Chimico, fisico, filosofo e uomo politico tedesco (Monaco di Baviera 1910 - Grünheide, Berlino Est, 1982), dal 1956 prof. di chimica fisica all'univ. di Humboldt di Berlino. Si è occupato di varie questioni [...] , come un rapporto dialettico tra causalità e necessità, negando validità allo schema deterministico-meccanicistico di tipo laplaciano, considerato superato alla luce della fisica moderna. Nel 1964 fu espulso dalla Sozialistische Einheits partei ...
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meccanicismo
meccanicismo [Der. di meccanica] [FAF] [STF] (a) Nel signif. più generale, ogni concezione del mondo fisico che intenda spiegare i fenomeni naturali a partire da proprietà connesse con la [...] e le forze che si esercitano tra le particelle che costituiscono i corpi; ne è esempio la teoria laplaciana (→ laplaciano); sviluppatosi nel corso dell'Ottocento come ricerca e costruzione di analogie e modelli meccanici con i quali rappresentare i ...
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L'Ottocento: chimica. Le reazioni chimiche
Antonio Di Meo
Le reazioni chimiche
Equilibrio chimico e azione di massa
Il concetto di 'equilibrio' o di 'punto o stato di equilibrio' è stato introdotto [...] la massa degli elementi coinvolti).
Riguardo al calore, la concezione sostanzialistica di Lavoisier, condivisa anche da Pierre-Simon de Laplace, oramai era stata superata da quella cinetica che vedeva nel calore la manifestazione delle varie forme di ...
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Sistemi reagenti complessi
Sergio Carrà
Le scienze chimiche devono spesso fronteggiare problemi concernenti l'analisi e la descrizione di sistemi nei quali sono presenti molti componenti che interagiscono [...] di A e B rispettivamente, mentre DA e DB sono i loro coefficienti di diffusione. L'operatore ∇2 è il laplaciano, tale per cui ∇2C risulta proporzionale alla differenza fra il valore medio della concentrazione valutata nell'immediato intorno di un ...
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Chimica computazionale
Sergio Carrà
sommario: 1. Introduzione. 2. Presupposti teorici. 3. Stati e orbitali atomici. 4. Spin-orbitali, antisimmetria e legame chimico. 5. Il modello di Hartree-Fock del [...] l'operatore hamiltoniano assume la seguente forma:
formula (3)
essendo ∇i2 = (∂2/∂i2 + ∂2/∂yi2 + ∂2/∂zi2) l'operatore laplaciano associato all'energia cinetica e
il potenziale esterno che agisce sull'elettrone i, dovuto ai nuclei di carica Zα ...
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Sistemi reagenti complessi
Sergio Carrà
La chimica ha raggiunto un soddisfacente grado di sviluppo, in virtù del quale costituisce un efficace e indispensabile strumento per la comprensione dei fenomeni [...] forma seguente:
[1] formula
dove t è il tempo, Di il coefficiente di diffusione e ∇2Ci∝C−i−Ci(P) è il laplaciano, che, a meno di un fattore numerico, fornisce una misura della differenza fra il valore medio della concentrazione C−i del componente i ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La fisica e la chimica intorno al 1900
John L. Heilbron
La fisica e la chimica intorno al 1900
Il secolo compreso tra il 1870 e il 1970 rappresenta [...] fosse misurabile oppure no. In linea di principio, conoscendo alcune informazioni indispensabili sul moto delle molecole, un laplaciano avrebbe potuto calcolare l'estensione e la durata delle fluttuazioni. La questione era se si potessero intendere ...
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laplaciano
agg. – Che si riferisce all’astronomo e matematico fr. P.-S. de Laplace ‹laplàs› (1749-1827). Ipotesi cosmogonica l. (o di Laplace), ipotesi per la quale si suppone che il Sole fosse originariamente un immenso globo gassoso, o nebula,...
evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...