BRAGADIN, Lorenzo
Angelo Ventura
Nato nel 1474 da Francesco di Giacomo e da Marina Foscari, nipote del doge Francesco Foscari, apparteneva a famiglia assai influente del patriziato veneziano, ricca [...] , scriveva al suo governo che gli pareva "si habbi rispecto, però che accordandosi con inimici potria dar il passo" ai lanzichenecchi. Per tre mesi e mezzo i due malcapitati oratori rimasero in balia del Medici che continuava ad alzare il prezzo del ...
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MARONE, Andrea
Floriana Calitti
MARONE (Marrone, Maro), Andrea. – Figlio di Pietro e della veneziana Cecilia Tiepolo, sono incerti sia il luogo sia l’anno di nascita.
Sembra che la famiglia fosse originaria [...] .
Le tracce del M. si perdono nei tragici eventi del sacco del 1527, durante il quale fu derubato e percosso dai lanzichenecchi; i suoi manoscritti andarono perduti e si ammalò gravemente. Morì a Roma in una misera taverna di via della Scrofa, in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Raffinato interprete dell’età della Maniera, Parmigianino è uno degli artisti più [...] civiltà della Maniera, trova una vera e propria incarnazione pittorica. Francesco Mazzola è ancora al lavoro sull’opera quando i lanzichenecchi entrano a Roma nel 1527. Le conseguenze del Sacco, che pone fine all’età dell’oro clementina, costringono ...
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CONTI, Appio
Irene Polverini Fosi
Nacque a Poli (Roma) nel 1558 da Torquato duca di Poli e da Violante Farnese, figlia naturale di Ottavio duca di Parma. L'educazione letteraria del giovane venne affidata [...] posero l'assedio a Noyon: il C. perse la vita, il 26 marzo 1593, in uno sleale .duello con il capitano dei lanzichenecchi G. Bayer von Boppart che si era rifiutato di obbedire ad un suo ordine.
Fonti e Bibl.:Arch. Segr. Vaticano, Nunziat. di ...
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GONZAGA, Federico
Stefano Tabacchi
Nacque intorno al 1480 da Gianfrancesco e Antonia Del Balzo, di nobile famiglia napoletana.
Il G. apparteneva a un ramo minore dei Gonzaga, quello di Bozzolo, che [...] nel Cremonese. Poi passò in Toscana con l'esercito della Lega, che cercava vanamente di fermare la marcia dei lanzichenecchi tedeschi verso Roma. Oltre a sovrintendere all'allestimento delle difese di Firenze, il G. partecipò a una riunione dei ...
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BOSCHETTI, Roberto
Gaspare De Caro
Nacque a Modena nel 1472 da Albertino e da Diamante di Bartolomeo Castaldi. Nel 1492 raggiunse nel Regno di Napoli il padre, luogotenente generale di Ferdinando d'Aragona [...] : infatti fu tra i firmatari del suo testamento e dopo la sua morte, seguita allo scontro di Borgoforte con i lanzichenecchi del Frundsberg, assunse il comando delle bande e le guidò nella ritirata sino a Parma. Clemente VII gli affidò, con ...
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CUSADRO (Cusatrus, Cusater), Geremia
Roberto Ricciardi
Nacque a Crema (Cremona) il 15 marzo 1453 da Beltramino, giurista e letterato.
La famiglia Cusadro o Cusadri, originaria di Crema, saltuariamente [...] nel novembre 1526 e nel giugno 1528 fu inviato di fiducia di Federico Gonzaga presso Georg von Frundsbergh, comandante dei lanzichenecchi, e il cugino e umanista Girolamo. Un discendente del C., Ottavio, abitava ancor nel 1581 la casa di famiglia, in ...
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LETTERATURA (dal lat. litteratura, calco del greco γραμματική; fr. litteraiure; sp. literatura; ted. Literatur; ingl. literature)
Vittorio SANTOLI
Vittorio SANTOLI
Raffaele CORSO
Designò in origine [...] , satanica, ecc.; a categorie, a gruppi sociali e istituzionali, di letteratura giullaresca, dei flagellanti, dei lanzichenecchi, dei Meistersinger, dei gesuiti, degl'improvvisatori; monacale, borghese, dotta, infantile, ecc.; alle tendenze politiche ...
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VENTURA La prima origine di quelle milizie mercenarie, che si raccoglieranno poi a formare le Compagnie di ventura, risale a secoli remoti del Medioevo. Già nel sistema di guerra feudale, il signore dava [...] conobbe il flagello delle soldatesche di ventura, prima che Massimiliano d'Austria le disciplinasse militarmente nelle bande dei lanzichenecchi; ma, più che in quella terra, i venturieri amavano cercare fortuna in Italia. Solo durante la grande ...
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SPADA (lat. gladius, spatha; fr. épée; sp. espada; ted. Schwert; ingl. sword)
Piero BAROCELLI
Ugo BADALUCCHI
Arma bianca lunga, che differisce dalla sciabola, con la quale si suole volgarmente confondere, [...] da potersi impugnare con due mani.
Nel sec. XVI sono tipiche le spade usate dai lanzichenecchi tedeschi calati alla conquista dell'Italia, che da essi assunsero il nome di lanzichenecche (fig. 8, nn. 5-7).
In seguito si praticò l'aggiunta di un ramo ...
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lanzichenecca
lanzichenécca s. f. [der. di lanzichenecco]. – Spada (detta anche lanzighinetto) a lama larga, lunga circa 80 cm, con elsa a rami ritorti a spirale e piegati ad S e impugnatura di legno; era usata dai lanzichenecchi.
lanzichenecco
lanzichenécco s. m. [dal ted. Landsknecht, propr. «servo (Knecht) del paese (Land)»] (pl. -chi). – 1. Soldato (detto anche lanzo) appartenente alle milizie mercenarie tedesche costituite nel sec. 15°, largamente impiegate negli...