DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] , non più Dio, artefice della creazione. È l'uomo in quanto forma che trasfarma non solo l'embrione in larva e la larva in individuo completo ma anche il caos in cosmo. A sulla base di questa concezione marcatamente antropomorfica del pensiero che ...
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CEVOLI DEL CARRETTO, Niccolò
Salvatore Nigro
Nacque a Savona da Francesco e da Francesca Del Carretto, intorno al 1650.
Francesco, di antica famiglia pisana, sarà sempre "ricordato" dal C. (che neppure [...] , a Tournai, i medici A. Seppa e P. Brisseau raccolsero in un volumetto di ventisette pagine (Ignorantiae detracta larva,seu censura libellorum Nicolai Cevoli de Carretto a celeberrimis medicinae facultatibus Parisiensi,Lovaniensi,Duacensi et inclyto ...
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BONOMO, Giovanni Cosimo
Giorgio Stabile
Nacque a Livorno il 30 nov. 1666 da Stefano, uno speziale francese, e da Barbara Boccacci. Nel 1676 intraprese, sotto la guida di D. Zerilli, gli studi di medicina [...] Redi aggiungeva di suo, dandole come del B., alcune osservazioni su altri insetti quali lo scarafaggio peraiolo, la larva dello scarafaggio stercorario, ecc. Quello che potrebbe apparire solo premio e incoraggiamento al giovane medico, era in realtà ...
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CALORI, Luigi
Egisto Taccari
Nato a San Pietro in Casale (Bologna) l'8 febbr. 1807 da Francesco, medico, e da Teresa Gibelli, attese ai primi studi sotto la guida del padre, nel paese natale. Più tardi [...] non solo rimaneva in vita dopo l'accoppiamento, ma portava nel proprio organismo la generazione successiva sino allo stadio di larva.
Dal complesso dei suoi lavori risulta, comunque, che il C. fu un brillante e acuto osservatore, autore di una ...
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MALPIGHI, Marcello
Cesare Preti
Figlio di Marcantonio e di Maria Cremonini, nacque a Crevalcore, presso Bologna, dove fu battezzato il 10 marzo 1628.
I Malpighi erano piccoli possidenti terrieri non [...] per quasi due secoli, nel De bombyce segue il lavoro di una natura artigiana che, attraverso tre stadi (larva, crisalide e farfalla), forgia la macchina organica dell'insetto, descrivendone minutamente l'anatomia e cercando di spiegarne in termini ...
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larva
s. f. [dal lat. larva, con i primi 3 sign.; il passaggio al sign. zoologico (avvenuto con Linneo, 1735) è dovuto al fatto che il bruco è considerato come la «maschera» dell’insetto perfetto]. – 1. Nome che gli antichi Romani davano agli...
larvare
v. tr. [der. di larva; cfr. lat. larvare «stregare»], letter. – Mascherare, spec. in senso fig.: cercò di l. di disinteresse il suo meschino proposito. ◆ Part. pass. larvato, anche come agg. (v. la voce).