PIETRO d'Alessandria, santo
Successore di Teona nell'episcopato di Alessandria (verso il 300), fu, con qualche probabilità, direttore di quel Didaskaleion già prima della sua elevazione all'episcopato. [...] pur seguitando a interessarsi da lungi della sua comunità. L'atteggiamento di sostanziale benevolenza assunto da P. nei riguardi dei lapsi (v.) della persecuzione (v. i 14 canoni di P. estratti dal suo Περὶ μετανοίας scritto in occasione della Pasqua ...
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Cornelio, santo
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 22, lo dice romano, «ex patre Castino». Fu eletto vescovo di Roma in un giorno imprecisato di marzo o aprile 251, dopo aver percorso, come [...] di Novaziano, perché egli stesso nel trattare a Cartagine e nelle altre sedi di Africa e Numidia la questione dei lapsi, si era alla fine deciso a favore di una soluzione moderata, che contemplava, a determinate condizioni, la riammissione di quanti ...
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Vescovo di Licopoli nel Basso Egitto (m. 326 circa), autore dello scisma detto meleziano, sorto dal suo atteggiamento durante la persecuzione di Diocleziano tra il 305 e il 306: mentre molti vescovi erano [...] arrogò il diritto di ordinare preti e vescovi nelle comunità private dei loro pastori. Quando poi (306) Pietro riammise i lapsi nella Chiesa, M. si oppose pubblicamente al vescovo di Alessandria; deposto, organizzò la "chiesa dei martiri" secondo la ...
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Nome di alcuni santi. 1. Cipriano di Cartagine (lat. Caecilius Cyprianus qui est Thascius). - Vescovo di Cartagine e padre della Chiesa (Cartagine 205 circa - ivi 258). Retore, convertito circa quarantenne [...] diresse la Chiesa disorientata da un rifugio presso Cartagine. Terminata la furia della persecuzione, di fronte al problema dei lapsi, desiderosi di tornare in seno alla Chiesa, e al rigorismo di Novato e Felicissimo (onde lo scisma, contemporaneo a ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] d’altra parte egli esigeva che i delitti (funera) da loro compiuti fossero espiati con severi rimedi66. Se poi qualcuno dei lapsi cadeva in malattia, gli si poteva concedere il perdono solo e soltanto se si trovava in punto di morte67. Lo richiedeva ...
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Padre della Chiesa (Alessandria 190 circa - ivi 264); capo della scuola catechistica, vescovo di Alessandria (247-48), sfuggito alla persecuzione di Decio (250), esiliato (257-58) da quella di Valeriano, [...] , mostrò, nella risoluzione delle controversie del tempo, spirito di moderazione: combatté Novaziano (col quale fu in corrispondenza) e avversò l'ormai declinante millenarismo. Moderato fu soprattutto nella questione dei lapsi. Festa, 17 novembre. ...
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Caecilius Cyprianus, qui est Thascius (dunque un soprannome: anche Cyprianus fu trasformato, per derisione, volgarmente in Coprianus), di ricca famiglia cartaginese, retore di professione, si convertì [...] dal prete Novato e da Felicissimo, e si fondeva col primo. C., che aveva avuto occasione di riaffermare, in cospetto dei lapsi, la sua concezione dell'episcopato (Ep. 33), ritornava a Cartagine poco dopo la Pasqua del 251. Compose allora il De lapsis ...
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Fu vescovo di quella città dal 247-8 al 264-5; era nato verso il 190, o anche prima, da famiglia pagana, ma ancor giovane divenne cristiano. Studiò sotto Origene, e come lui fu a capo della scuola catechetica [...] dopo l'editto di tolleranza di Gallieno (260).
Fu uomo d'azione più che di speculazione. S'occupò della questione dei lapsi; fu in corrispondenza con Novaziano, di cui disapprovò lo scisma, e con papa S. Dionigi (v.); combatté il millenarismo, e in ...
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LIBELLATICI
Giov. Pietro Kirsch
. L'imperatore Decio (249-251), nel suo tentativo di ricostituire l'impero romano sulla base delle antiche istituzioni, compresa la religione, emanò, nel 249 o nel gennaio [...] prescritto, come si raccoglie specialmente dalle lettere di S. Cipriano (v.) e dal suo trattato De lapsis.
Tra questi lapsi (caduti) ve ne erano di quelli che non avevano fatto realmente il sacrificio idolatrico, ma soltanto si erano procurati, con ...
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NEOCESAREA (turco: Niksar)
Città dell'Asia Minore, sulla riva destra del Lico. È molto probabilmente l'antica Cabira (v.), che sotto Pitodoride prese il nome di Sebaste, e col nome di Neocesarea fu la [...] Neocesarea un concilio regionale, perché nei 14 (o 15) canoni giunti a noi in greco e in latino non si parla più dei lapsi (v.) e si ha l'impressione che la persecuzione fosse ormai lontana.
Al concilio prese parte una ventina di vescovi. I canoni si ...
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novazianista
s. m. e f. (pl. -i). – Seguace dell’antipapa Novaziano (sec. 3°), avversario a Roma di papa Cornelio e sostenitore del rigorismo nella questione dei lapsi (o «caduti», cioè dei cristiani apostati, nelle persecuzioni di Decio e...
novaziano
s. m. [dal lat. tardo Novatianus]. – Lo stesso che novazianista (è propriam. il nome dell’antipapa Novaziano, ma inteso come aggettivo der. del nome di Novato, lat. Novatus, prete cartaginese che con Novaziano fece causa comune nella...