BULLA
M. T. Amorelli*
Il nome b. designava presso i Romani ogni specie di oggetti di forma arrotondata, in apparenza gonfi, come una bolla d'acqua, ed anche alcuni ornamenti di mobili e di utensili [...] giovinetti, i quali le deponevano poi insieme con la pretesta, giunti alla età virile, e la offrivano agli dèi Lari al diciassettesimo anno di età. Esse rappresentavano il segno della nascita in condizione non servile (insignia ingenuitatis, Val. Max ...
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SACELLO
Gioacchino Mancini
. Nel culto romano la voce sacellum fu usata a indicare un piccolo recinto rotondo o rettangolare a cielo aperto, racchiudente una minuscola area con un altare nel mezzo, [...] il loro culto ebbe preso sotto Augusto un nuovo sviluppo. Non erano che are all'aperto, sulle quali erano effigiati i due Lari entro una nicchia o edicola fastigiata. Ma la maggior parte dei sacelli era di carattere privato; nelle case delle famiglie ...
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Dalla bambola giocattolo bisogna distinguere - per quanto la distinzione non sia sempre e dappertutto facile a farsi - la bambola manichino e la bambola feticcio o figura magica che troviamo presso molti [...] l'uso dell'offerta di bambole e altri giocattoli, da parte delle fanciulle prima di andare a nozze, ad Afrodite e Artemide, ai Lari e ai Penati (Anth. Pal., VI, 280; Pers., Sat., II, V, 70). L'uso di porre bambole nelle tombe dei bimbi si continuò ...
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DELLO SBARBA, Arnaldo
Francesco Maria Biscione
Nato a Volterra (prov. di Pisa) il 12 ag. 1873 da Cherubino e da Ida Veroli, legò la sua notorietà alla lunga ed a tratti intensa attività parlamentare [...] provinciale del mandamento di Piombino nel novembre 1908, fu candidato socialista alla Camera nel 1909 nel collegio elettorale di Lari, ma prevalse il candidato monarchico Emilio Bianchi. Alla morte di quest'ultimo il D. - che nel 1910 si era ...
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DONATI, Lorenzo
Daniela Bruschettini
Scarse sono sia le notizie biografiche sia quelle relative all'attività artistica di questo intagliatore in legno e architetto, documentato a Siena in un breve arco [...] il D., talvolta confuso con un altro intagliatore senese contemporaneo, Lorenzone di Bartolomeo, fu, insieme con Anton Maria Lari e Domenico Beccafumi, tra coloro che prepararono gli apparati per festeggiare la venuta a Siena dell'imperatore Carlo V ...
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Cittadina della prov. di Frosinone, con 7310 ab., sorge, a 45 m. s. m., sul fiume Rapido, ai piedi dell'altura che è dominata dalla celebre abbazia di Montecassino e che è poi lo sperone di SE. del M. [...] duoviri, i magistrati supremi, di sacerdoti augustali, di un prefetto dell'annona e di varî santuarî di divinità (Giove, Ercole, i Lari, Silvano, ecc.). Fu distrutta nel sec. VI d. C. dai Longobardi e soltanto qualche secolo dopo ricostruita in parte ...
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VICO (Vicus)
Pietro ROMANELLI
Gioacchino MANCINI
Il termine, la cui radice si ricollega con quella del greco οἰκος "casa", ha in latino tre accezioni diverse, che Festo (ed. Müller, p. 371) ci enuncia. [...] la serie dei monumenti sacri che in ogni quartiere di Roma furono dedicati dai vicomagistri nelle edicole e nei sacelli dei Lari; le iscrizioni che li accompagnano ci dànno i nomi degli umili magistri e anche dei ministri, con l'indicazione dell'anno ...
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GHERARDINI, Andrea
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze dopo il 1495 (dichiarava di avere meno di diciotto anni il 28 genn. 1513) da Lorenzo di Bardo, notaio, e da Alessandra di Francesco Benincasa.
La famiglia [...] uno dei distretti, per completare la preparazione del reparto ivi reclutato e affidato in precedenza a Niccolò Carducci. A Lari il G. rimase fino a tutto settembre, con un compenso di 110 fiorini l'anno. Alla fine di settembre, essendo ormai la città ...
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DÈMONI
M. Floriani Squarciapino
Creazione filosofica più che oggetto di un culto reale e popolare il dèmone (δαίμων) ha nella poesia e nella filosofia greca, e di riflesso in quella romana, molteplicità [...] Romani (v. genio); mentre il concetto greco dei d., anime dei morti divinizzate o eroizzate, trova riscontro nei Mani e nei Lari (v.) che hanno una propria iconografia ben definita.
L'unica categoria di d., che abbia, come tale, una sua fisionomia ...
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. Faraone della XXVI dinastia, saitica, che regnò dal 589 al 570 a. C. In egiziano il suo nome è Wa' ḥ-ab-rîe (w' ḥ-jbj-r‛j) che significa "longanime è (il dio) Rîe", reso da Manetone Οὐάϕρις, dai Settanta [...] dal faraone il soccorso di un corpo di milizie indigene, dalle quali la prudenza aveva fatto escludere i mercenarî Larî e Ionî. Annientate quelle ad Irasa, i superstiti si ammutinarono, reputandosi a bella posta spinti al macello per favorire ...
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compitale
agg. e s. m. o f. [dal lat. compitalis, der. di compĭtum «bivio, crocicchio»], letter. – Propr., di un bivio, dei crocicchi: lari c., nell’antichità romana, lari ai quali erano erette rustiche cappelle ai crocicchi delle vie, dove...
larario
laràrio s. m. [dal lat. lararium, der. di Lares «Lari»]. – Nell’antica Roma, parte della casa riservata al culto domestico, costituita da un sacrario o da un’edicola contenente, oltre alla suppellettile sacra e ai doni votivi, anche...