(o boiardo; dal russo bojar) Nobile russo. Nell’11° sec. i b. erano essenzialmente capi militari al servizio dei duchi; poi divennero possessori di latifondi e di servi, con l’obbligo di prestare servizio [...] al sovrano, ma con la possibilità di recidere tale legame. Alla metà del 14° sec. i granduchi di Mosca si accaparrarono l’appoggio dei b., facendo del granducato una vasta monarchia. Dai b. provenivano ...
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Wang Mang
Imperatore cinese (n. 1° sec. a.C.-m. 1° sec. d.C.). Considerato dalla storiografia cinese come usurpatore per antonomasia, fondò nel 9 d.C. la dinastia Xin, «rinnovamento» (9-23 d.C.). Fu [...] promotore di numerose riforme: abolizione dei grandi latifondi, ridistribuzione delle terre, abolizione della schiavitù privata, svalutazione monetaria; patrocinò il confucianesimo. La rivolta dei Sopraccigli rossi pose fine alla dinastia. ...
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Uomo di stato messicano (Guaymas, Sonora, 1877 - Cuernavaca 1945); costituzionalista, partigiano di A. Obregón, fu presidente del Consiglio (1920-23) sotto la presidenza di Obregón. Eletto a sua volta [...] si sostenne malgrado la nuova guerra civile (1924-25) e continuò la politica di riforme agrarie (divisione dei latifondi con creazione di ejidos) e di nazionalizzazione delle ricchezze minerarie. Mentre le nazionalizzazioni gli procuravano l'ostilità ...
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FRIEDMANN, Gino
Antonio Saltini
Nacque a Modena il 20 maggio 1876 da Angiolo, avvocato livornese, e da Benedetta Sacerdoti, discendente di un'influente famiglia israelita che, prima dell'Unità, aveva [...] un ruolo significativo nelle finanze del Ducato e aveva consolidato una vasta proprietà sulle terre già costituenti i latifondi dell'abbazia di Nonantola.
I Sacerdoti conducevano le proprie terre con criteri imprenditoriali tradizionali, ma che si ...
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Generale e uomo politico romano (n. 106 - m. 48 a. C.). A 17 anni partecipò col padre, il console Gn. Pompeo Strabone, alla guerra sociale, dalla parte di Silla, contro Mario e Cinna. Nell'81 trionfò a [...] la guerra sociale; due anni dopo salvò il padre da una congiura militare. Morto Pompeo Strabone, P. ereditò ricchissimi latifondi nel Piceno, arruolò, tra i suoi contadini e i suoi clienti, tre legioni mettendole a disposizione di Silla per la ...
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Particolare forma di lavoro forzato, per secoli diffusa soprattutto nei paesi di dominazione spagnola e derivata dal costume, introdotto dai conquistatori, di anticipare denaro agli indigeni esigendo in [...] in molte repubbliche latino-americane e in particolare in Messico, nel Perù (dove i lavoratori permanentemente legati ai latifondi presero il nome di yanaconas) e nell’attuale Ecuador (dove furono chiamati conciertos). L’abolizione formale del p ...
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Uomo politico del Venezuela (Guatire, Miranda, 1908 - New York 1981). Fondatore (1941) del partito di Acción democrática, partecipò alla rivoluzione dell'ott. 1945 che rovesciò il regime di Medina Angarita. [...] quest'ultimo (1958) fu eletto presidente della Repubblica (1959-64), riprendendo una politica riformatrice (espropriazione dei latifondi, lavori pubblici) e scontrandosi con le opposizioni della destra conservatrice e della sinistra filo-castrista. ...
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(serbocr. Bosna) Regione della Penisola Balcanica di NO, limitata a N dalla Sava e dall’Una, a E dalla Drina, a O dalle Alpi Dinariche, che la separano dall’Adriatico. A S confina con l’Erzegovina. Il [...] e Bosna, affluenti della Sava.
Il paesaggio della B. ha subito notevoli trasformazioni dopo la liquidazione dei latifondi. Attivo il settore primario: cereali, patate, frutticoltura (prugne), allevamento e silvicoltura. Specie nella media valle del ...
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CORLEO, Simone
Alfredo Li Vecchi
Nato a Salemi (Trapani) il 2 nov. 1823 da Gaetano e Antonina Oliveri, studiò dapprima nel collegio dei gesuiti di Salemi e poi, dal novembre del 1834, nel seminario [...] : egli infatti nell'agosto del 1860 propose e fece approvare dal Consiglio civico di Salemi la forzosa enfiteusi dei latifondi ecclesiastici esistenti in quel comune, provocando e ispirando il decreto del prodittatore A. Mordini del 18 ott. 1860, col ...
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latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.
latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...