Vedi AUGUSTO dell'anno: 1958 - 1994
AUGUSTO (C. Iulius Caesar Octaviānus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Nato nel 63 a. C. da C. Ottavio e da Azia, nipote di Cesare.
Nel 45 fu adottato da Cesare [...] di Boston, una al Louvre, una all'Ermitage e il già citato bronzetto da Neully-le-Réal, riferibile certamente al culto dei Lari imperiali (istituito nel 7 a. C.) e alla vecchiaia di Augusto. La figura di A. appare anche nella ben conosciuta ara dei ...
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BULLA
M. T. Amorelli*
Il nome b. designava presso i Romani ogni specie di oggetti di forma arrotondata, in apparenza gonfi, come una bolla d'acqua, ed anche alcuni ornamenti di mobili e di utensili [...] giovinetti, i quali le deponevano poi insieme con la pretesta, giunti alla età virile, e la offrivano agli dèi Lari al diciassettesimo anno di età. Esse rappresentavano il segno della nascita in condizione non servile (insignia ingenuitatis, Val. Max ...
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VICO (Vicus)
Pietro ROMANELLI
Gioacchino MANCINI
Il termine, la cui radice si ricollega con quella del greco οἰκος "casa", ha in latino tre accezioni diverse, che Festo (ed. Müller, p. 371) ci enuncia. [...] la serie dei monumenti sacri che in ogni quartiere di Roma furono dedicati dai vicomagistri nelle edicole e nei sacelli dei Lari; le iscrizioni che li accompagnano ci dànno i nomi degli umili magistri e anche dei ministri, con l'indicazione dell'anno ...
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DÈMONI
M. Floriani Squarciapino
Creazione filosofica più che oggetto di un culto reale e popolare il dèmone (δαίμων) ha nella poesia e nella filosofia greca, e di riflesso in quella romana, molteplicità [...] Romani (v. genio); mentre il concetto greco dei d., anime dei morti divinizzate o eroizzate, trova riscontro nei Mani e nei Lari (v.) che hanno una propria iconografia ben definita.
L'unica categoria di d., che abbia, come tale, una sua fisionomia ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] forse la porticus Minucia vetus (110) intorno al tempio dei Lari Permarini, nella zona del Circo Flaminio.
Alla fine del II monti. La città è divisa in 14 regioni, in 265 compita dei Lari [cioè 265 vici]. Lo spazio dal miliario posto in cima al Foro ...
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DAKTYLOI IDAIOI (Δάκτυλοι ᾿Ιδαῖοι)
L. Guerrini
Figure mitiche, geni delle miniere, considerati come industri artefici del bronzo e del ferro. Già gli autori antichi spiegavano in vari modi il loro nome; [...] , Elide), Coribanti, Cabiri (data l'identificazione di Rhea con Cibele), coi Telchines rodi e, più tardi, al tempo romano, coi Lari. Pausania infatti (v, 7, 6) identifica i cinque coi Cureti e li dice inviati da Phea dall'Ida cretese ad Olimpia a ...
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THEODOTOS (Θεόδοτος)
P. Moreno
A. Stazio
P. Moreno
Nome di varî artisti greci, qui appresso elencati in ordine cronologico. - 1°. - Architetto e scultore, attivo nei primi decenni del IV sec. a. C.
È [...] e in quelli più tardi di Pompei (v. lares). In particolare la notizia di Nevio illumina sull'origine dell'iconografia dei Lari danzanti, nota soprattutto da monumenti di età imperiale (ibid., pp. 481; 484, fig. 566), ma che è certamente una creazione ...
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CULTUALE, Bassorilievo
E. Will
La rappresentazione della divinità nelle civiltà antiche, orientali e greco-romana, prende due forme diverse e opposte a seconda del ruolo a cui è destinata. Nel caso [...] -occidentale e in quelli di Dura. In Occidente si hanno antichi riferimenti alle pitture che raffiguravano gli dèi Lari, ai quali bisogna aggiungere, nelle province, casi come quello della dea Nehalennia, in Batavia. Tuttavia molti altri esemplari ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] privato, i Lares familiares erano venerati come custodi della casa e a loro era dedicato un sacello presso l'atrio. I Lari erano associati nel culto ai Penates, divinità protettrici del penus, la dispensa dei viveri, e al genio del padrone di casa ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] Levi, n. 5; Stern, passim) un patrizio romano (e non un magistrato come si è creduto per lungo tempo) sacrifica ai Lari domestici vicino ad un gallo, attributo del padrone di casa in quanto genius del pater familias. I versi del tetrastico su questo ...
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compitale
agg. e s. m. o f. [dal lat. compitalis, der. di compĭtum «bivio, crocicchio»], letter. – Propr., di un bivio, dei crocicchi: lari c., nell’antichità romana, lari ai quali erano erette rustiche cappelle ai crocicchi delle vie, dove...
larario
laràrio s. m. [dal lat. lararium, der. di Lares «Lari»]. – Nell’antica Roma, parte della casa riservata al culto domestico, costituita da un sacrario o da un’edicola contenente, oltre alla suppellettile sacra e ai doni votivi, anche...