Notaio (Prato 1350 - Firenze 1412); ebbe dalla Signoria di Firenze importanti incarichi. Fu l'ideatore del Ceppo dei poveri, fondato dal suo amico Francesco Datini. Il suo carteggio con Datini (edito nel 1880 da C. Guasti) e le altre lettere sono fonti di notevole importanza ...
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Mercante (Prato 1335 circa - ivi 1410). Fondò una grande azienda per il commercio di stoffe, spezie, vini, olî, con sede in Avignone (dal 1358 circa), poi in Prato (dal 1383), e corrispondenti in tutto [...] preziosa per la storia economico-giuridica del suo tempo (più di 150.000 lettere: commerciali, di cui oltre 5000 lettere di cambio, e private; circa 600 libri contabili, ecc.) e anche per la storia religiosa (interessanti le lettere di LapoMazzei). ...
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. Oriente. - Nelle antiche monarchie orientali la corrispondenza epistolare ha carattere soprattutto ufficiale: lettere di sovrani fra loro, istruzioni a generali e governatori, e rapporti di questi al [...] senese (morto 1341), del beato Giovanni dalle Celle (morto 1395); e, nel secolo seguente, dell'onesto notaio pratese LapoMazzei (morto 1412), di Alessandra Macinghi, vedova Strozzi (m. 1478), candida e assennata, e di alcuni illustri fiorentini ...
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. Il movimento religioso popolare dei flagellanti detti Bianchi, percorse l'Italia nel 1399. A Chieri il 5 marzo alcuni popolani, stanchi dei danni patiti per opera di Facino Cane nella guerra tra Savoia [...] di Giov. Sercambi lucchese, a cura di Salvatore Bongi (Fonti per la storia d'Italia, XIX-XX, Roma 1892); C. Guasti, Ser LapoMazzei. Lettere di un notaro ad un mercante del sec. XIV, Firenze 1880 (pubblica la "ricordanza" del Datini); V. Federici, Il ...
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Prato
Giancarlo Savino
Posta sullo sbocco in pianura della Val di Bisenzio, la città si sviluppò intorno al sec. X per la fusione di un agglomerato, formatosi nel secolo precedente, con il Borgo al [...] XIV nella Visione sulla morte di D. di Giovanni Guazzalotti e soprattutto nelle lettere di Francesco Datini e del suo corrispondente LapoMazzei: per il Datini non è da escludere che D. fosse, oltre che occasione di buone letture, anche una frequente ...
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Letterato, erudito, archivista (Prato 1822 - Firenze 1889). Le sue edizioni, condotte con cura, comprendono testi toscani e soprattutto pratesi. Di lui restano, fra l'altro, le edizioni degli epistolarî [...] di A. Macinghi Strozzi, di s. Caterina de' Ricci, di LapoMazzei, e di tutte le prose del Tasso. Sulla sua prosa agì felicemente la lunga consuetudine con i classici del Trecento, i quali dettero al suo linguaggio un nitore che supera talvolta i ...
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PRATO in Toscana (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Odoardo Hillyer GIGLIOLI
Renato PIATTOLI
Città della Toscana, nella provincia di Firenze, a 18 km. dal capoluogo verso nord-ovest. La città è posta [...] Giovanni Pisano. Alla cancellata che chiude la cappella lavorarono prima Tommaso di Bartolomeo, poi nel 1444 Bruno di ser LapoMazzei e nel 1464 Matteo da Montepulciano. Nella cappella del coro sono i celebri affreschi di fra Filippo Lippi eseguiti ...
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PASQUINO di Matteo di Montepulciano
Filippo Rossi
Scultore, nato probabilmente verso il 1425. Ancor giovane fu il più importante tra gli aiuti del Filarete nella porta in bronzo per San Pietro, messa [...] Cintola nel duomo di Prato, cominciata dallo stesso Maso di Bartolommeo nel 1438 e continuata, dal 1444, da Bruno di Ser LapoMazzei e Antonio di Ser Cola da Firenze; a Prato è ancora nel 1473 per la stima del pergamo della cattedrale, di Antonio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1500-1750)
Cosimo Perrotta
La decadenza dell’economia italiana
Nel periodo che va dal 16° alla metà del 18° sec. in Italia si assiste a una forte decadenza dell’economia, e anche [...] 1393-1421) di Giovanni Morelli; la Cronica di Bonaccorso Pitti, scritta intorno al 1420; e la corrispondenza tra Francesco Datini e LapoMazzei (databile all’incirca tra il 1360 e il 1420). In genere si tratta di veri e propri manuali che spiegano le ...
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BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] fiorentina vivente, dopo un'epoca di grandi ardimenti commerciali e politici, nel turbato clima dell'agonia del libero Comune.
Il notaio LapoMazzei offre un giudizio esemplare sui discorsi che il B. teneva in S. Maria Novella o in S. Maria del Fiore ...
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