose lungo il corso del Neto o sull'altipiano di Cutro) ed è il tipico paese del latifondo a coltura estensiva di grano, alternata al pascolo brado, con l'affittanza autunnale-invernale strettamente collegata con l'affittanza ...
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SETTEFINESTRE
Maria Letizia Gualandi
Località dell'Etruria, dove sono stati scavati i resti di una villa romana che costituisce il miglior esempio finora noto della villa perfecta descritta da Varrone [...] edifici. Nonostante la riconversione, la villa non sopravvisse all'età degli Antonini, quando il fondo finì probabilmente nel latifondo imperiale e gli edifici, non più oggetto di manutenzione, andarono incontro a un lento, progressivo declino.
Bibl ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] Brun - G. Congès, Les bergeries romaines de La Crau d'Arles, in Gallia, 52 (1995), pp. 263-310; Du latifundium au latifondo. Un héritage de Rome, une création médiévale ou moderne? Actes de la table ronde (Bordeaux, 17- 19 décembre 1992), Paris 1995 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Mario Pagano
Carla De Pascale
Il pensiero di Pagano, giurista, filosofo, letterato, esponente fra i più rilevanti dell’Illuminismo meridionale, merita di essere preso in esame dalla nostra [...] a valutare i danni di una società fondata sul potere baronale, sulla miseria e l’abiezione di plebi incolte, sul latifondo e sul monopolio, e ad apprezzare i pregi della fisiocrazia, della codificazione, di una legge valida universalmente, dell ...
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ATTICA e GRECIA CENTRALE
L'A., la Megaride, la Beozia, l'Eubea, le isole di Egina, di Salamina e le Sporadi settentrionali (Skíathos, Skópelos, Alonisos), fin dal sec. 4° fecero parte della prefettura [...] ; le sedi episcopali in A. furono Atene, Megara, Tebe, Skíathos, Skópelos e Skíros. Il sistema economico rimase basato sul latifondo.I successi militari dei Bizantini, nella seconda metà del sec. 10° e all'inizio dell'11° - la liberazione di Creta ...
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latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...
latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.