disperazione /dispera'tsjone/ s. f. [dal lat. desperatio -onis]. - 1. [stato d'animo di chi non ha più alcuna speranza ed è perciò oppresso da inconsolabile sconforto] ≈ afflizione, angoscia, angustia, [...] tormento. ↓ abbattimento, amarezza, avvilimento, demoralizzazione, depressione, sconforto, scoraggiamento, scoramento. ↔ allegria, baldanza, contentezza, felicità, fiducia, speranza. 2. (estens.) [persona ...
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seguire [lat. sĕqui "accompagnare; seguire"] (io sèguo, ecc.; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [andare dietro a qualcuno o a qualcosa: una immensa folla seguiva il feretro; [...] s. un convoglio] ≈ (ant.) seguitare, tenere dietro (a). ↔ precedere. b. [andare dietro a qualcuno con lo scopo di spiarne i movimenti e le azioni: essere seguito da un agente] ≈ pedinare, tallonare, (gerg.) ...
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diverso /di'vɛrso/ [lat. diversus, propr. part. pass. di divertĕre "deviare"]. - ■ agg. 1. a. [che si differenzia, anche con la prep. da: è molto d. da te] ≈ differente, difforme, dissimile, distinto, [...] disuguale. ↔ affine (a), analogo (a), pari (a), simile (a), somigliante (a), uguale (a). ↑ identico (a), tale e quale (a). b. [che è in contrasto, anche con la prep. da] ≈ e ↔ [→ DIVERGENTE (2)]. 2. (ant.) ...
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città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis "condizione di cittadino" e "insieme di cittadini"]. - 1. [centro abitato di una certa estensione che, per le sue funzioni amministrative, economiche, sociali, [...] «campagna»: e questo signor Cavaliere, rustico come un orso, mi tratta sì bruscamente? [C. Goldoni]), selvaggio e selvatico (dal lat. silvaticus, der. di silva «bosco»: una sera con gesto selvaggio volle attirarla a sé [I. Svevo]; lo chiamavano il ...
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a-¹ (davanti a voc. ad-) [lat. ad-]. - Pref. di verbi composti, der. dal lat. o formati in epoca posteriore; indica in genere direzione, avvicinamento (lat. fluĕre - affluĕre, it. affluire; lat. ponĕre [...] - associare, it. associare, cioè "aggiungere come socio"), e di qui il valore intensivo (lat. implere - adimplere, it. adempire, che anticam. significò "empire interamente"); nella lingua ital. si è particolarmente sviluppata la funz. derivativa ...
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Fabio Rossi
città. Finestra di approfondimento
Città e paese, centro e periferia - C. è il termine più generico per designare un centro abitato, per lo più esteso e di un certo rilievo sul piano amministrativo [...] «campagna»: e questo signor Cavaliere, rustico come un orso, mi tratta sì bruscamente? [C. Goldoni]), selvaggio e selvatico (dal lat. silvaticus, der. di silva «bosco»: una sera con gesto selvaggio volle attirarla a sé [I. Svevo]; lo chiamavano il ...
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aria /'arja/ s. f. [lat. aëra, accus. alla greca di aer aëris masch., gr. aḗr]. - 1. a. [miscuglio gassoso di azoto che costituisce l'atmosfera terrestre] ≈ (poet.) aere, atmosfera, cielo, (lett.) etere. [...] a. il più comune è senza dubbio l’agg. aereo, che ancora una volta non deriva direttamente dall’ital. a. bensì dal lat. aer. A partire però dall’invenzione dell’aeroplano, la forma aereo si è sdoppiata in due termini del tutto differenti (aereo1 agg ...
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di-¹ [lat. de-]. - Pref. verbale di verbi composti ereditati o adottati dal latino, nei quali ora indica moto dall'alto in basso (discendere, lat. descendĕre), ora ha valore negativo (disperare, lat. desperare), [...] ora rafforzativo (divorare, diminuire, lat. devorare, deminuĕre). ...
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laccio /'latʃ:o/ s. m. [lat. ✻laqueus, lat. volg. laceus]. - 1. (venat.) [funicella con nodo scorsoio per catturare uccelli o selvaggina e, per estens., ogni fune a nodo scorsoio usata anche per altri [...] scopi] ≈ cappio, corda, fune. ● Espressioni: fig., mettere il laccio al collo (a qualcuno) [far sì che qualcuno faccia qualcosa contro voglia] ≈ costringere (ø), (fam.) mettere con le spalle al muro (ø), ...
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lacedemone /latʃe'dɛmone/ (o lacedemonio /latʃede'mɔnjo/) [dal lat. Lacedaemŏnes (plur.), Lacedaemonius, gr. Lakedaimónios], lett. - ■ agg. [di Sparta] ≈ [→ LACONICO (1)]. ■ s. m. e f. [abitante o nativo [...] della città greca di Sparta] ≈ spartano ...
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LAT
. Moneta unitaria della Lettonia (dal 10 novembre 1922); il lat aureo base contiene g. 0,2903 d'oro puro, a somiglianza del franco francese. Si sono coniate monete d'argento da 1 e da 2 lat. Il lat si divide in 100 santim.