Termine («caduti») con cui furono designati i cristiani apostati nelle persecuzioni di Decio e Valeriano. Poiché in quelle occasioni fu richiesto un atto positivo di culto pagano, attestato da un apposito certificato (libellus), si distinsero varie categorie: i sacrificati, che avevano compiuto un vero e proprio sacrificio, i thurificati, che avevano soltanto bruciato qualche granello d’incenso innanzi ...
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Nella controversia sui lapsi, seguita alla persecuzione di Decio, quei cristiani che per sfuggire alla condanna avevano fatto atto di abiura compiendo un vero e proprio sacrificio davanti alle statue degli [...] dei ...
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Nella Chiesa cristiana antica, quei lapsi della persecuzione di Decio che, senza aver effettivamente sacrificato agli idoli, si erano procurati con denaro o in altro modo il libello attestante il sacrificio. ...
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Vescovo (dal 300 circa), abbandonò Alessandria durante la persecuzione di Diocleziano; sostanzialmente benevolo verso i lapsi della persecuzione, provocò, con questo suo atteggiamento, lo scisma meleziano [...] (v. Melezio di Licopoli); martirizzato nel novembre 311; in teologia fu antiorigenista. Delle sue opere restano pochi frammenti, i più importanti dei quali sono 14 canoni penitenziali relativi appunto ai lapsi. ...
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NOVAZIANO, antipapa
Manlio Simonetti
Ne sono ignoti luogo e data di nascita. Una tarda notizia di fonte orientale (Filostorgio), che lo fa nascere in Frigia, appare tendenziosa per l'evidente accostamento [...] suo cedimento durante la persecuzione di Decio, mentre gli veniva addebitato il comportamento troppo remissivo nei confronti di alcuni lapsi. I sostenitori di Cornelio non furono certo da meno, e la sua lettera sopra ricordata e conservata da Eusebio ...
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Di patria greca, fu successore di Marcello I (deportato per ordine di Massenzio), nel 309 (o 310): ma vittima dei disordini creati dai lapsi, ribelli alle dure penitenze imposte per la loro apostasia, [...] fu deportato, con il capo del partito contrario, Eraclio, in Sicilia dove l'anno stesso morì. Festa, 17 agosto (precedentemente, 26 settembre) ...
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Romano (m. Roma 257); successo a Lucio I (254), pontificò in un periodo di grande importanza per la Chiesa di Roma a causa della controversia con la Chiesa africana. Sulla condotta da tenere verso i lapsi, [...] S. fu in contrasto con s. Cipriano, sostenitore di una maggiore severità; la controversia si aggravò per il sorgere di una nuova questione sull'uso diverso tenuto dalle due chiese circa il battesimo da ...
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Cornelio, santo
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 22, lo dice romano, «ex patre Castino». Fu eletto vescovo di Roma in un giorno imprecisato di marzo o aprile 251, dopo aver percorso, come [...] di Novaziano, perché egli stesso nel trattare a Cartagine e nelle altre sedi di Africa e Numidia la questione dei lapsi, si era alla fine deciso a favore di una soluzione moderata, che contemplava, a determinate condizioni, la riammissione di quanti ...
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Vescovo di Licopoli nel Basso Egitto (m. 326 circa), autore dello scisma detto meleziano, sorto dal suo atteggiamento durante la persecuzione di Diocleziano tra il 305 e il 306: mentre molti vescovi erano [...] arrogò il diritto di ordinare preti e vescovi nelle comunità private dei loro pastori. Quando poi (306) Pietro riammise i lapsi nella Chiesa, M. si oppose pubblicamente al vescovo di Alessandria; deposto, organizzò la "chiesa dei martiri" secondo la ...
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Nome di alcuni santi. 1. Cipriano di Cartagine (lat. Caecilius Cyprianus qui est Thascius). - Vescovo di Cartagine e padre della Chiesa (Cartagine 205 circa - ivi 258). Retore, convertito circa quarantenne [...] diresse la Chiesa disorientata da un rifugio presso Cartagine. Terminata la furia della persecuzione, di fronte al problema dei lapsi, desiderosi di tornare in seno alla Chiesa, e al rigorismo di Novato e Felicissimo (onde lo scisma, contemporaneo a ...
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novazianista
s. m. e f. (pl. -i). – Seguace dell’antipapa Novaziano (sec. 3°), avversario a Roma di papa Cornelio e sostenitore del rigorismo nella questione dei lapsi (o «caduti», cioè dei cristiani apostati, nelle persecuzioni di Decio e...
novaziano
s. m. [dal lat. tardo Novatianus]. – Lo stesso che novazianista (è propriam. il nome dell’antipapa Novaziano, ma inteso come aggettivo der. del nome di Novato, lat. Novatus, prete cartaginese che con Novaziano fece causa comune nella...