Consorzio di alberi d’alto fusto, arbusti ed erbe risultante dallo sfruttamento, da parte dell’uomo, delle risorse forestali originarie. Un b. potrebbe essere definito foresta addomesticata per ricavarne [...] , e b. misti quelli costituiti da più specie arboree;
b) per natura delle piante, che distingue b. di aghifoglie, di latifoglie e misti;
c) per origine, per cui se gli alberi sono derivati da disseminazione naturale abbiamo i b. naturali, mentre ...
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Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] manca perciò nelle regioni subartiche e subdesertiche e trova un limite superiore sui monti. Per le stesse ragioni le piante latifoglie perdono le foglie. Per l’azione degli a. come regolatori del clima (umidità del terreno e dell’aria ecc.) ➔ bosco ...
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Clima e ambiente nel Quaternario
Antonio Longinelli
Mauro Cremaschi
Lanfredo Castelletti
Lucia Caloi - Maria Rita Palombo - Antonio Tagliacozzo
Lo studio dei paleoclimi
di Antonio Longinelli
In questo [...] quanto riguarda il Messico centrale, pino e ginepro costituiscono una foresta intorno a 18.000 anni fa, in assenza di latifoglie e con alte percentuali di Artemisia e Ambrosia, a indicare una vegetazione più arida e più aperta dell'attuale. A Panama ...
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bosco
Alessandra Magistrelli
Un'associazione vegetale formata da alberi, arbusti, cespugli
Il bosco è un ecosistema. Presente nel continente europeo sin dall'antichità, pur essendo oggi molto ridotto [...] base all'altitudine e al clima, si distinguono in: boschi a Conifere sempreverdi con abeti, pini, ginepri; boschi a piante latifoglie decidue, come le faggete o i boschi misti di quercia; boschi golenali, costituiti da pioppi, ontani, salici, canne e ...
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La parte solida e compatta del tronco, dei rami e delle radici degli alberi.
Struttura
Tessuto tipico delle piante vascolari, il l. è costituito da lunghe cellule disposte in fasci longitudinali (elementi [...] facilmente la forma voluta e la mantiene dopo il raffreddamento. Il processo è adatto specialmente per il l. delle latifoglie dure (per es., quercia).
Distillazione
Processo industriale di riscaldamento del l. in storte chiuse, a temperature di 400 ...
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L'Ottocento: biologia. Botanica e tassonomia vegetale
Brigitte Hoppe
Botanica e tassonomia vegetale
Dalla fine del Seicento iniziò a diffondersi in tutta Europa, non soltanto fra principi e nobili ma [...] soprattutto alle fanerogame, del 1858. Egli classificava tra le Phanerogamae le piante a semi nudi aghifoglie e latifoglie come Gymnosperma, insieme con le mono- e dicotiledoni. Altre integrazioni alle spermatofite, che si fondavano sulle collezioni ...
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(sp. Cordillera de los Andes) Il principale sistema montuoso del Sudamerica (e uno dei maggiori del mondo), che si sviluppa per 7500 km dal Golfo di Paria (10° lat. N) al Capo Horn (56° lat. S), interessando [...] cactacee e mimosacee. Nelle A. patagoniche, infine, predomina una foresta temperata mista di conifere (Libocedrus) e latifoglie (Nothofagus, il faggio australe) cui si alternano, lungo i versanti pacifici, zone a macchia pseudomediterranea.
Economia ...
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Conifere
Laura Costanzo
Le aghifoglie dell'emisfero boreale
Le Conifere sono per lo più piante arboree, con foglie di dimensioni ridotte a forma di ago. Portano i semi su particolari strutture legnose, [...] diffuso perché piuttosto delicato. Nell'Appennino forma, insieme al faggio, boschi misti, composti cioè da aghifoglie e da latifoglie. I coni dell'abete bianco, inoltre, sono diritti sui rami e se osserviamo il terreno tutt'intorno ci accorgeremo ...
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Piante transgeniche e loro applicazioni nelle agrobiotecnologie
Maarten J. Chrispeels
(Department of Biology, University of California San Diego, California, USA)
Uwe Sonnewald
(Institut für Pflanzengenetik [...] al bromoxynil (BXN™cotton). Il bromoxynil (3,5-dibromo-4-idrossibenzonitrile) è un erbicida che uccide le latifoglie mediante inibizione della fotosintesi. Molte monocotiledoni, come frumento, orzo, avena e cipolle, hanno tolleranza al bromoxynil ...
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latifoglia
latifòglia agg. e s. f. [comp. del lat. latus «largo» e di foglia]. – In botanica, pianta l., e più com. latifoglia s. f., pianta, generalmente arborea o arbustiva, con foglie a lamina più o meno ampia, come il faggio, il tiglio,...
porcino
agg. e s. m. [lat. porcīnus, der. di porcus «porco»; non è nota la ragione dell’estensione del termine a nome del fungo, già presente in latino come (fungus) suillus]. – 1. agg. Di porco, di porci: carne p. (v. anche porcina s. f.);...