Chirurgo (m. Parigi 1306), di famiglia pisana; allievo di Guglielmo da Saliceto; emigrato daMilano in Francia per ragioni politiche, fu successivamente a Lione e a Parigi, dove fondò una scuola di chirurgia [...] che divenne frequentatissima. Le sue opere, Chirurgia magna (1270) e Chirurgia parva (1296), sono pregevoli sia per la quantità di conoscenze chirurgiche greco-romane, per la prima volta diffuse in Francia, ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] l'operazione precoce nei calcoli vescicali con taglio perineale paramediano.
Non minore del maestro, il suo allievo LanfrancodaMilano professò analoghe idee, a parte una rinnovata preferenza per il termocauterio; trasferitosi a Parigi per ragioni ...
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GUGLIELMO da Saliceto
Mario Donati
Chirurgo, nato a Saliceto (Piacenza) non si sa precisamente in quale anno. Visse circa fra il 1210 e il 1276-77; morì a Piacenza, ove fu sepolto nella chiesa di S. [...] a Verona nel 1275, quindi anche a Pavia e forse a Piacenza. Fu suo allievo LanfrancodaMilano, che poi a Parigi acquistò così grande fama da essere considerato il fondatore della scuola di chirurgia francese.
La sua opera fondamentale è la Cyrurgia ...
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TRAUMATOLOGIA (dal gr. τραῦμα "ferita" e λόγος "studio")
Enrico Ettorre
Disciplina che s'occupa dello studio e della cura delle lesioni violente (v. lussazione; frattura; emorragia; ferita; shock).
Nel [...] , deprecando che questa fosse affidata a empirici, e pare sia stato il primo a suturare un nervo reciso. LanfrancodaMilano dimostra nelle sue opere molto sereno buon senso, limitando, per es., la trapanazione del cranio alle ferite con infossamento ...
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TIGNA (fr. teigne; sp. tiña; ted. Grind; ingl. scab)
Mario TRUFFI
Nino BABONI
Si sono in passato denotate con questo nome alcune particolari affezioni croniche del cuoio capelluto, le cui prime meno [...] antichi autori (LanfrancodaMilano, Guido di Chauliac, G. Mercuriale, ecc.) ritiene che essa derivi da tinea "tignola" macchie possono aumentare di dimensioni e di numero, al punto da ricoprire l'intera cresta, assumendo l'aspetto di una patina ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] facoltosi privati (a Ferrara, a Cremona), mentre teneva contemporaneamente lezioni a un folto gruppo di futuri chirurghi (tra cui LanfrancodaMilano). Già avanti negli anni scrisse due trattati, la Cyrurgia, in due stesure (1268 e 1275) e una Summa ...
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MARCANOVA (da/de Mercatonovo), Giovanni
Daniela Gionta
Nacque presumibilmente a Venezia tra il 1410 e il 1418 da Tommaso o Tomeo Verarii, "camisarius", e da Lucia Marcanova, figlia del medico Giacomo [...] gli altri di catene o per acquistarne di nuovi: nel 1468 108 volumi furono ceduti dai priori Celso da Verona e LanfrancodaMilano al medico padovano Girolamo, figlio del notaio Conte Dalle Valli. I canonici ebbero facoltà di scegliere quali libri ...
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RUGGERO di Parma
Ilaria Zamuner
RUGGERO di Parma (Ruggero di Salerno, Ruggero Fulgardo, Ruggero Fugardo, Ruggero Frugardo). – Visse ed esercitò l’arte medica in Italia nel XII secolo, ed elaborò un [...] più importanti trattati chirurgici medievali di Guy de Chauliac (ad apertura della silloge), Bruno da Longobucco, Teodorico Borgognoni, LanfrancodaMilano.
Fonti e Bibl.: Bologna, Biblioteca universitaria, 2836; Cambridge, Trinity College, R.14.41 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra le più antiche scuole mediche europee, erede diretta di quella di Salerno è quella [...] , la cui Chirurgia in due versioni, del 1258 e del 1275, è sostituita nell’uso comune solo da successive opere francesi. Il maestro LanfrancodaMilano, autore di una Chirurgia magna (1270) si trasferisce infatti a Parigi a fine secolo, portandovi il ...
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CORVI, Guglielmo (Guillelmus Brixiensis, de Brixia, de Caneto, de Corvis)
Augusto De Ferrari
Nacque verso il 1250a Canneto sull'Oglio (Mantova) da Iacopo, nobile bresciano; ebbe almeno una sorella, Alda, [...] sappiamo esattamente in quale anno.
A Parigi il C. trascorse l'ultimo periodo della sua vita; vi incontrò tra gli altri il medico LanfrancodaMilano, già conosciuto a Bologna, e gli venne in aiuto (come a molti altri italiani) sia economicamente sia ...
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quantum dot
loc. s.le m. Punto quantico o nanocristallo: particella infinitesimale che emette un’intensa fluorescenza; è particolarmente utilizzata nel settore delle tecnologie laser. ◆ Anzi il colpo di magia di [Lorenzo] Pavesi e [Francesco]...