DAKTYLOI IDAIOI (Δάκτυλοι ᾿Ιδαῖοι)
L. Guerrini
Figure mitiche, geni delle miniere, considerati come industri artefici del bronzo e del ferro. Già gli autori antichi spiegavano in vari modi il loro nome; [...] , Elide), Coribanti, Cabiri (data l'identificazione di Rhea con Cibele), coi Telchines rodi e, più tardi, al tempo romano, coi Lari. Pausania infatti (v, 7, 6) identifica i cinque coi Cureti e li dice inviati da Phea dall'Ida cretese ad Olimpia a ...
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THEODOTOS (Θεόδοτος)
P. Moreno
A. Stazio
P. Moreno
Nome di varî artisti greci, qui appresso elencati in ordine cronologico. - 1°. - Architetto e scultore, attivo nei primi decenni del IV sec. a. C.
È [...] e in quelli più tardi di Pompei (v. lares). In particolare la notizia di Nevio illumina sull'origine dell'iconografia dei Lari danzanti, nota soprattutto da monumenti di età imperiale (ibid., pp. 481; 484, fig. 566), ma che è certamente una creazione ...
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CULTUALE, Bassorilievo
E. Will
La rappresentazione della divinità nelle civiltà antiche, orientali e greco-romana, prende due forme diverse e opposte a seconda del ruolo a cui è destinata. Nel caso [...] -occidentale e in quelli di Dura. In Occidente si hanno antichi riferimenti alle pitture che raffiguravano gli dèi Lari, ai quali bisogna aggiungere, nelle province, casi come quello della dea Nehalennia, in Batavia. Tuttavia molti altri esemplari ...
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CECCONI, Eugenio
Giuseppe Basile
Figlio di Carlo e di Amalia Chellini, nacque l'8 settembre del 1842 a Livorno. Compiuti i suoi studi nel Collegio nazionale di Torino tra il 1853 e il 1858, il C. fece [...] di Tombolo e La prima beccaccia. Per essere più a contatto con la natura, nel 1873 trasferì lo studio a Ceppato, presso Lari, e, nel luglio del '75, forse col Belimbau, fece un viaggio in Tunisia che segnò una svolta importante nella sua formazione ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] Levi, n. 5; Stern, passim) un patrizio romano (e non un magistrato come si è creduto per lungo tempo) sacrifica ai Lari domestici vicino ad un gallo, attributo del padrone di casa in quanto genius del pater familias. I versi del tetrastico su questo ...
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FORTINI, Davide
Giuseppe La Tosa
Non si conosce la data di nascita di questo architetto, originario di San Casciano in Val di Pesa (Lamberini, 1990), esperto di ingegneria idraulica, attivo in Toscana [...] della "fortezza nuova" che si trovava fuori le mura.
Verso la fine del 1559 il F. si occupò del restauro del palazzo di Lari e tra il 1561 e il 1563 lavorò a Serravezza alla costruzione della nuova villa medicea con un ruolo di primo piano anche se ...
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Nome sotto il quale si comprendono alcune miscele complesse di origine vegetale, animale, minerale e anche sintetica (dette anche ceridi).
Chimica
Chimicamente le c. di origine animale e vegetale sono [...] a Roma, in relazione a riti magici o funebri. Presso i Romani, erano di c. le figure votive delle are dei Lari, le maschere e le immagini dei defunti trasportate nelle cerimonie funebri o conservate nelle case (dette cerae pictae, in quanto colorate ...
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GIOCATTOLO
J. Dörig
Gli antichi promuovevano con molta serietà i giochi dei fanciulli. Platone (Leggi, i, 643; vii, 794) e Aristotele (Polit., vii, 15) assegnavano loro una grande importanza educatrice [...] le loro bambole con gli abiti e altri g. per bambine (Anth. Pal., vi, 280); le fanciulle romane facevano altrettanto, offrendoli agli dèi Lari o a Venere (Pers., ii, 70; Lactant., ii, 4, 3; Hieron., Ep., 128, 1; Schol. Hor., Sat., i, 5, 66). Si ...
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EMONA
B. Saria
G. Novak
Città nella provincia romana della Pannonia Superiore, appartenente più tardi (circa dal 170 d. C.) all'Italia. Oggi, Ljubljana (ital. Lubiana) nella repubblica popolare iugoslava [...] (III sec d. C.).
Le are scoperte entro la città portano dediche a Aecorna, Cerere, Ercole, Giove Ottimo Massimo (4 are), ai Lari (2 are), a Mercurio, alle Ore, alla Vittoria, a Nettuno, alla Grande Madre (M. D. M.: Matri-Deum-Magnae).
Ad una distanza ...
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GEMIGNANI, Valmore
Alessandra Ponente
Nacque a Carrara il 1° nov. 1878. Imparò a lavorare la pietra dal padre che esercitava la professione di marmista. Trasferitosi in giovane età a Firenze, si iscrisse [...] della famiglia Bonini nel cimitero genovese di Staglieno; la Fontana di villa Torossi a Livorno (1931); il Monumento ai caduti di Lari in provincia di Pisa (1925 circa); la Cappella Sertoli a Sondrio.
Fonti e Bibl.: G. Marangoni, L'arte in tempo di ...
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compitale
agg. e s. m. o f. [dal lat. compitalis, der. di compĭtum «bivio, crocicchio»], letter. – Propr., di un bivio, dei crocicchi: lari c., nell’antichità romana, lari ai quali erano erette rustiche cappelle ai crocicchi delle vie, dove...
larario
laràrio s. m. [dal lat. lararium, der. di Lares «Lari»]. – Nell’antica Roma, parte della casa riservata al culto domestico, costituita da un sacrario o da un’edicola contenente, oltre alla suppellettile sacra e ai doni votivi, anche...