Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I tre sviluppi più importanti della fisica dell’Ottocento comprendono l’affermarsi del [...] fisici-matematici quali Leonard Euler, Jean d’Alembert (1717-1783) e Joseph-Louis Lagrange. Pierre-Simone de Laplace porta avanti questa eredità matematizzante soprattutto nel campo della meccanica celeste e dell’astronomia. Proprio quest’ultima ...
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GREEN, George
Gino Cassinis
Matematico, nato il 14 luglio 1793 a Sneinton, presso Nottingham, dove morì il 31 marzo 1841. Autodidatta, nel 1839 fu nominato fellow del Caius College di Cambridge e si [...] , si deduce il seguente corollario, che va pur esso sotto il nome del G.:
e, spesso, si usa la medesima denominazione per teoremi analoghi a (1) e (2), in cui al posto del laplaciano Δ compaiono espressioni differenziali del 20 ordine più generali. ...
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meccanicismo
meccanicismo [Der. di meccanica] [FAF] [STF] (a) Nel signif. più generale, ogni concezione del mondo fisico che intenda spiegare i fenomeni naturali a partire da proprietà connesse con la [...] e le forze che si esercitano tra le particelle che costituiscono i corpi; ne è esempio la teoria laplaciana (→ laplaciano); sviluppatosi nel corso dell'Ottocento come ricerca e costruzione di analogie e modelli meccanici con i quali rappresentare i ...
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Parte dell’elettrologia che studia i fenomeni cui danno luogo cariche elettriche statiche, cioè con grandezza e posizione determinate e invariabili nel tempo.
Fisica
Le questioni tipiche dell’e. sono [...] 0 di modo che in luogo della [1] si può considerare la relazione
[3] formula,
che costituisce la classica equazione di Laplace, in cui ci si imbatte in varie questioni di fisica matematica. Se sono noti i potenziali dei vari conduttori, il problema ...
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NUMERI, Teoria dei
Luigi Accardi
(App. IV, II, p. 626)
Gli anni Ottanta hanno visto importanti progressi nella teoria dei numeri. In particolare le linee di tendenza, già emerse alla fine degli anni [...] -Roth; dall'altra alcune idee e tecniche, precedentemente sviluppate da S. J. Arakelov e basate sulla stima della funzione zeta del laplaciano su una varietà kähleriana compatta (cioè la funzione ζΔ(s)=Σn λn−s, dove i λn-s sono gli autovalori del ...
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operatore
operatóre [Der. del lat. operator -oris "che compie operazioni" (→ operazione)] [ALG] [ANM] Ente che determina un'operazione da eseguirsi su un altro ente, quindi simb. di un'operazione o, [...] derivazione totale o parziale di una funzione o una serie di funzioni, quale, per es., l'o. dalembertiano, laplaciano, ecc. (→ le singole voci). ◆ [ANM] O. differenziale ellittico longitudinale: o. differenziale, definito su uno spazio fogliato, che ...
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L'Ottocento: fisica. La fisica francese di inizio secolo
Bruno Belhoste
La fisica francese di inizio secolo
Nella storia della scienza, come del resto in altri campi, la ricerca delle origini è un'impresa [...] l'impressione di una pura e semplice continuità tra la fisica matematica del XVII e del XVIII sec. e la fisica di Laplace degli inizi dell'Ottocento. C'è però un elemento di novità che consiste nel modo di matematizzare la fisica; mentre i fisici ...
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MALLIAVIN, Paul
Valeria Ricci
Matematico francese, nato a Neuilly sur Seine l’11 settembre 1925 e morto a Parigi il 3 giugno 2010. Ottenuta l’abilitazione all’insegnamento di scuola superiore (agrégation) [...] è basata sull’uso di un opportuno operatore differenziale (l’operatore di Ornstein-Uhlenbeck), in analogia con l’uso del laplaciano per le funzioni di variabile reale, ed è alla base del calcolo di M., calcolo funzionale per processi stocastici e ...
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In fisica, funzione introdotta per caratterizzare particolari campi di forza posizionali ed estesa, sotto opportune condizioni, a campi vettoriali di natura qualsiasi.
Per estensione, il complesso dei [...] o gauge di Coulomb). Per un generico vettore, compreso A, vale l’identità: rotrotA=grad divA−∇2A, il simbolo ∇2 indicando l’operatore laplaciano; è B=μH e, dalla [7], per un mezzo omogeneo e isotropo, segue: rotB=μ j; in definitiva, è:
[9] formula ...
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CODAZZI, Delfino
Silvia Caprino
Nacque a Lodi il 7 marzo 1824 da Domenico. Fu dapprima professore di scienze naturali e matematica presso il liceo ginnasio di Lodi, in seguito si trasferì a Pavia ad [...] si divide in due parti: nella prima viene determinata una legge di trasformazione di grandezze significative e cioè il laplaciano delle tre coordinate curvilinee ottenute per l'intersezione di tre famiglie ad un parametro di superficie, in funzione ...
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laplaciano
agg. – Che si riferisce all’astronomo e matematico fr. P.-S. de Laplace ‹laplàs› (1749-1827). Ipotesi cosmogonica l. (o di Laplace), ipotesi per la quale si suppone che il Sole fosse originariamente un immenso globo gassoso, o nebula,...
evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...