. Il nome di Cosmati, come anche quello di arte cosmatesca, è moderna espressione convenzionale, derivata dal frequente ripetersi del nome di Cosma, per denotare gli artefici romani che lavorarono in quell'interessante [...] in Tarquinia; nel sec. XIII quella di Drudus de Trivio, che, dopo aver lavorato lungo tempo solo, appare nel 1240 a Lanuvio col figlio Angelo; di un magister Salvatus che nei documenti del monastero di S. Alessio in Roma è menzionato insieme coi ...
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Operazioni militari durante la seconda Guerra mondiale. - La regione fu interessata alla operazioni militari svoltesi nel 1943 (attacco tedesco a Roma) e nel 1944 (conquista di Roma da parte degli Anglo-americani).
Attacco [...] M. Arrestino e Cisterna, e le operazioni proseguirono verso i Colli Albani; il 30, il VI corpo giunse nelle vicinanze di Lanuvio, Albano e Velletri, occupate il 1° giugno; lo stesso giorno il II corpo occupò Colleferro collegandosi con i Francesi e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La pittura funeraria a Tarquinia
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La città di Tarquinia, nell’Etruria meridionale, è [...] 17, relativa a “pitture antichissime” su ruderi di edifici sacri a Cerveteri, ma anche nelle città latine di Ardea e Lanuvio) ben poco rimane, a causa della deperibilità delle strutture (realizzate in legno, in mattoni crudi o in opus craticium) che ...
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PIRRO, 3° (v. vol. VI, p. 192)
P. Moreno
L'erma di P. al Museo Nazionale di Napoli è stata studiata nei significati che scaturiscono dalla sequenza di dinasti e pensatori della Villa dei Papiri, da cui [...] pp. 69-74, nn. 191-212, tavv. XXXII-XXXVI. - Metopa con cavaliere che colpisce di fendente: F. Coarelli, Alessandro, i Licinii e Lanuvio, in L'art décoratif à Rome à la fin de la république et au début du principat, Table ronde, Rome I979, Roma 1981 ...
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FLAMINE (lat. flamen, -ĭnis)
Gioacchino Mancini
Flàmine era detto in Roma il sacerdote addetto in modo particolare a una divinità, dalla quale prendeva il nome. Mentre Plutarco ne attribuisce la prima [...] al culto della dea Dia esercitato dal collegio degli Arvali (flamines Arvales), ai sacerdoti del culto dei Penati a Lanuvio (flamines Lanuvini). Per l'esclusività della funzione furono chiamati flamini anche i sacerdoti addetti al culto dei singoli ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] conche di Rieti e di Amatrice fino a Tivoli e ai Castelli Romani (Frascati con i Castelli ‘tuscolani’, Genzano e Lanuvio la possiedono, mentre ad Albano, Ariccia e Velletri è già sconosciuta). Nella valle dell’Aniene, fra Vicovaro e Subiaco, essa ...
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Vedi VELLETRI dell'anno: 1966 - 1997
VELLETRI (v. vol. vii, p. 1118)
G. Ghini
p. 1118). - Preistoria e protostoria. - Le età paleolitica e neolitica sono scarsamente ma sicuramente documentate dai rinvenimenti [...] (attestata anche per altri templi di area etrusca e laziale: Roma-S. Omobono, Veio-Piazza d'Armi, Gabi, Satricum, Lanuvio), è seguita, verso il 530 a.C., da una seconda struttura monumentale, dall'orientamento leggermente spostato (NO-SE), alla quale ...
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SAVELLI, Antonello.
Giampiero Brunelli
– Secondogenito di Cristoforo e di Porzia Ciccano, nacque intorno al 1450. Non è noto il luogo di nascita: forse Albano, di cui il padre era signore insieme con [...] Nemi, ma Savelli nell’occasione fu ferito. Insieme ai due citati baroni romani, assediò poi Civita Lavinia (odierna Lanuvio): tuttavia, un deciso assalto dei capitani di Orsini d’Aragona distrusse completamente il suo accampamento. La tregua fra le ...
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Fu censore nel 403 a. C., tribuno militare con potestà consolare negli anni 401 e 398, e interrex nel 397. Creato dittatore nel 396, pose fine al decennale assedio di Veio facendo penetrare nella città [...] ., eletto dittatore nello stesso 389, soccorse l'esercito romano ridotto a mal partito dai Volsci, che vinse a Maecium presso Lanuvio; vinse quindi gli Equi, e infine a nord gli Etruschi che avevano preso Sutri. Con la preda furono fatte tres paterae ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nuove religioni e culti misterici
Lara Sbriglione
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Romani hanno sempre integrato nella propria religione [...] , cioè prendendo in prestito divinità da città vicine come Diana (Aricia), Fortuna (Anzio e Praeneste), e i Castori (Lanuvio). La seconda possibilità è di accettare le divinità che i negozianti portano con loro durante i loro spostamenti. Così sono ...
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sospite
sòspite agg. e s. m. (f. sòspita) [dal lat. sospes -pĭtis (f. sospĭta) «sano e salvo; che protegge e salva», di etimo incerto], letter. – Che protegge e salva o tutela. È usato soprattutto come epiteto della dea Giunone, Giunone Sospita...